Riportiamo di seguito la nota inviata dal turismo, capogruppo della Lega di Basilicata in consiglio Comunale a Potenza, Gianmarco Blasi, su turismo, visioni e tassa di soggiorno.
Non per citare il Marchese de Condorcet, sul paradosso politico. Non sarei voluto partire dal matematico e filosofo del XVIII secolo per spiegare l’incoerenza politica, peraltro della parte centrista dell’opposizione di sinistra, in consiglio comunale a Potenza. Anche se uno dei temi del filosofo ben calza la posizione dell’attuale semi sinistra potentina. Parlo dell’irrilevanza dell’alternativa. Di una totale assenza di idee che porta i consiglieri di minoranza a fare opposizione senza proposta, criticando a prescindere ogni scelta di maggioranza. Inseguono il governo cittadino sulle sue decisioni. Mancando di qualità politica e di idee.
Un euro di tassa di soggiorno per ogni giorno trascorso in albergo a Potenza è il minimo fisiologico consentito dall’attuale rapporto fra ospitalità e servizi da rendere. La sinistra ha sempre saccheggiato la spesa pubblica cittadina. Ha prodotto due dissesti. Trasformato il bilancio comunale in un colabrodo. Gli equilibri di bilancio fra entrate e spese sono un principio custodito dalla nostra Costituzione.
Ci dispiace constatare l’approssimazione politica. La propaganda elevata a ragionamento da parte di colleghi che pure stimiamo, ma che sembrano voler “balcanizzare” il confronto politico alzando cortine fumogene.
Sul turismo, la cultura, sul coniugare sviluppo e qualità della vita, sui contenitori culturali e storico monumentali della città, non possiamo tacere. Sentirci dire che non abbiamo una visione è, appunto, paradossale. L’unica cosa tracciata negli ultimi anni, compresa la cosiddetta “Via delle Meraviglie”, è arrivata al Comune di Potenza dal professor Leonardo Cuoco, che finché fu assessore diede vita ad un vero e significativo Ufficio di Piano, programmando, con dovizia e competenza, decine di milioni di euro e consentendo spesa pubblica produttiva per opere che resteranno alla città.
Quando vi fu la svolta a sinistra della scorsa consiliatura il prof. Cuoco fu invitato alla porta, la programmazione comunale fu smantellata e si tornò ai vecchi modelli.
Su cultura, turismo e visione della città siamo pronti ad accettare una sfida alta e decisiva per il nostro futuro. I prossimi mesi saranno l’occasione per definire nel dettaglio idee e progetti, azioni e obiettivi. La nostra visione è nota si fonda su un modello culturale che parte dalla persona e passa per la famiglia e le imprese. E’ forte nell’equilibrio fra autonomia e responsabilità dei corpi sociali in un reticolo valoriale non dispersivo. Fa dell’identità, della conoscenza della propria storia, della comunità e delle sue tradizioni una forte fonte continua d’ispirazione.
Il marchese de Condorcet è stato anche un rivoluzionario francese. Politicamente non affine alle mie idee. Ma ho voluto citarlo perché il paradosso politico esercitato dalla sinistra potentina sta davvero superando il limite della verità. E questo, francamente, è inaccettabile