Intervento Consigliere regionale Cifarelli, replica ufficio stampa Regione Basilicata: “Nessuna censura dall’ufficio stampa della Giunta regionale”. Di seguito la nota integrale.
Probabilmente tradito dalla foga della discussione politica al Consigliere regionale, Roberto Cifarelli, è sfuggito che le notizie dei consiglieri regionali vengono pubblicate dall’ufficio stampa del Consiglio regionale e non dall’ufficio stampa della Giunta regionale. In particolare, i comunicati stampa dei consiglieri regionali vengono pubblicati in piena autonomia dall’ufficio stampa del Consiglio regionale sul loro sito e quindi automaticamente pubblicati sul sito della Regione Basilicata.
Pertanto si rispedisce al mittente l’accusa rivolta nei confronti dell’ufficio stampa della giunta regionale, contenuta in un comunicato stampa del consigliere Cifarelli, di voler censurare le sue dichiarazioni.
Di seguito il commento di Pio Abiusi sull’intervento dell’ufficio stampa della giunta regionale
Commento qui perchè sul sito della Regione Basilicata i cittadini e le associazioni non hanno più accesso pur essendo quello un “organo di stampa” profumatamente pagato dai lucani. Cosi è stato deciso sotto l’ombra del Vesuvio e dopo aver dato un congruo incremento di stipendio “al responsabile del servizio” che ha trovato i fessi di lucani disponibili all’ulteriore esborso senza fiatare. Solo così “il nostro” ha pensato bene di emigrare dalla Rai dove la remunerazione era di molto inferiore in Basilicata e dove i professionisti che lo hanno preceduto percepivano molto meno. Si scopre che delle importanti novità organizzative il Consigliere Cifarelli non è stato bene informato, la sua dichiarazione non è stata riportata dal giornalino parrocchiale perchè la comunicazione doveva essere affidata all’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale e non già a quello della Giunta mentre la replica fatta da un esponente della giunta era di competenza del predetto ufficio stampa. Non è la prima volta che si assiste a repliche a dichiarazioni mai riportate ma evidentemente è questo il modo di fare giornalismo sotto il Vesuvio, forse è proprio una scuola di pensiero flegreo. Il poverino, il Cifarelli, non si era accordo della importante novità introdotta e che è servita a moltiplicare le poltrone e le parcelle. Dove, poi, l’ufficio stampa della Giunta non riesce a ben informare, il Vesuvio fa ombra, manda in onda comunicati in viva voce di Bardi che vengono prontamente trasmessi a reti unificate, in Basilicata la rete è una, quale segno di riconoscenza per il passato trascorso nella stessa compagine…
Pio Abiusi, contribuente lucano incavolato