L’Usb in una nota esprime “solidarietà al popolo palestinese, dice no all’ipocrisia imperialista e chiede una soluzione giusta e pacifica alla causa palestinese”.
E’ arrivata qualche ora fa, anche da una ex delegata USB presente a Gaza nel gruppo dei circa 40 volontari internazionali presenti, la denuncia della continuazione dei bombardamenti perpetrati da Israele nel silenzio quasi generale degli organi di informazione nazionale, che hanno quasi del tutto superato anche i dibattiti dei contradditori più o meno partigiani e faziosi per appiattirsi su posizioni completamente schiacciate a favore di Israele tentando di annullare la verità storica di un popolo imprigionato a cielo aperto e della cui sorte ci si è bellamente disinteressati negli ultimi 25 anni. Non vengono neanche riportate le critiche che all’interno dello stesso Israele vengono mosse sulle scelte del governo Netanyahu.
Oggi è intollerabile assistere impotenti all’annunciato sterminio dei cittadini di Gaza, circa 2milioni e mezzo di persone di cui il 50 per cento di età inferiore ai 20 anni.
Mentre si sono riusciti ad organizzare voli militari per portare fuori dalla guerra i pellegrini presenti, il governo italiano non sembra avere la necessaria forza per ottenere l’apertura di un corridoio umanitario sicuro, ricordiamo che Israele ha bombardato i civili in fuga, sia per la fuoriuscita dei profughi che per fare entrare medicine e generi di prima necessità. WAR is WAR è stato risposto alla richiesta del nostro consolato a Gaza. Intanto la popolazione viene fatta spostare da un campo all’altro cercando di evitare i bombardamenti , per cui non ci sono allarmi in funzione, si ordina di evacuare ospedali sull’orlo del collasso e del rischio epidemico per la mancanza di acqua : ma le scene di distruzione sono sotto gli occhi di tutti coloro che vogliono vedere e che non possono accettare senza orrore sentire paragonare a animali la popolazione palestinese e decidere il genocidio di un popolo con l’ONU ignorata in tutte le sue deliberazioni a protezione dei civili.
La USB Basilicata fa proprio l’invito del WFTU, la Federazione Sindacale Mondiale, di organizzare azioni di protesta e manifestazioni di solidarietà sotto lo slogan: solidarietà al popolo palestinese, dice no all’ipocrisia imperialista e chiede una soluzione giusta e pacifica alla causa palestinese”.
Di seguito l’appello della Federazione Sindacale Mondiale a seguito della manifestazione che si è svolta a Milano giovedì 12 ottobre 2023.
Lo spargimento di sangue in Medio Oriente continua e aumenta da giorni e ha già provocato la morte di migliaia di persone e il ferimento di molte altre, mentre i palestinesi di Gaza vivono senza cibo, acqua ed elettricità mentre viene portato avanti un attacco omicida senza precedenti. radere al suolo la Striscia di Gaza.
La causa principale di questi tragici eventi, a cui tutto il mondo guarda scioccato, è l’occupazione continua e l’insediamento illegale dei territori palestinesi occupati da parte di Israele, nonché i continui crimini quotidiani e i blocchi di Gaza che vengono commessi da anni contro il popolo palestinese. . Crimini commessi con la provocatoria tolleranza e il sostegno che Israele riceve dalle grandi potenze imperialiste, cioè gli Stati Uniti, l’Unione Europea e il resto dei loro alleati, e che negli ultimi anni sono diventati ancora più brutali e inaccettabili.
Per la FSM è chiaro che l’unico modo per garantire e consolidare la pace e la sicurezza per le popolazioni in Palestina e Israele, ma anche nel Medio Oriente più ampio, è porre immediatamente fine all’occupazione israeliana e all’insediamento nei territori arabi occupati, come previsto nelle risoluzioni delle Nazioni Unite, e di istituire uno stato palestinese indipendente ai confini del 1967 con Gerusalemme Est come capitale e di garantire il diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi.
È ovvio che Israele e i suoi alleati continuano e intensificano il crimine imperialista e, con il noto pretesto dell’antiterrorismo, continuano nella stessa direzione, credendo che ora sia l’occasione per annientare il popolo palestinese, creando un nuovo ciclo devastante. di sangue e instabilità nella regione. Accanto a Israele, ci sono ancora coloro che lo hanno sostenuto e chiudono un occhio sui crimini e i massacri contro il popolo palestinese e contribuiscono al mantenimento dell’occupazione e della colonizzazione e presentano oggi Israele come una vittima dell’aggressione palestinese. Questo è ipocrita e falso, per usare un eufemismo.
La Federazione Sindacale Mondiale continua a restare coerente e basata sui principi accanto al popolo palestinese sofferente e in lotta e condanna la nuova offensiva barbarica che è stata lanciata, che mira a imporre con la forza bruta delle armi, la perpetuazione dell’occupazione della terra palestinese, la colonizzazione dei Territori palestinesi e negazione del diritto dei rifugiati palestinesi a tornare alle proprie case in pace e sicurezza.
Come prima reazione globale e azione di solidarietà con il popolo palestinese, la Federazione Sindacale Mondiale invita i suoi affiliati e amici, i sindacati militanti e di classe in tutto il mondo ad organizzare nei prossimi giorni azioni, proteste e manifestazioni in tutto il mondo sotto il segno slogan: Solidarietà al popolo palestinese, no all’ipocrisia imperialista e chiede una soluzione giusta e pacifica alla causa palestinese”.