Il presidente nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà, il “rivoluzionario gentile” Nichi Vendola è tornato a Matera per sostenere nel comizio programmato in via Ridola il candidato sindaco del centrosinistra, Salvatore Adduce. Fin qui tutto bene se non fosse che Vendola ha deciso di tirarsi fuori dalla coalizione che sostiene Matteo Renzi e in buona sostanza fa opposizione al PD. Non a livello locale, perchè Vendola ha deciso di sostenere la riconferma di un uomo del PD alla guida del Comune di Matera Salvatore Adduce. Per quali ragioni? A spiegarlo è lo stesso Vendola: “Questa sera sto praticando l’astinenza dall’amore con il PD, è solo Matera che mi ha fatto fare questo esercizio spirituale”.
Prima di dare spazio a Vendola ancora una volta il sindaco Adduce si era scagliato contro chi ha deciso di uscire fuori dal centrosinistra per andare a rafforzare una coalizione di centrodestra solo per questioni di famiglia. Una coalizione – ha dichiarato Adduce – che ha visto Schifano e Capezzone venire ad onorare il candidato sindaco De Ruggieri, ci manca solo Larussa e poi sono a posto”. Adduce critico anche con Tortorelli: “C’è chi ha deciso di fare campagna elettorale puntando sull’odio verso Potenza, questa è una cretinata che non possiamo accettare, sopratutto dopo aver conquistato il titolo di capitale europea della cultura, noi dobbiamo aprirci al mondo e non fare dichiarazioni di campanile”.
Prima di cedere la parola a Vendola il sindaco Adduce gli regala la nuova spilla con il logo di Matera 2019, spilla che il presidente di Sinistra e Libertà mette subito in mostra sulla giacca.
Vendola in apertura ricorda il suo amore per la terra lucana: “E’ sempre un piacere tornare a Matera e sopratutto a pochi metri da questo palazzo in cui è custodito il dipinto di Carlo Levi e che ha ospitato quei suggestivi scatti del film Il Vangelo secondo Matteo di Pasolini. L’affetto che nutro per questa terra è dimostrato anche da un cd nel quale ho interpretato il poeta, sindaco e contadino di Tricarico, Rocco Scotellaro. Per quanto riguarda questa campagna elettorale il leader di Sel non può fare a meno di citare il grande risultato di Matera 2019: “E’ un peccato che a molti sfugga la grandezza di quanto accaduto e il potenziale che si è messo in moto. Nel 2019 Matera deve assolutamente evitare di allestire una vetrina, per metttere in mostra quello che si è e si ha. Secondo me Matera nel 2019 deve riuscire a fondere le pietre antiche con le nuove tecnologie, per diventare un centro di nuova produzione di ricchezza. Matera deve investire su quello che è e su quello che ha, se riuscirà a farlo può diventare capitale del mondo, mettendo insieme apparati produttivi di nuova bellezza. Se Matera punta sulla cultura deve comprendere il valore di questa parola. Ricordo che senza cultura è morta anche l’agricoltura. La dittatura della chimica, dei fitofarmaci e dei pesticidi è una minaccia enorme per l’agricoltura, che oggi fa registrare un -30% di occupati e un’età media piuttosto alta, di 65 anni.” Vendola allarga l’orizzonte e affronta il tema dell’immigrazione dopo la strage che ha provocato la morte sui nostri mari di 800 persone. Dopo quello che è accaduto in tv si discuteva della possibilità di affondare i barconi mentre nessuno si preoccupa di affrontare il vero nemico, un sedicente califfo che sta conquistando diversi territori dell’Iraq, della Siria, della Libia, del Mali e dello Yemen. Ecco perchè se abbiamo l’atteggiamento cavernicolo ci chiudiamo e non riusciremo a prevalere sul nemico. Allo stesso modo anche qui c’è un gruppo di cavernicoli che dichiarano guerra ai territori vicini. Ma la campagna elettorale non è una partita di calcio, non è un derby. Matera secondo me deve irrobustire i suoi legami con la Puglia, che considera da sempre la Basilicata come una sorella. Ecco perchè ritengo che da Matera la Basilicata deve lavorare per un piano paesaggistico territoriale. Vedete, le città sono come le persone. Matera come anche il mio paese (Terlizzi – ndr) sono ancora dei centri che conservano il legame tra la città e la campagna. E’ un patrimonio che non va disperso. Matera 2019 mi ricorda che anche Lecce era in corsa per questo titolo ma Lecce non ha fatto lo stesso percorso di Matera. Lecce ha un museo di arte contemporanea svuotato e un Castello che dovrebbe fungere da museo. Anche Venezia ormai è in crisi perchè conta appena 56 mila abitanti, quanti ne aveva dopo la peste del ‘600. La crisi deriva dal fatto che Venezia ha perso il popolo e si presenta solo come una città alberghiera e commerciale. La bellezza è un concetto che negli ultimi anni è stato associato a veline e tronisti, io voglio attribuire alla bellezza la ricerca del bello, del buono e del vero”.
Poi Vendola ricorda gli effetti positivi di un’iniziativa che ha coinvolto 151 su 300 Comuni pugliesi. “Ho chiesto ai sindaci di ristrutturare vecchie scuole, mattatoi, fabbriche dismesse per realizzare centri per doposcuola, spazi per disabili, teatri, studi di registrazione musicali e cinematografici, persino un ristorante con 36 contratti di lavoro per diversamente abili. La sfida per Matera comincia nel 2019 ma la vostra città può vincere questa sfida se non si riduce alla sagra della porchetta, ad una sagra di paese, altrimenti è un boomerang. Ecco perchè occorre proseguire sulla strada intrapresa, puntando sulla rivitalizzazione, sulla rigenerazione di tutta la comunità”.
Michele Capolupo
La fotogallery del comizio con Nichi Vendola (foto www.SassiLive.it)