“Dal presidente Casini ci saremmo aspettati ben altro comportamento di quello dell’invio di una lettera per motivare la sua diserzione dalla riunione di oggi del Consiglio Nazionale dell’Udc che, di fatto, ha perso ogni significato politico e pertanto non può produrre conclusioni”. E’ quanto sostiene il presidente del comitato provinciale di Potenza e dirigente regionale dell’Udc Antonio Flovilla che aggiunge: “una diserzione quella di Casini, eletto per il rotto della cuffia al Senato anche nella nostra circoscrizione, che richiede giustificazioni dirette all’elettorato lucano che lo ha votato. L’atteggiamento assunto, invece, ha tutte le caratteristiche della fuga dalle responsabilità per quel misero 1,78% racimolato alla Camera in modo da volersi tenere le mani libere per quello che sarà il suo futuro politico. Un futuro in cui si stenta ad intravedere invece quale spazio possa avere l’Udc. E’ tra l’altro saltato il disegno di Casini di “commissariare” il partito con le punte di diamante del suo “cerchio magico” (Raho, Libè, Galletti). Altro che evitare, come avrebbe voluto far credere, di condizionare con la sua presenza il dibattito nel Consiglio Nazionale”.
Secondo Flovilla “il gruppo dirigente nazionale, quindi con Casini, Cesa e Buttiglione, primi fra tutti deve interrogarsi sulle motivazioni che hanno portato all’ erosione del patrimonio elettorale del partito che era attestato tra il 6 e il 7% con buone possibilità di crescere ancora. Ciò a partire dall’alleanza suicida con Monti che ha coinciso con l’appiattimento più completo della linea dell’Udc a quella di Monti, per passare alla gestione delle candidature con le imposizioni romana e della campagna elettorale. Innanzitutto, bisogna spiegare le ragioni dell’adesione entusiastica al governo tecnico, culminata nel cedere a Monti lo scettro della coalizione, sia per quanto riguarda la comunicazione che la scelta dei candidati (sotto l’esame di Enrico Bondi). E come se non bastasse, l’Udc si è dovuta piegare anche ai diktat di Italia Futura di Montezemolo, che poi si è tenuto in disparte. Elettori e militanti dell’Udc – afferma Flovilla – hanno diritto ad un chiarimento reale e non possono certamente accontentarsi delle parole di Cesa che si dice già pronto a ripartire, senza spiegare con chi e per dove”.
Ma..datevi una REVOLVERATA!!!!…però con una pistola a tamburo così di sicuro non s’inceppa!!!!!…..Questa è la politica italiana…..Vergogna!!!!