“Attorno all’odioso reato di usura si è creato un precedente giurisprudenziale molto pericoloso, che potrebbe legittimare pratiche criminali verso i cittadini, soprattutto verso coloro che si trovano in difficoltà o in condizioni di bisogno. In particolare, la recente sentenza emessa dalle Sezioni Unite della Cassazione, secondo gli esperti di diritto bancario, si pone paradossalmente in contrasto con i principi previsti dalla normativa in materia di usura (644 cp-1815 cod. civ). Per questo motivo ho ritenuto che fosse fondamentale, soprattutto in un momento di crisi per lavoratori e imprenditori come questo, portare all’attenzione della Ministra Cartabia questa situazione con un’interrogazione per invitare a una iniziativa legislativa che ponga rimedio a questa ingiustizia”.
Lo ha dichiarato il senatore Saverio De Bonis, vicepresidente del gruppo Europeisti, spiegando l’interrogazione sull’usura presentata alla ministra della Giustizia Marta Cartabia:
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/18/Sindisp/0/1209998/index.html
“Detto in parole semplici – spiega il senatore – diverse banche applicano tassi che apparentemente sono sotto la soglia che si può definire usuraria ma poi vi aggiungono altri balzelli e costi accessori che fanno schizzare i tassi nella sfera dell’usura. Questa pratica è vietata dalla legge (in primis dal codice penale). Il punto è che l’usura è configurabile come tale fin dalla stipula del contratto, anche se poi quei tassi ulteriori non vengono per qualche ragione applicati in seguito. Per fare un esempio: la minaccia di percosse è un reato (di pericolo) anche se poi non si percuote nessuno. Allo stesso modo, una condizione usuraria è tale anche se poi nella pratica non viene applicata. Invece, l’ultima sentenza delle sezioni unite della Cassazione ha escluso questa fattispecie, rischiando così di favorire una depenalizzazione di fatto del reato. In questo modo le banche avrebbero uno strumento di dissuasione nei confronti dei cittadini che volessero aprire dei contenziosi contro di loro e di quelli già in corso. Ecco perché è così importante che si intervenga al più presto a livello legislativo per sanare questa zona grigia del diritto e tutelare i cittadini. È paradossale, tuttavia resta qualche dubbio circa la legittimità costituzionale della sentenza resa dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione. Bisogna porre rimedio”.