Ammonta a circa 34 milioni di euro la riduzione delle entrate per le royalties del gas e del petrolio. Sul fronte delle uscite, previste le spese per il servizio di alta velocità. Domani sarà completato l’esame del disegno di legge della Giunta.
La seconda e la terza Commissione del Consiglio regionale (presiedute, rispettivamente, da Giannino Romaniello del Gm e da Vincenzo Robortella del Pd) hanno avviato oggi l’esame del disegno di legge della Giunta regionale che prevede variazioni al bilancio di previsione pluriennale 2016/2018 e disposizioni in materia di trasporto.
Con il provvedimento, illustrato ai consiglieri dal dirigente generale del Dipartimento Presidenza della Giunta Vito Marsico (coadiuvato da Alessandra Campa dell’Ufficio Bilancio e dal dirigente dell’Ufficio Trasporti Donato Arcieri), si prevedono variazioni a saldi invariati sia alle entrate che alle uscite del bilancio di previsione pluriennale 2016/2018. In particolare, nel 2016 si prevede una riduzione di circa 34,3 milioni di euro delle entrate le royalties del gas e del petrolio in conseguenza del fatto che i relativi introiti, alla data del 30 giugno 2016, hanno fatto registrare una consistente diminuzione dovuta alla riduzione del prezzo del petrolio. Sempre sul fronte delle entrate, da segnalare le variazioni in aumento relative al gettito Irap (+ 10 milioni di euro), all’accertamento dell’avanzo di amministrazione del Consiglio regionale (+ 5 milioni di euro), alle spese per competenze professionali recuperate a seguito di sentenze (processo Icla, pari a 4,3 milioni di euro) ed al fondo perequativo per l’iva nella sanità (+6,5 milioni di euro che non erano ancora stati iscritti a bilancio).
Per quanto concerne le uscite finanziate con fondi liberi regionali, si prevede di aumentare le spese per il personale (circa 9 milioni di euro), quelle relative al funzionamento dell’Ente (manutenzione, vigilanza, spese postali e telefoniche ed altre spese obbligatorie per circa 1 milione di euro) e le spese per il servizio di alta velocità (180 mila euro provenienti dagli accantonamenti iscritti nei fondi speciali per il 2016 e 3,12 milioni di euro provenienti dagli accantonamenti dei fondi Por 2014/2020 per il 2017). Per le uscite si prevede inoltre una riduzione di circa 15 milioni di euro di spese previste in bilancio ma relative a somme che non potranno essere impegnate entro il 31 dicembre 2016 e di 4 milioni di euro per somme erroneamente iscritte in bilancio.
Previste, inoltre, variazioni in aumento riguardanti le risorse vincolate (21 milioni di euro in più dal riparto del fondo sanitario nazionalea seguito dell’intesa firmata tra Governo e Regioni, Fondo sociale europeo, Fsc 2014/2020).
Marsico ha precisato che sul disegno di legge, accompagnato da una relazione e da diverse tabelle finanziarie, è stata prodotta anche una integrazione documentale con lo scopo di chiarire meglio alcune partite dopo le richieste avanzate dalla Struttura di missione del Consiglio regionale. Il ddlnasce dall’esigenza di definire entro il 30 novembre, termine previsto dal decreto legislativo 118/2011, le variazioni urgenti da rendere operative ai primi di dicembre per ciò che riguarda il personale e le spese manutenzione e di funzionamento, prendere atto delle maggiori entrate del fondo sanitario e ed avviare in via sperimentale per un anno il servizio di alta velocità. Per questo servizio si prevede una spesa massima di 3,12 milioni di euro, somma che potrà diminuire in base agli introiti del servizio.
“Nel settore del trasporto pubblico locale – si legge nella relazione di accompagnamento al disegno di legge – è necessario attuare politiche finalizzate all’elevamento della qualità dei servizi offerti, e in tale ambito assumono particolare rilevanza i collegamenti ferroviari verso l’Alta Velocità ed i principali nodi trasportistici della rete nazionale. L’assenza di risorse per il potenziamento ed adeguamento dell’infrastruttura ferroviaria con particolare riferimento alla linea Battipaglia -Potenza, determina la necessità di dover procedere prioritariamente e da subito con la ristrutturazione dei servizi che di per sé, pur non compensando le carenze connesse allo standard fisico della rete, consentirebbe quantomeno di influire su alcune variabili alla base scelta della modalità di trasporto da parte degli utenti”.
Dopo l’illustrazione del provvedimento sono intervenuti il presidente Romaniello e i consiglieri Lacorazza, Giuzio, Rosa, Perrino e Napoli, rivolgendo domande e svolgendo considerazioni sui contenuti del disegno di legge. Lacorazza ha chiesto tra l’altro che sulla questione del servizio di alta velocità si costruisca un percorso condiviso anche con i sindaci del Potentino. Perrino ha chiesto se la Basilicata si accollerà anche i costi per la parte di percorrenza di altre regioni e se le alte Regioni contribuiranno a sostenere i costi del servizio. Rosa ha espresso perplessità circa le previsioni relative alle entrate dell’Irap nel bilancio pluriennale, mentre Romaniello ha chiesto perché nel provvedimento della Giunta non sono previsti fondi per la forestazione. Il tema della forestazione, come pure i finanziamenti della legge 40 sull’uso delle royalties e ed i fondi ai Comuni e alle Province (temi sollevati da diversi consiglieri) saranno al centro dei successivi provvedimenti (Rendiconto e Assestamento) che la Regione – ha spiegato Marsico – dovrà adottare nelle prossime settimane tenendo conto della ristrettezza dei fondi a disposizione.
Al termine dell’audizione il presidente Romaniello ha aggiornato la seduta a domani, alle ore 9,30 anche per l’esame di eventuali emendamenti al disegno di legge della Giunta.
Alla riunione congiunta delle Commissioni, oltre ai presidenti Romaniello (Gm) e Robortella (Pd), hanno partecipato i consiglieri Cifarelli, Giuzio, Miranda Castelgrande, Lacorazza, Polese e Santarsiero (Pd), Bradascio (Pp), Perrino (M5s), Rosa (Lb-Fdi), Napoli e Castelluccio (Pdl-Fi) e Pace (Gm).
Consiglio su parifica bilancio, l’intervento di Pittella
Il presidente della Regione Basilicata ha detto che “i rilievi della Corte dei Conti saranno tutti superati dopo un lavoro di approfondimento già iniziato dagli uffici” ed ha presentato un cronoprogramma degli atti da porre in essere e che riguardano gli esercizi finanziari compresi tra il 2015 e il 2019.
Il corredo di documentazione tecnica dei numeri e anche delle spiegazioni di dettaglio relative alla parte finanziaria oggetto di rilievo della Corte dei Conti necessita di un lavoro di approfondimento da parte degli uffici della Regione Basilicata, che hanno il dovere di spiegare e di motivare quelle scelte”.
Lo ha detto oggi il governatore lucano, Marcello Pittella, intervenendo alla seduta del consiglio regionale richiesta da alcune componenti politiche per una discussione sulla mancata parifica di bilancio.
“La minoranza – ha continuato il presidente – ha chiesto questo consiglio straordinario per una discussione sull’argomento. Ma in un tempo diverso da oggi, dal momento che c’è bisogno di un lungo, meticoloso e complesso lavoro – ha assicurato il governatore – lo avrebbe fatto anche la maggioranza. C’è la necessità di prestare una grande attenzione ai particolari, nell’approfondire voci, argomenti, cifre che risalgono anche a molti anni fa. Riteniamo che per la metà del prossimo mese il tutto confluirà in una proposta che terrà conto e risolverà tutti i rilievi mossi dalla Corte dei Conti: quell’atto – ha sottolineato – permetterà al consiglio, al governo regionale ed al presidente di avere tutti i dettagli utili a sostenere un dibattito, e consentirà alla Corte dei Conti un ulteriore approfondimento sin dall’inizio di gennaio, senza dover attendere la nuova parifica”.
Pittella ha poi sottoposto all’aula un preciso calendario dei lavori. “Questa richiesta – ha spiegato non nasce dalla volontà di sottrarsi al dibattito o di rifuggire da responsabilità, ma dalla esigenza di un doveroso approfondimento, alla luce della copiosa documentazione che la Sezione di Controllo della Corte dei Conti ci ha fatto pervenire nei giorni scorsi, e che investe le leggi approvate dal Consiglio regionale nel corso degli anni 2014 e 2015, la mancata parifica del disegno di legge relativo al Rendiconto 2015, la relazione concernente l’attività dell’Ente nel corso dello scorso anno. Il primo necessario atto di approfondimento concerne il disegno di legge di variazione al Bilancio di previsione 2016-2018, proposto nei giorni scorsi dalla giunta, che deve essere approvato entro domani, 30 novembre: disegno di legge che si è reso necessario in particolare per fare fronte alle minore entrate derivanti delle royalties del petrolio per circa 34 milioni di euro e a maggiori spese per personale e per manutenzione da sostenere nei primi giorni di dicembre. Immediatamente a valle e auspicabilmente in un lasso di tempo compreso tra il 10 e il 15 dicembre prossimi dovremo approvare il Rendiconto del 2015 e l’Assestamento del 2016 sulla base dei disegno di legge che la giunta si appresta a varare nei prossimi giorni alla luce degli approfondimenti che il caso impone. L’ultimo step dal punto di vista finanziario è rappresentato dalla manovra 2017-2019 che anche raccogliendo l’invito rivolto dalla Corte dei Conti, dovremmo approvare non oltre il 15 di gennaio del prossimo anno. Come si vede – ha detto ancora Pittella – con questa richiesta non intendo né rinviare, né sottrarmi al confronto. Ma spostare di qualche giorno il dibattito sulla Parifica risponde anche ad un doveroso bon ton istituzionale, atteso che il rapporto con la Corte dei Conti deve avvenire sulla base di atti formali che la giunta prima e il Consiglio poi saranno chiamati a varare”.
Mancata parifica bilancio Regione, Consigliere regionale Roberto Cifarelli: “Test per la maggioranza”.
“I rilievi mossi da parte della Corte dei Conti che hanno determinato il parere negativo sulla parifica del bilancio regionale devono essere rispettati, affrontati e risolti nel più breve tempo possibile ed insieme agli uffici competenti che, così come abbiamo iniziato a fare, dovranno essere necessariamente riorganizzati e potenziati.
E’ da apprezzare il profilo di responsabilità che il Presidente Pittella ha scelto di adottare nel momento stesso in cui c’è stato il pronunciamento da parte della Corte dei Conti. Questo è il momento della serietà, della responsabilità perché questa è una fase molto particolare di questa decima legislatura, cruciale per la storia della nostra Regione. Nessuno quindi deve poter utilizzare la questione bilancio per questioni di carattere politico, di rappresentanza, di equilibri.
La maggioranza che regge il governo regionale si trova di fronte ad un test da cui verificheremo la qualità della coesione rispetto all’azione che il Presidente sta mettendo in campo.
Il gruppo del Partito Democratico e la maggioranza consiliare devono lavorare insieme alla giunta regionale per porre rimedio alle criticità mosse dalla Corte. Nelle prossime ore, a partire dal consiglio Regionale di domani, saranno posti in essere gli atti necessari affinché il rendiconto finanziario della regione e l’assestamento di bilancio vengano approvati entro la metà di dicembre nella consapevolezza che da questi atti ne deriva la vita della stessa regione”.
Mancata parifica Rendiconto Regione, il dibattito in Aula.
Dopo la comunicazione del presidente della Regione Pittella sono intervenuti i consiglieri Napoli, Romaniello, Leggieri, Lacorazza, Rosa, Pace e Cifarelli.
Dopo la comunicazione del presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittellasulla mancata parifica del Rendiconto generale della Regione Basilicata per l’esercizio finanziario 2015, richiesta, ai sensi dell’art. 32 del nuovo Statuto regionale e dell’art. 53 del Regolamento interno, dai consiglieri Napoli, Castelluccio (Pdl-Fi), Leggieri, Perrino (M5s) e Romaniello (Gm), si è aperto il dibattito che ha visto gli intervenuti di Napoli (Pdl-Fi), Romaniello e Pace (Gm), Leggieri (M5s), Lacorazza e Cifarelli (Pd) e Rosa (Lb-Fdi).
Napoli ha spiegato le ragioni che hanno portato a chiedere la seduta straordinaria del Consiglio regionale, “motivazioni necessarie, affinché si delineasse l’esatta dimensione della questione, così da entrare nel merito di ogni singola problematica. L’intera vicenda non può passare in sordina e deve essere trattata dal punto di vista politico, lasciando fuori le sterili polemiche, così da ridare fiducia e speranza alla comunità lucana”. Romaniello ha fatto riferimento al lungo periodo di confronto che vi è stato tra la Regione e la Corte dei Conti, sottolineando quella che poteva essere una legittima aspettativa: una parifica quantomeno parziale. “Troviamo strano che di fronte ad un atto così forte il presidente Pittella non abbia ritenuto necessario venire in Consiglio ad argomentare la decisione della Corte. Ci aspettiamo una discussione costruttiva affinché le comunità non siano penalizzate da scelte politiche sbagliate”.
Leggieri, nel richiamare il giudizio della Corte sulle “gravi anomalie che hanno inficiato la veridicità e attendibilità del bilancio”, ha parlato di “una grave irresponsabilità della Giunta regionale. Siamo in presenza di un fallimento politico, frutto dell’incapacità del Governo di tagliare i ponti con il passato, e avviare una vera e propria stagione di riforme e di cambiamenti”. Lacorazza ha ricordato la sua proposta di modifica del regolamento, non approvata a suo tempo in Consiglio regionale, “per fissare regole più rigide con la modifica degli articoli 77 e 80 ed evitare emendamenti fino all’ultimo minuto, ed anche un certo consociativismo che pure c’è”, aggiungendo che oggi “serve uno forzo di umiltà, a metà legislatura abbiamo subito una battuta d’arresto, bisogna decidere se si vuol continuare a mantenere questa rotta oppure promuoviamo una riflessione vera che offra cittadinanza politica alle idee plurali che abitano nella società lucana. Tocca a chi governa farsene carico”.
Per Rosa “non si devono spendere fiumi di parole su questa vicenda indecorosa. I giudici dicono che dicono che il bilancio della Regione è falso e, chiede correzioni che avranno effetto sul bilancio prossimo, con tagli alle spese e ai servizi ai cittadini”. “Sarebbe stato normale avere le dimissioni o il licenziamento dei diretti responsabili, cioè dell’apparato burocratico”, ha aggiunto dicendosi meravigliato perché i revisori dei conti non hanno proferito parola. Mi auguro – ha concluso rivolto al presidente Pittella – che lei cominci a tagliare le sue innumerevoli spese clientelari e che i tagli non incidano sulle sorti dei lucani, come sembrerebbe dai provvedimenti in discussione nelle Commissioni”. Pace ha sottolineato che “con la parifica, introdotta dal 2012, la Corte di Conti su una spesa di 3 miliardi di euro, discute in termini legittimi e rigorosi 25 milioni di euro, pari allo 0,75 per cento”.Ha inoltre posto l’attenzione sulla posizioneche la Regione Basilicata ha assunto nei confronti dei Comuni. “Non si poteva parlare di coesione territoriale senza gli interventi che la Regione ha messo in campo a favore delle comunità locali”. Sottolineando che “è stato fatto tutto il possibile per correggere gli errori del passato” ha esortato tutti a “consegnare un’immagine della Basilicata veritiera, che stia nel mezzo tra la mancata parifica e i dati Svimez sullo sviluppo del turismo in terra lucana”.
Per Cifarelli “di fronte alla mancata parifica il presidente Pittella reagito con serietà e senso di responsabilità in un momento cruciale per la Basilicata. Il bilancio non è altro che la stratificazione di fatti che si sono succeduti negli anni. Pittella non ha mai nascosto al testa sotto la sabbia e dobbiamo farlo tutti, compresi quelli che hanno governato prima di noi. Serve un’operazione verità sul bilancio, che forse andava fatta prima, ma ora non abbiamo più la possibilità di nasconderci. Quando abbiamo salvato le Province ed il Comune di Potenza ci siamo fatti carico dei problemi per senso di responsabilità. Ora è arrivato il momento di dire stop e stringere la cinghia, di rivedere qualcosa nell’organizzazione regionale. Dobbiamo lavorare perché la spinta riformatrice non si fermi ma vada avanti per lasciare una Basilicata con i conti in ordine e più forte.
Gianni Rosa, consigliere regionale Fratelli d’Italia–Alleanza Nazionale: “2015, un bilancio falso rispetto al quale Pittella tergiversa e prende tempo”.
Pittella chiede tempo per approfondire e trovare soluzioni alla mancata parifica del Rendiconto 2015 da parte della Corte dei Conti. Soluzioni che per il Presidente si estrinsecano in ‘differenti interpretazioni delle poste’.
Chiede un atteggiamento sobrio e responsabile verso i rilievi della Corte, rispettoso nei confronti del Consiglio regionale. A noi sembra che tutto questo rispetto, ancora una volta, Pittella non lo dimostri affatto. Spostare la discussione dopo che (forse) avrà trovato le sue soluzioni, sminuisce proprio quella competenza di indirizzo e controllo del Consiglio che dichiara di voler rispettare.
Ci saremmo aspettati che il Governatore venisse a rendere conto dei mesi di interlocuzione con i Giudici contabili.
Si nasconde e ne ha ragione. Il quadro che la Corte dei Conti fa del Rendiconto della Regione Basilicata è impietoso: più di 41 milioni di euro di residui attivi insussistenti. Ci ricorda tanto il bilancio della Città di Potenza. Deve essere un’abitudine connaturata del centrosinistra inventarsi crediti inesistenti ab origine. Quali interpretazioni ‘differenti’ troverà la Regione per mettere una pezza a 41 milioni di euro che non esistono?
Ci saremmo aspettati che il Governatore ci dicesse dove intende prendere i soldi mancanti, se intende ridurre gli sprechi o i servizi ai cittadini. Invece nulla.
Pittella afferma che non c’è mancanza di trasparenza. Ma dov’è la trasparenza dei 2.341.961,22 euro di cui non si trovano i documenti giustificativi? Che fine hanno fatto?
E ancora, le partite di giro e i servizi conto terzi utilizzati come conti correnti? I finanziamenti dell’Unione europea e i cofinanziamenti dello Stato che alterano i saldi del pareggio di bilancio?
Quante volte abbiamo chiesto il rispetto dei vincoli derivanti da leggi per quanto riguarda l’uso delle royalties? Abbiamo proposto anche una legge regionale per vincolarli ancora di più. Legge che questa maggioranza non si è presa neanche il disturbo di esaminare. Certo, chi vuole le mani legate?
E, in tutto ciò, i responsabili amministrativi di questo disastro sono ancora lì. E i revisori dei Conti della Regione Basilicata, cosa dicono? Silenzio. Ci saremmo aspettati dimissioni (accettate) o rimozioni di massa. Invece, come al solito, questa classe dirigente non ha un briciolo di amor proprio e resta lì. Indifferente. Cosa volete che siano 40 milioni di euro? Si sente in Consiglio regionale. Ma che vergogna! La legalità, il rispetto delle regole non si ‘misura’ a seconda del danno. O c’è o non c’è. E in questo caso non c’è.
E con tutti questi disastri contabili, Pittella chiede di rinviare la discussione. No. La discussione va fatta prima perché, lo dice la stessa Corte, “la funzione propria del giudizio di parificazione in oggetto è quella di prevenire l’approvazione da parte del Consiglio regionale di rendiconti “non conformi” all’ordinamento giuscontabile e costituzionale vigente nell’esercizio, quale strumento principe di tutela della finanza pubblica allargata.”. La parifica non è stata possibile perché, questa volta, le voci di bilancio ‘portanti’, cioè quelle che garantiscono la tenuta del rendiconto, non sono veritiere e attendibili.
La mancata parifica è, quindi, innanzitutto, un avvertimento al Consiglio: non si può approvare questo Rendiconto. E se Pittella pensa di poter trovare, anche questa volta, ‘soluzioni di contabilità creativa’, sappia che se ne assumerà le responsabilità in proprio. Noi non intendiamo partecipare a queste mistificazioni.
Gianni Rosa, consigliere regionale Fratelli d’Italia–Alleanza Nazionale
Mancata parifica bilancio, Pdl-Fi: fallimento Giunta.
Per Napoli e Castelluccio “la Basilicata si è avviata verso un precipizio. Il presidente Pittella deve prendere atto del fallimento politico del suo governo”
“Il Bilancio regionale non è veritiero, non è autentico e non è attendibile”. Così il capogruppo“Pdl- Forza Italia”, Michele Napoli e il consigliere Paolo Castelluccio all’incontro con i giornalisti sulla questione dellamancata parifica del rendiconto generale della Regione Basilicata relativo all’esercizio 2015 e delle connesse gravi lacune ed inefficienze gestionali prospettate dalla Sezione regionale di Controllo della Corte dei Conti per la Basilicata.
Nel riportare il giudizio della Corte dei Conti sulla “non veridicità dei saldi relativi ai prospetti di certificazione del pareggio di bilancio”, Napoli ha affermato che “la Basilicata si è avviata verso un precipizio. Il presidente Pittella – ha detto – deve prendere atto del fallimento politico del suo governo”.
“Ho rappresentato al governatore – ha proseguito il capogruppo di Pdl-Fi – le nostre preoccupazioni su questa difficilissima situazione chiedendogli di affrontare il tema con la dovuta serietà e tempestività. Occorre evitare falsi populismi e affrontare il problema con le opportune soluzioni”. “La mancata parifica del rendiconto regionale – ha detto – deve essere l’occasione per una netta inversione di tendenza che consenta di alleggerire i costi del sistema pubblico regionale e recuperare risorse da destinare al sostegno delle tante dinamiche positive che il tessuto produttivo lucano manifesta. Bisogna mettere in campo vere politiche di spendingreview e operare secondo precise priorità per recuperare quegli 80 milioni di euro che mancano all’appello”.
Il capogruppo di Pdl-Fi ha, quindi, fatto riferimento a una serie di problemi emersi nel giudizio della Corte dei Conti. In primis quello dei rapporti tra la Regione e gli altri enti locali della Basilicata, compresa l’Unibas, dove i magistrati contabili hanno riscontrato le anomalie più gravi.“L’ammontare complessivo dei crediti vantati da questo aggregato di enti nei confronti della Regione – ha sottolineato – è enormemente diverso e maggiore rispetto a quanto la Regione dichiara nel bilancio con una differenza che ammonta a circa 450 milioni di euro. E’ evidente che una cifra tanto consistente rischia di mettere in crisi l’intero sistema pubblico regionale, perché Comuni, Province e università contano su crediti in realtà inesistenti oppure – spiega Napoli – la Regione ha sottostimato i residui passivi e quindi ha più debiti di quanti ne dichiara in bilancio.Delle due l’una: o è la Regione che sottostima i residui passivi o sono gli enti locali (Comuni e Province) che sopravvalutano i propri residui attivi”.
Napoli e Castelluccio si sono poi soffermati, tra l’altro, sulla questione dei “derivati” (“Dal 2008 ad oggi abbiamo perso circa 38 milioni di euro e il problema non è stata ancora risolto nonostante tre mozioni e due interrogazioni”), sulle società partecipate(“Dovrebbero cambiare mission o andrebbero cancellate. La ‘spendingreview’ sull’Alsia si è risolta in un sic et simpliciter passaggio del personale di quell’ente nel ruolo unico regionale, senza alcuna razionalizzazione dei costi. Insomma una spending in salsa lucana, con cui si cancellano solo formalmente enti dei quali restano totalmente in piedi i costi di gestione”), sul costo del personale regionale(“Si è passati da 909 unità del 2014 a 1072 unità del 2015 con un aumento della spesa da 47 a 48 milioni di euro.La Basilicata ha 539 unità di personale di categoria D, la Lombardia ne ha 275”).