“Nessun dubbio, la verifica Lea relativa all’anno 2017 fa registrare un progresso delle Basilicata nel garantire l’effettività dei livelli essenziali di assistenza, anche se, a ben guardare, nella relativa classifica riusciamo a metterci alle spalle solo le altre regioni del Mezzogiorno, che da anni presentano rilevanti criticità di performance sanitarie e consistenti deficit di bilancio, dal momento che le Regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano non sono sottoposte a tale verifica e non hanno inviato i dati relativi ad alcuni parametri che fanno parte della griglia Lea”.
A dichiararlo, in una nota, è il consigliere regionale Michele Napoli alla luce dei risultati del monitoraggio Lea 2017 pubblicati dal Ministero della Salute.
“Esaminando in dettaglio i 33 indicatori oggetto di valutazione da parte dei tecnici del Ministero della Salute”- spiega il Vice presidente del Consiglio regionale-“Emerge come la nostra regione continui a far registrare rilevanti criticità con riguardo tanto al funzionamento del sistema di emergenza-urgenza quanto con riguardo alla gestione delle malattie croniche ed in particolare all’offerta di servizi alternativi a quelli ospedalieri per gli anziani affetti da malattie croniche”.
“L’indicatore Intervallo Allarme-Target dei mezzi di soccorso”-spiega Napoli- “Che identifica l’intervallo di tempo che intercorre tra la chiamata al 118 e l’arrivo sul posto del primo mezzo di soccorso fa registrare un miglioramento della Basilicata tra il 2016 e il 2017 di un minuto, vale a dire da 25 a 24 minuti, con la nostra regione che rimane, anche nel 2017, all’ultimo posto della classifica tra le regioni d’Italia”.
“ L’altra rilevante criticità che emerge dal monitoraggio Lea” -aggiunge Napoli-“E’ il numero sia dei posti letto equivalenti, che viene calcolato sulla base delle giornate di assistenza erogate,siadei posti letto disponibili in strutture residenziali rispetto alla popolazione anziana( >65enni) residente, con la Basilicata che fa registrare numeri(nemmeno 2 posti letto per 1000 anziani residenti)nettamente inferiori alla media delle altre regioni d’Italia.”
“Sono questi gli elementi che ci impediscono di formulare un giudizio positivo sulle performance del nostro sistema sanitario”-conclude l’esponente di Fratelli d’Italia- “Perché solo il funzionamento ottimale del sistema di emergenza urgenza consente una gestione appropriata delle patologie tempo dipendenti, quali l’ictus e l’infarto, e solo una offerta ottimale di servizi residenziali consente una gestione efficiente delle malattie croniche, che assorbono oggi gran parte della spesa sanitaria”
Gen 15