Ufficio di presidenza, Coviello (Fratelli d’Italia): “Cicala si, Cicala no”? Avanti con il Bilancio, è più importante programmare interventi per famiglie e imprese in difficoltà” Di seguito la nota integrale.
Il capogruppo di Fratelli d’Italia fa il punto della situazione e ribadisce la necessità di convocare quanto prima le Commissioni e discutere e approvare il Bilancio
«Mentre nel Palazzo tiene banco il “Cicala si, Cicala no”, fuori ci sono migliaia di famiglie e di imprese in difficoltà», lo afferma senza timore di smentita il capogruppo di FdI Basilicata, Tommaso Coviello. «È una situazione surreale quella che stiamo affrontando, un’offesa nei confronti della fiducia che è stata accordata dai lucani al centrodestra nel corso dell’ultima tornata elettorale. Il dibattito è paralizzato e gli interventi e le attività sono procrastinate, ma il caro energia, il caro bolletta, l’aumento del costo della vita, le difficoltà di commercianti, artigiani e agricoltori non aspettano i tempi di un Consiglio regionale. Per questo motivo – ribadisce Coviello – nel pieno rispetto dei ruoli e degli equilibri politici sollecito le segreterie ad evitare ulteriori figure poco edificanti per il rinnovo dell’Ufficio di presidenza, affinchè ci si possa dedicare in maniera tempestiva e prioritaria a convocare le Commissioni e discutere e approvare il Bilancio. È fondamentale intervenire e farlo in tempi brevissimi perchè bisogna scongiurare la gestione provvisoria con tutte le conseguenze del caso. Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia con i consiglieri regionali Coviello, Quarto e Leone – rimarca il capogruppo – in qualità di forza leale alla maggioranza ha già esternato la propria posizione e sarà sempre aperta al dialogo costruttivo e propositivo ma al tempo stesso chiede che in questo particolare momento si rifletta e si agisca senza casacche e tessere a vantaggio dell’economia lucana e di chi chiede a gran voce interventi e progettualità. Ribadiamo, altresì, la piena disponibilità ad attivare immediatamente i lavori delle Commissioni perchè c’è tanto da fare – conclude Coviello – a partire dal delicatissimo appuntamento dell’approvazione del Bilancio ed è miope chi insegue una poltrona o chi si volta dall’altra parte».