Il cammino verso la piena attività delle Unioni dei Comuni nuovamente all’attenzione della primacommissione (Affari istituzionali). L’organismo, presieduto da Pasquale Cariello (Lega), durante la seduta di oggi pomeriggio ha audito i presidenti di due Unioni e alcuni dei Sindaci aderenti ai nuovi enti.
Il presidente Cariello ha ricordato che, “delle sette Unioni dei Comuni in Basilicata, una è stata formalizzata, una formalizzata e sciolta, mentre per le altre, pur formate, non è stato portato avanti l’iter procedurale. In provincia di Matera, invece, non ce ne sono ancora, se si eccettua una sorta di ‘unione di fatto’ fra sindaci per darsi una mano vicendevole nelle attività amministrative. Questa Commissione ha sottolineato– lavora a una proposta di legge per concedere fondi”.
A prendere la parola per primo Francesco Antonio Calabrese, sindaco di Noepoli e presidente dell’Unione dei Comuni della Val Sarmento. “Stamattina – ha riferito – tutti i Sindaci dell’area sono stati ricevuti dal Prefetto di Potenza proprio sul tema delle Unioni Comuni. Durante l’incontro si è fatto riferimento alla lettera inviataci dal Prefetto con la quale ci è stato comunicato che le Unioni non avendo proceduto a redigere i bilanci di previsione dal 2015 al 2019, per il momento, vanno sciolte, così come prevede la legge. Noi, però – ha affermato rivolgendosi ai commissari – intendiamo ripartire perché crediamo nel progetto”. Volontà condivisa e ribadita anche da tutti gli altri amministratori presenti in Aula. Alla domanda del consigliere Leggieri (M5s) sul perché i bilanci non siano stati mai approvati unanime la risposta degli amministratori presenti: “Non era possibile stilarli perché non avevamo alcuna risorsa finanziaria”.
Tante le criticità evidenziate nel corso del dibattito, a cui hanno partecipato anche i sindaci di Terranova del Pollino, Francesco Ciancia, di San Costantino Albanese, Renato Iannibelli, di Cersosimo, Antonio Armando Loprete e di Chiaromonte, Valentina Viola, che è anche presidente dell’Unione Comuni montani lucani del Sinni-Serapotamo, la quale ha precisato: “L’Unione implica la presenzadi dipendenti. Oltre alla mancanza di risorse c’è anche l’aspetto amministrativo-burocratico”.
Gli amministratori hanno riportato le difficoltà che vivono quotidianamente: le conseguenze di ‘Quota 100’ (con il pensionamento di diversi dipendenti e dirigenti), assenza di segretari comunali e vigili, uffici tecnici ridotti a una sola unità e Sindaci costretti a fare da vigili urbani e messi notificatori, oltre che casse comunali al lumicino. Ma anche campanilismo a volte esasperato e questioni politiche (le elezioni comunali da fare a San Giorgio Lucano, commissariato, e a Cersosimo). Difficoltà che suggerirebbero, hanno detto unanimamente, un’unica via possibile: “Unirsi”
Alla fine, il presidente Cariello ha riepilogato le proposte operative emerse: i Sindaci delle Unioni dei Comuni prepareranno, dopo incontri ad hoc, un quadro organico di richieste da sottoporre alla Commissione e successivamente al Consiglio regionale. “Noi – si è impegnato Cariello rivolgendosi ai Sindaci – faremo una subcommissione di supporto, comprendente maggioranza e minoranza. Fateci arrivare un documento firmato da voi e dagli altri Sindaci e ci mettiamo al lavoro”.
Partecipato il dibattito cui hanno preso parte anche i consiglieri Bellettieri, Acito, Polese, Cifarelli, Trerotola e Quarto che hanno assicurato il proprio impegno per arrivare ad una legge che faccia partire le Unioni dei Comuni in Basilicata.
E’ stato poi affrontato un altro punto all’ordine del giorno: i reclami presentati in merito al parere espresso dalla I commissione il 9 gennaio scorso sull’esame delle domande pervenute a seguito degli avvisi pubblici per l’elezione del Garante regionale dell’Infanzia (decreto del presidente del Consiglio regionale n. 26 del 25 novembre 2019 (Bur n. 48 del 1° dicembre 2019).A tal riguardo il segretario della I Commissione, Costantino Pugliese, ha spiegato che le lauree degli autori dei reclami rientrano nella categoria delle lauree equipollenti a quelle specificate dal bando e, quindi, da non escludere. Il punto all’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità dai consiglieri presenti.
La Commissione ha, poi, provveduto a sostituire il consigliere Marcello Pittella in qualità di vicepresidente della I Commissione, essendo lo stesso decaduto dopo aver ufficializzato il passaggio al gruppo consiliare del Pd. Dopo lo spoglio è risultato eletto,quale nuovo Vicepresidente della commissione, il consigliere Trerotolacon 15 voti.
Ai lavori della Commissione hanno partecipato, oltre al presidente Cariello, i consiglieri Acito e Bellettieri (FI), Cifarelli (Pd), Leggieri (M5s), Polese (Iv), Quarto (Basilicata positiva), Trerotola (Pl), Zullino (Lega).