Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Mario Venezia ha inviato un’interrogazione al presidente De Filippo in cui chiede di fare chiarezza sul Reddito ponte previsto per i disoccupati lucani.
Venezia (Fratelli d’Italia): Basta con le umiliazioni, dignità per i ragazzi del “Reddito Ponte”.
In Basilicata il tasso d’abbandono scolastico, secondo l’ultimo rapporto del Censis, è del 14,5% ed il 39,2% dei ragazzi lucani oltre i 20 anni è fermo alla licenza media. Abbiamo una forte presenza di NEET (Not in Education, Employment or Training ), ossia giovani che nè studiano, nè lavorano, nè sono iscritti a corsi formativi o similari, che secondo l’ISTAT superano in Basilicata il 25%,con una forte incidenza femminile, oltre il 30%, unitamente all’emigrazione dei laureati in costante aumento. Se a questo aggiungiamo le dipendenze da alcool (indagine HBSC – Sanità Futura) e da gioco non ci resta che l’indignazione per quello che sta accadendo ai ragazzi partecipanti al progetto “un ponte per l’occupazione”. Annunciato come il vanto per la politica regionale in materia di lavoro in realtà si è ridotto ad una mera prospettiva del ponte e non del reddito. I ragazzi partecipanti al progetto non solo hanno affrontato l’ennesimo ritardo, e la Santa Pasqua senza l’assegno, ma hanno dovuto subire, come sempre, le mezze verità della burocrazia regionale oltre a retribuzioni vergognose. Presidente De Filippo mi rivolgo senza mezzi termini o tecnicismi di sorta, perché da padri di famiglia quali siamo, dovremmo solo reagire dinanzi a questi soprusi. Mi vergogno nell’assistere alla mortificazione di quei pochi giovani lucani che ancora credono in questa terra e nel partecipare al reddito ponte si ritrovano a percepire una paga netta di 3,2 euro all’ora, meno di un bracciante maghrebino clandestino. Non ci sono parole o gesti che tengano, perché i partecipanti al reddito ponte non hanno chiesto di diventare lavoratori di serie C, né manovalanza a basso costo. Come giustificare invece i margini di guadagno per gli enti di formazione che incasseranno a fine progetto la bellezza di 22.480 euro per iscritto oltre alle due provincie che incasseranno ulteriori 5.500 euro per l’erogazione dei servizi base di formazione. Presidente i nostri ragazzi lavorano 40 ore settimanali per meno di 500 euro mensili e questo mese, dopo il ritardo, si sono visti in alcuni casi anche 400 euro in meno in busta paga, tassati al massimo dell’irpef, e con la beffa che ogni operazione bancaria viene tassata anche di 1,5 euro. Finiamola con questo razzismo, tra figli d’arte e figli del popolo, non è accettabile che a fronte di paghe da fame e tasse ignobili ci siano poi alcuni unti dal Signore che ottengono il 15 febbraio il rinnovo del contratto da co.co.co presso il Dipartimento Formazione della Regione Basilicata. A quanto ammonterà l’utile che incasseranno gli enti formativi a fronte di costi d’esercizio ed investimento alquanto contenuti? Cosa farà Presidente De Filippo, imporrà taumaturgicamente le mani sui capi dei giovani disoccupati lucani guarendoli dall’emergenza sociale che vivono quotidianamente oppure chiamerà a rapporto l’Assessore competente ed i relativi uffici dipartimentali per ridare un po’ di dignità e sicurezza alle aspettative degli iscritti al progetto? Esigo, in quanto membro della IV commissione regionale, un urgente ed esaustivo incontro tra le parti per ridare un minimo di dignità al progetto ed all’Istituzione Regionale che tutti rappresentiamo. Chi ha responsabilità di governo deve smettere di fuggire vigliaccamente dinanzi ai problemi.
Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Mario Venezia
magari dovrebbe soprattutto DIMITTERSI questo ceto politico incapace
FINALMENTE E’ TORNATO A PARLARE ……….ERA MEGLIO STARE ZITTI E’ PIU’ DIGNITOSO.
SEI LA PAGGINA DEMAGOGICA DELLA POLITICA LUCANA ….BLA BLA BLA!!!! CHE DELUSIONE