Approvati all’unanimità la proposta di legge n.25/2019 di iniziativa della consigliera Sileo e il disegno di legge n.60/2021 della Giunta regionale che dettano modifiche alla legge regionale n.57/2000 sugli usi civici
Via libera, all’unanimità, dalla terza Commissione consiliare (Attività produttive, Ambiente, territorio) del Consiglio regionale della Basilicata, presieduta da Piergiorgio Quarto (FdI), alla proposta di legge n. 25/2019 “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 12 settembre 2000, n. 57”, d’iniziativa della consigliera Sileo (Lega) e al disegno di legge n.60/2021 “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 12 settembre 2000, n.57 – Usi civici e loro gestione in attuazione della legge n.17666/1927 e R.D. 332/1928” che dettano modifiche ed integrazioni alla legge regionale n.57/2000 sugli usi civici. Prima del voto sono stati auditi i dirigenti del dipartimento Agricoltura, Sabia e Muscio. I due testi licenziati saranno armonizzati in un unico testo prima di passare al voto finale in Consiglio regionale.
La proposta di legge della Sileo si prefigge di attuare una efficace e risolutiva procedura per il riconoscimento della cosiddetta ‘sclassificazione’ dei terreni di uso civico di cui all’articolo 829 del Codice Civile.
Le modifiche proposte dal ddl – si legge nella relazione di accompagnamento – sono legate alla necessità di razionalizzazione e riordino delle disposizioni contenute nella Legge regionale n.57 del 2000 al fine di attuare una migliore gestione amministrativa del territorio regionale e di semplificare i vari procedimenti che interessano i demani civici, consentendo di superare una serie di incertezze interpretative che spesso hanno rallentato l’azione amministrativa.
In particolare si procede al riordino dei procedimenti amministrativi in modo da differenziare quelli che riguardano i mutamenti del diritto di uso civico, le sclassificazioni ed eventuali alienazioni e i mutamenti di destinazione d’uso da quelli che afferiscono alla legittimazione ed affrancazione. Si definisce un metodo univoco di determinazione del canone di legittimazione e del capitale di affrancazione applicabile su tutto il territorio regionale che consenta di sottrarre alla discrezionalità della stima la stessa determinazione. Individuato, altresì, il procedimento relativo alla presentazione delle istanza di sclassificazione o mutamento di destinazione d’uso, anche in sanatoria, e delle perizie stralcio attraverso quattro step: istanza alla Regione Basilicata dal privato e/o dal comune completa di perizia demaniale giurata; istruttoria da parte degli uffici competenti con l’adozione del provvedimento amministrativo; notifica al comune interessato del provvedimento e pubblicazione per 30 giorni all’Albo pretorio; adozione del provvedimento amministrativo contenente l’istruttoria delle eventuali osservazioni pervenute. Prevista, inoltre, la semplificazione del procedimento di acquisizione del titolo di istruttore e perito demaniale che consente l’iscrizione all’Elenco aperto della Regione da parte dei tecnici esperti del territorio e degli esperti in materie storico-giuridiche.
La Commissione ha approvato un emendamento proposto dalla consigliera Sileo al ddl “teso – ha spiegato Sileo – a chiarire l’indice da applicare al reddito domenicale consentendo al cittadino di avere la certezza del quantum da pagare, un quantum contenuto rispetto a delle situazioni ataviche che si portano avanti da tanto tempo”. Nello specifico si prevede che il canone di legittimazione è calcolato partendo dal reddito domenicale del pascolo riferito alla qualità e alla classe catastale del terreno e adeguato alle disposizioni previste per il pagamento delle imposte sui redditi.
Hanno partecipato ai lavori della commissione, oltre al presidente Quarto (FdI), i consiglieri Acito e Bellettieri (FI), Sileo e Aliandro (Lega), Trerotola (Prospettive lucane), Cifarelli (Pd).