“La conversione sulla via di Damasco, anzi di Bruxelles di Matteo Salvini sarebbe una bella notizia, se fosse sincera”. Lo dichiara il vice presidente dei senatori PD Gianni Pittella. “Oggi il leader della Lega plaude alla Banca Centrale Europea e al Recovery Fund, attribuendo la politica espansiva della prima e il piano di rilancio dell’Unione alle pressioni dei sovranisti. Nulla di più falso! L’opposizione dei paesi a guida sovranista degli amici di Salvini è stata feroce in sede di accordo tra i governi degli stati sul Recovery Fund e ancora rappresenta il vero ostacolo all’accordo sul bilancio europeo, che è la premessa indispensabile alla dotazione economica del Piano di Rilancio dell’Unione. E aggiungo che è davvero un contrappasso ironico quello che vede Salvini tra i neo tifosi della Banca Centrale dopo anni in cui lui e i suoi combattevano finanche la moneta unica. Un rovesciamento delle parti davvero poco credibile”, conclude Pittella.
Recovery Fund: Pittella (PD): “Grande occasione per Italia di riformare se stessa”
“Il grande Piano per la Ripresa è la più grande occasione di investimento in un‘economia in crisi e, al contempo, la più imperdibile occasione per l’Italia di riformare sè stessa e per l’Europa di ritrovare la sua radice politica sul modello federale. Attraverso il Recovery possiamo generare quei cambiamenti strutturali di modernizzazione del paese, capaci di riportarlo in linea con i paesi sviluppati secondo gli indicatori delle istituzioni internazionali. È importante fare in fretta e il rallentamento al quale assistiamo nella discussione europea non è positivo. E il governo deve individuare un cronoprogramma per la destinazione dei finanziamenti potenziali. Sono infatti ampiamente condivisibili gli obiettivi quantitativi indicati per alcune grandezze macroeconomiche, ma serve stabilire tempi e tappe certi e serve la più attenta coesione tra i vari dicasteri. È necessario poi che il Parlamento sia messo nelle condizioni di vigilare sul fatto che i soldi siano spesi bene, non lasciando al governo il monopolio delle informazioni sensibili, e richiedendo il coinvolgimento della comunità scientifica. Il Recovery è una occasione per cambiare l’Europa e ridiscuterne i paradigmi: con l’esplodere dell’epidemia, la Commissione Europea ha deciso di sospendere le regole che disciplinano le politiche economiche degli Stati membri. La ricetta del Patto di Stabilità e Crescita si è rivelata sbagliata e tornarvi a fine crisi pandemica, come se nulla fosse, sarebbe esiziale. La ripresa economica richiede un sostegno fiscale esteso e politiche espansive. Il Recovery Fund può essere il grimaldello per scardinare i dogmi più ostinati e riguadagnare un futuro progressista per l’Europa in cui sviluppo, equità e sostenibilità vadano di pari passo”. Così Gianni Pittella, vice presidente dei senatori del Pd, nella sua dichiarazione di voto sulla Relazione delle commissioni 5a e 14a sulle Linee Guida per la definizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.