“Da ex vicepresidente della Bcc di Buonabitacolo ora Banca 2021 e soprattutto da socio, condivido le parole del Senatore Castiello, sostengo e sottoscrivo in pieno la nota del comitato soci contro l’incorporazione”.
Così il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Francesco Piro (FI), che aggiunge: “La Banca 2021, nata grazie alla straordinaria intuizione dei direttori generali Angelo Deluca e Ciro Solimeno, non può e non deve morire. L’incorporazione alla Bcc Comuni Cilentani, banca tra l’altro molto più piccola, significherebbe effettivamente la fine del progetto per cui Banca 2021 era nata”.
“Il territorio lucano che conta molte e importanti filali della Banca 2021 – dice – verrebbe fortemente e ulteriormente danneggiato e a pagarne le conseguenze sarebbero come sempre, solo i cittadini. Si convochi velocemente un’assemblea straordinaria e si dia voce ai soci rimasti per troppo tempo ignari delle molte e strane decisioni del Cda”.
“Auspico inoltre – conclude – che al rinnovo delle cariche sociali previste per il prossimo mese di aprile l’assemblea possa eleggere una nuova compagine che abbia come unico obiettivo la tutela del territorio, la condivisione e il supporto delle iniziative benefiche, sportive, sociali e culturali e soprattutto il sostegno incondizionato alle famiglie, ai giovani, ai liberi professionisti, ai commercianti, alle imprese etc.”.
Bardi su Banca 2021: “È un presidio sul territorio”
“Mi unisco alla nota del comitato soci, al Senatore Castiello e al consigliere Piro sul futuro di Banca 2021. È importante difendere un presidio sul territorio, non depauperare il lavoro fatto in questi anni e rilanciare un progetto molto importante da un punto di vista sociale ed economico”. Lo afferma in una nota il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.