La sala conferenze di Palazzo Gattini ha ospitato nel pomeriggio il convegno nazionale “Matera farà cultura?”, promosso da Matera Si Muove in collaborazione con IDEA (Azione Cultura Identità Associazioni e Organizzazioni no profit) e associazione Matheria. Un incontro particolarmente atteso per discutere sul futuro ed il ruolo della città di Matera a meno di due anni dal grande evento della Capitale Europea della Cultura per l’anno 2019.
Dopo i saluti dell’assessore regionale Nicola Benedetto, dell’assessore comunale Massimiliano Amenta, del Presidente di “IdeAzione” Riccardo Bertollini e di Domenico Palombella in rappresentanza del movimento civico Matera si Muove alla tavola rotonda, moderata dalla giornalista de “Il Foglio” Simonetta Sciandivasci, hanno partecipato Giampaolo D’Andrea, Capo Gabinetto Mibact, Magda Antonioli, Professore Associato di Economia e Coordinatore del MET (Master in Economia del Turismo) presso l’Università Bocconi di Milano, Umberto Croppi, ex Assessore alla Cultura del Comune di Roma dal 2008 al 2011 e attualmente Presidente Nazionale di Federculture Servizi, Patrizia Minardi, Dirigente Ufficio sistemi culturali e turistici della Regione Basilicata e Raffaello De Ruggieri, sindaco di Matera, che ha concluso i lavori sottolineando la forza magnetica della città e ammettendo le difficoltà di carattere politico che potrebbero anche determinare la fine della sua esperienza da primo cittadino: “Sono un sindaco moribondo e sono qui per fare testamento – ha esordito con sarcasmo De Ruggieri – ma in questo convegno sono chiamato anche a rispondere all’interrogativo “Matera farà cultura”. Dipende da quale cultura vogliamo diffondere in questa città. Il 7 aprile inauguriamo al borgo La Martella il teatro Quaroni. Questo per noi è un segnale di cultura. Voglio ribadire un concetto importante. Io sono in guerra con un turismo randagio e vogliamo lavorare per un turismo esperienziale. Matera è il frutto di una cultura comunitaria, popolare. Non c’è stato un architetto, un principe, un demiurgo che ha disegnato questa città. Matera è una delle più grand interpretazioni della natura e della storia dell’uomo. Noi dobbiamo quindi selezionare il turismo, che tra l’altro copre il 30% del pil. il restante 70% lo deve produrre la cultura. E la piattaforma sulla quale vogliamo puntare è quella dell’innovazione, per trasformare nei Sassi i vicinati contadini in vicinati digitali. Nei prossimi giorni una società che lavora nel campo dell’informatica confermerà un investimento su Matera che garantirà 160 posti di lavoro, tutti laureati in filosofia e matematica. Perchè questa è una città creativa, in questa città chi si affaccia per ammirare i Sassi è stimolato da una sferzante dose di creatività. E la storia dell’uomo è un valore territoriale per la nostra città. E Dopo aver fatto diventare la città di Matera un punto di riferimento della conservazione del patrimonio culturale con l’inaugurazione della scuola di Restauro adesso dobbiamo trasformare l’area del Paip in un area di ricerca ed innovazione tecnologica. Il commissario prefettizio se arriverà nei prossimi giorni potrà mettere a bando un progetto che riguarda quattro parchi tematici dedicati alla storia dell’uomo che riguardano Matera. Se andrò via dal Comune voglio ricordarvi la frase che disse De Gasperi quandò fu sconfitto e lasciò la carica di presidente del Consiglio: “Quello che più mi addolora è affidare ad altri la propria passione”. Sarà De Ruggieri o il commissario prefettizio a guidare Matera verso il 2019? In attesa di scoprire quale sarà il destino del Governo De Ruggieri a partire dal consiglio comunale decisivo del prossimol 28 marzo in cui si dovranno approvare le tariffe sui rifiuti e il bilancio, il Presidente di “IdeAzione” Riccardo Bertollini ha fatto il punto sui contenuti del convegno quando gli abbiamo chiesto di indicarci il messaggio importante emerso dal dibattito: “Dal convegno è emersa la volontà di arrivare fino in fondo all’appuntamento del 2019 ma non per finire un percorso ma l’inizio di un progetto di rilancio che la città ha da millenni. Il 2019 sarà quindi l’occasione per vedere cosa riuscirà a fare la città da quell’anno fino al 2030 e per farlo molto dipenderà da cosa riuscirà a fare Matera nel 2019”.
Al dibattito hanno partecipato il sindaco di Policoro Rocco Leone, il sindaco di Montescaglioso Vincenzo Zito, il sindaco di Craco Pino Lacicerchia, il presidente della Fondazione Sassi Vincenzo Santochirico, il senatore Cosimo Latronico. Presenti in sala tra gli altri l’assessore ai Sassi Paola D’Antonio, il medico chirurgo Nicola D’Imperio, l’ingegnere Vito Labarile, lo storico Giovanni Caserta, l’attore e regista Antonio Montemurro, i consiglieri comunali Angelo Bianco e Daniele Fragasso di Matera Si Muove e l’ex sindaco e attuale consigliere comunale Salvatore Adduce per il PD.
Michele Capolupo
La fotogallery del convegno Matera farà cultura (foto www.SassiLive.it)