“Mai come quest’anno vaccinarsi contro l’influenza è importantissimo per ridurre le possibilità di sovrapposizione dell’influenza stagionale con il Coronavirus e facilitare così le diagnosi dei casi Covid-19, atteso che i sintomi di esordio delle due infezioni sono molto simili,per questo occorre ampliare la copertura vaccinale della popolazione non a rischio, garantendo alle farmacie una adeguata disponibilità di vaccini antinfluenzali”.
E’quanto dichiara, in una nota, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giovanni Vizziello.
“Ha fatto bene il Governo ad ampliare le cosiddette categorie a rischio vale a dire la platea di soggetti come le persone con più di 60 anni, i bambini dai sei mesi di età, le donne in gravidanza ed alcuni malati cronici, che possono effettuare gratuitamente la vaccinazione antinfluenzale presso il medico di famiglia, i pediatri di libera scelta e le sedi dei servizi vaccinali, ma non si può ignorare la domanda di vaccinazione che proviene dai soggetti non appartenenti alle categorie a rischio e che acquistano il vaccino, a pagamento, nelle farmacie”.
“Quest’ultima fascia della popolazione avrà seri problemi ad effettuare la vaccinazione antinfluenzale, stante l’attuale esiguità dei volumi di vaccini destinati alle farmacie, presso le quali è presente circa il 25% delle dosi vaccinali normalmente distribuite ogni anno, senza considerare il sensibile incremento della domanda previsto per quest’anno”.
“Occorre inoltre considerare che la cosiddetta popolazione attiva, vale a dire i soggetti di età compresa tra i 18 e i 59 anni e che non appartengono alle categorie a rischio, è quella maggiormente esposta al rischio influenza perché svolge una vita sociale più intensa di quella svolta dai soggetti a rischio, trattandosi, in concreto,di persone che lavorano, si spostano sui mezzi pubblici e che quindi appare strategico vaccinare per limitare la circolazione dell’influenza”.
“Se l’obiettivo condiviso è quello di incrementare la copertura vaccinale antinfluenzale appare discutibile il parere negativo del Comitato Tecnico Scientifico della possibilità di effettuare la vaccinazione anche in farmacia, una modalità già praticata in molti paesi europei e che offrirebbe il vantaggio di evitare la congestione degli studi medici e delle strutture sanitarie, contribuendo a ridurre gli spostamenti e gli assembramenti”.
Ott 16