“La seduta odierna della Commissione è stata oltremodo proficua. Dal tema affrontato e già ampiamente attenzionato dalle forze politiche è scaturita la notizia circa la presentazione di due proposte di legge sullo snellimento delle procedure nel settore dell’edilizia. Il confronto, dunque, non è avvenuto sui quesiti, ma sulle iniziative concrete che porteranno ad un regolamento attuativo della nuova norma, vero strumento di sussidiarietà condiviso con gli Ordini professionali”. Queste le dichiarazioni del presidente della terza Commissione consiliare (Attività produttive, Territorio e Ambiente) Piergiorgio Quarto (Basilicata positiva). La Commissione ha audito il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Matera, Giuseppe Sicolo, sul funzionamento dell’Ufficio Difesa del Suolo in materia di autorizzazione, controllo e vigilanza sulle costruzioni.
Per quanto concerne il coordinamento con la legge nazionale, l’ing. Sicolo ha sottolineato che “l’Ordine degli ingegneri riscontra quotidianamente il mancato adeguamento e disapplicazione delle norme nazionali per l’accelerazione delle istanze di denuncia dei lavori in zona sismica, con particolare riferimento al cosiddetto decreto ‘Sblocca Cantieri’. La legge regionale n. 38 del ’97 – ha sottolineato – è superata dalle numerose modifiche che si sono susseguite negli anni nella normativa sulle costruzioni, non ultime le modifiche introdotte dal suddetto Decreto, le modifiche agli articoli 65,67,93 e 94 del D.P.R. 380/01, oltre all’introduzione dell’articolo 94 – bis che differenzia gli interventi in funzione dell’incidenza sulla pubblica incolumità, delegando agli uffici Tecnici l’autorizzazione dei soli interventi ‘rilevanti’ nei riguardi, appunto, della pubblica incolumità ed eventualmente al controllo dei restanti interventi. E’ urgente adeguare la norma regionale per consentire l’accelerazione e lo snellimento delle procedure autorizzative in materia di costruzioni consapevoli che tali norme ribaltano le responsabilità della sicurezza sulle costruzioni sulla categoria professionale”.
Per quanto riguarda la situazione degli Uffici preposti alle autorizzazioni, controlli e vigilanza sulle costruzioni in zona sismica, Sicolo ha detto che “ormai i carichi di lavoro dell’Ufficio preposto sono divenuti insostenibili con aggravio inaccettabile della tempistica per avere risposte dagli stessi Uffici, con la paralisi del settore delle costruzioni. Fino al 2009 gli Uffici Difesa del Suolo erano 2, uno con sede a Potenza ed uno con sede a Matera. Dal 2009 l’Ufficio è stato unificato per l’intera Regione con la critica mancanza di dirigenza, colmata solo di recente, negli anni successivi. Inoltre, vi è stato lo svuotamento completo, tra pensionamenti e trasferimenti, del personale tecnico che si occupava della materia sismica, ed il Supporto tecnico che affiancava l’Ufficio nella definizione delle pratiche non c’è più e le stesse pratiche vengono distribuite con assoluta casualità. Siamo giunti a dover rimpiangere – ha rilevato Sicolo – quello che una volta era chiamato ‘Genio civile’ ed era per tutti i tecnici un punto di riferimento. Occorre intervenire immediatamente – ha concluso – ridando vigore agli Uffici con progettualità e capacità organizzativa, assumendo personale tecnico competente e verificando anche la possibilità di rispristinare gli Uffici provinciali. Interlocuzione costante ma univoca con direttive precise e inderogabili, cogliendo la grande opportunità del ‘Sisma bonus’ per dare uno slancio definitivo all’economia del settore”.
Per il consigliere Braia “il disagio crescente dell’Ufficio è un punto dolente più volte messo in rilievo, così come l’esigenza di modificare la legge regionale a seguito del decreto Sblocca cantieri”.
Il consigliere Sileo ha annunciato che “la Lega è in procinto di protocollare una proposta di legge per la semplificazione in edilizia con un quadro specifico dedicato ai depositi di cui alla legge regionale n. 38 del ’97. Un quadro semplificativo – ha sottolineato – che prevede lo stravolgimento e la sburocratizzazione di tutta la procedura per progetti che concernono sia il pubblico che il privato nell’ottica di una nuova visione della progettualità e dell’attuazione delle strutture con uno sguardo attento alla situazione degli uffici da risollevare per poter supportare i nuovi criteri e modalità di intervento”.
Il consigliere Acito, nel comunicare che è pronta una proposta di legge di Forza Italia che sta percorrendo l’iter delle commissioni consiliari, ha rappresentato come “ la legge regionale non ha colto la nuova normativa in atto e restano molte criticità sul territorio. Obiettivi fondamentali della pdl – ha spiegato – sono quelli di fornire alle commissioni vari riferimenti normativi e di dare una accelerazione univoca alla capacità progettuale che conservi qualità e creatività. Una proposta di legge destinata ai Comuni per dare loro ossigeno, i 3 milioni di euro preventivati nella prima fase corrispondono a 190 milioni di progettualità. La Regione deve dare il suo supporto necessario soprattutto per quanto concerne progetti di carattere strategico. Il regolamento attuativo per semplificare le procedure da elaborare ed approvare entro 60 giorni e previsti – ha concluso – 30 giorni per la risposta alle proposte progettuali”.
Il consigliere Bellettieri, infine, ha auspicato che “si intervenga in tempi rapidi per dare un aiuto concreto ai Comuni, ai professionisti, all’intera comunità lucana”.
Per accelerare i tempi dell’approvazione della pdl ha proposto di audire nella riunione della terza Commissione di mercoledì 17 giugno i presidenti delle due Province per portare il provvedimento in Aula già nella seduta del 23 giugno.
Ai lavori della terza Commissione hanno preso parte, oltre al presidente Quarto (Bp), i consiglieri Braia (Iv), Baldassarre (Idea), Carlucci e Perrino (M5s), Acito e Bellettieri (Fi), Sileo e Aliandro (Lega), Cifarelli (Pd).