Dopo l’adozione della variante Paip in Consiglio Comunale di Matera che ristabilisce la disciplina originaria dell’area artigianale della città dei Sassi il Consigliere comunale Mario Morelli d’Italia chiede la convocazione del Consiglio comunale aperto per affrontare il tema del destino del Paip e delle altre aree produttive e commerciali dell’asse Matera nord. Di seguito la nota integrale.
Su questi argomenti che hanno una rilevanza socio-economica perché incidono sulla vita delle nostre imprese e di rimando anche sulle famiglie dei lavoratori chiedo massima attenzione,visto che stiamo discutendo di unavariante urbanistica per riallineare gli usi compatibili nella zona Paip rispetto alla loro formulazione originaria, eliminando così quelle destinazioni d’uso come ad esempio la destinazione residenziale R2 abitazione collettiva e qualsiasi altra classificazione che possa lasciare il minimo dubbio interpretativo e non rispondente al disegno storico e originario del Paip che ha visto in questi anni il fiorire di vigorose attività produttive che hanno esportato il nome di Matera nel resto del Mondo. Un orgoglio per noi.
Non si può sottacere sull’approccio superficiale con cui questa amministrazione ha gestito la vicenda urbanistica delle zone PAIP aggiungo e non solo di queste aree, se è vero come è verità che la disciplina urbanistica di tali zone approvata da questa maggioranza con D.C.C. n. 19 del 11/03/2021 e successiva presa d’atto approvata a luglio dello stesso anno, ad oggi ancora in vigore, di fatto andavano a sconvolgere l’impianto originario del PAIP.
Per questa nostra spiccata sensibilità al tema del PAIP e delle sue imprese, riteniamo l’atto odierno tardivo e dovendo guardare agli equilibri dell’Ente, prima del voto chiediamo al dirigente se nel periodo intercorso fra l’approvazione del Regolamento Urbanistico e l’odierna approvazione siano stati presentati titoli edilizi, SCIA Alternativi al Permesso di Costruire per i quali siano già decorsi i tempi previsti dal DPR 380/2001 dei 60 gg nei quali il Comune per il tramite del Settore Urbanistica è chiamato a esprimersi e per i quali la modifica delle destinazioni compatibili può averne delle incidenze in termini di potenziali richieste risarcitorie.
Fratelli d’Italia Matera, anche tramite i suoi dipartimenti attività Produttive, Lavori Pubblici e Urbanistica sono perfettamente allineati all’ambizione del nostro Presidente Giorgia Meloni, “…. Non disturbare chi vuole fare… Non disturbare chi vuole fare…. Chi ha la forza e volontà di fare impresa in Italia va sostenuto e agevolato, non vessato e guardato con sospetto. Perché la ricchezza la creano le aziende con i loro lavoratori non lo Stato con decreti o editti”.
Tutti ricordiamo caro Sindaco i suoi spot elettorali in campagna elettorale girati nel PAIP 2 in cui richiamava la necessità di garantire in queste aree un migliore decoro urbano. A due anni dal suo insediamento non ritroviamo nel piano annuale e triennale delle opere pubbliche nessuna somma afferente a questo capitolo di spesa.
In questi giorni diverse componenti attive della nostra società civile, dagli ordini professionali alle associazioni e anche di diversi gruppi politici si sono confrontati sulla stampa e sui social sul destino di questa area sensibile per la nostra comunità sul tema del PAIP.
Tenuto conto anche della carenza di informazioni nelle attività delle commissioni circa l’avanzamento del Piano Strutturale che potrebbe riproporre anche incidere sulla volontà di creare nuove aree a destinazione artigianale per attrarre nuovi investimenti e occasioni di nuovi posti di lavoro, visto che ormai il reddito di cittadinanza e le politiche assistenzialistiche sono ormai al capolinea sentiamo forte la necessità di ridare a Matera quel ruolo di baricentro della realtà Murgiana e punto di riferimento per il mezzogiorno.
Il lavoro fatto della Zona Franca Urbana della nuova sfida della Zona Economiche Speciali, le proposte emerse di creazione di comunità energetiche per dare risposta alla nuova pandemia energetica che corre il rischio di provocare ulteriori chiusure di imprese e perdite di posti di lavoro, impongono a noi amministratori la necessità di maggiori approfondimenti magari pensando a un Consiglio Comunale aperto per dare ai nostri concittadini, associazioni, ordini professionali e a tutti coloro che vorranno esprimersi e essere protagonisti ancora una volta del loro riscatto e del loro destino di offrire degli spunti di riflessioni.
Non chiudiamoci ancora una volta nella saccenza e tracotanza, salvo poi rimediare con degli emendamenti tecnici varianti urbanistiche.
Il periodo non lo consente.
Il declino non è un destino…. Non possiamo permettercelo, in ballo c’è la vita della nostra comunità.
La proposta di delibera di variante, che di fatto ripristina la disciplina urbanistica originaria del Paip, è la posizione che FdI ha assunto sin dal primo giorno dall’approdo in commissione di questa delibera, evidenziando che questo tema non poteva e non può essere affrontato a spot ma necessità di una visione generale supportata da dati e soprattutto aperta alla comunità.
FdI pur sedendo nei banchi dell’opposizione di questa amministrazione, non si è mai sottratta al confronto, a portare nuove proposte, sollevare temi e problematiche della nostra città, attenta al rispetto delle regole, e sempre con un approccio critico e nello stesso tempo costruttivo e propositivo, e su questo sfidiamo chiunque a dire il contrario, come oggi non ci vogliamo sottrarre nel metterci a disposizione per sviluppare una nuova visione su questi temi, per questo motivo chiediamo una convocazione di un consiglio comunale aperto per affrontare il tema del destino del PAIP e in generale delle altre aree produttive e commerciali come l’asse commerciale Matera-Nord-Venusio.
Altro tema Asse Matera Nord……Visto che i nostri concittadini pagano i tributi locali come aree fabbricabili ma non sono in condizioni di edificare perché mancano gli strumenti attuativi e sono costretti a ricorrere a titoli puntuali come quello già discusso qualche giorno fa in commissione e che nelle prossime settimane credo approderà in consiglio comunale come ennesima variante urbanistica.