Il segretario cittadino e il capogrupo del PD al Comune di Matera hanno convocato nel pomeriggio associazioni datoriali, rappresentanti sindacali e di categoria per avviare un confronto sulle questioni più rilevanti che interessano la città di Matera sopratutto in vista dell’appuntamento del 2019, quando Matera rappresenterà l’Italia nel mondo con il titolo di capitale europea della cultura.
In apertura Cosimo Muscaridola ha dichiarato: “Dopo aver perso le elezioni e dopo aver lavorato per due anni all’opposizione da luglio 2017 il PD ha deciso di raccogliere l’appello del sindaco e del Vescovo della città di Matera per evitare il ritorno alle urne e favorire un governo di salute pubblica nell’esclusivo interesse della città di Matera. Nel giro di un anno nulla è cambiato e vogliamo analizzare in questa occasione le motivazioni di questo scollamento politico-culturale tra la città e l’Amministrazione Comunale. E’ evidente che non è più possibile andare avanti in questa maniera. Al sindaco di Matera abbiamo inviato un documento che contiene quattro punti per recuperare il tempo perduto in vista di Matera 2019: approvare immediatamente il regolamento urbanistico anche per sbloccare la costruzione di 60 alloggi dell’Ater e dare risposte ai cittadini in attesa di una casa. Avviare un piano di decoro urbano che interesserà tutta la città di Matera, dal centro alle periferie passando per gli ingressi della città. Avviare uno studio sui flussi turistici per favorire l’accoglienza e la mobilità dei visitatori anche rispetto ai collegamenti con Bari attraverso un maggior numero di bus navette verso l’aeroporto di Palese. Definire un piano dei luoghi che dovranno ospitare gli eventi culturali di Matera 2019. Colgo l’occasione per spiegare le motivazioni che hanno spinto il PD ha bloccare il programma degli eventi previsti fino al 2019 che dovrebbe organizzare l’Amministrazione Comunale. Le intese non si fanno nelle segrete stanze del Comune ma alla luce del sole e coinvolgendo tutte le forze politiche. Se le cose resteranno in questa maniera ritireremo gli assessori dalla giunta”.
Franco Stella, direttore Confapi Matera: ” Abbiamo aderito alla marcia per la cultura e il lavoro perchè il sistema imprenditoriale e sindacale ha ribadito la necessità di recuperare il tempo perduto. Il PD, sia pure con ritardo, oggi ci ha convocato ma mi aspettavo anche la presenza del sindaco in questa occasione. La marcia potevamo farla anche un mese fa ma poteva essere strumentalizzata politicamente e quindi abbiamo preferito farla dopo l’appuntamento del 4 marzo. Oggi registriamo forti ritardi e disagi da parte della classe imprenditoriale negli ultimi tre anni anche se ci sentiamo responsabili di avere eletto chi sta guidando la città di Matera. Al PD voglio dire che non possiamo essere chiamati solo in alcune circostanze, ma tutte le volte che si devono prendere decisioni importanti per la città. Penso per esempio al bilancio. Entro la fine del mese, mi sembra il 27 marzo, si deve tentare di approvare un bilancio che non è mai stato condiviso con le associazioni imprenditoriali e di categoria. Si tratta di un bilancio asfittico che denota incapacità di programmazione. Ci sono solo spiccioli per la sistemazione delle strade e non c’è alcun intervento per le infrastrutture. Di fronte a queste scelte nell’anno apocalittico del 2019 non avremo quello che ci spetta. Non c’è nessuna progettualità negli atti di questa Amministrazione Comunale, nè qualcuno ha pensato di condividere le scelte con il sistema economico di questa città. Oggi per esempio la nostra associazione non è stata invitata al convegno sull’innovazione tecnologica. C’è chi parla dell’immobile di San Rocco come un hub idoneo per imprese che dovranno sfruttare la tecnologia 5G ma voglio ricordare che è stata la Confapi ad invitare a Matera il sottosegretario Giacomelli per far collegare le imprese multinazionali che oggi sono state rappresentate a Matera con le imprese locali. Ci laviamo la bocca su questi temi, si dice che queste persone porteranno benessere alla città ma non ci convincono qui queste parole. Ringrazio i sindacati per quello che hanno fatto il 10 marzo con la marcia per la cultura e il lavoro. Insieme ai sindacati abbiamo chiesto all’Amminsitrazione Comunale di firmare un protocollo per la legalità con le associazioni imprenditoriali in modo da tutelare le nostre imprese nel momento in cui vengono appaltati lavori e pubblicati bandi di gara ma nulla è stato fatto. Ecco perchè invito il PD ad un atto di responsabilità per voltare pagina e se necessario cambiare gli uomini che oggi sono nella giunta comunale. Serve un’Amministrazione Comunale degna e in grado di risolvere i problemi di questa città. Il 2019 doveva essere l’Eldorado in termini di economia e sviluppo invece si naviga a vista corta e senza nessun progetto. Lo spirito dovrà essere quello di uscire dal palazzo e confrontarsi con le forze produttive della città”.
Francesco Lisurici, presidente di Confesercenti Matera: “Matera ha bisogno di attrattori permanenti. Qui non c’è un punto di svago, una discoteca, un pub di una certa importanza e i turisti dopo aver visto i Sassi per qualche ora vanno via. Invece bisogna lavorare per trattenere i turisti 2-3-4-5 giorni in modo da far conoscere anche le bellezze della costa jonica. I commercianti purtroppo oggi sono in ginocchio perchè non c’è programmazione”.
Salvatore Adduce, consigliere comunale e capogruppo PD al Comune di Matera: “Quando ci hanno chiesto di entrare a far parte del governo De Ruggieri ci siamo piegati ad una cosa contro natura. Lo scorso anno quando è stata rifatta la giunta abbiamo rinunciato all’azzeramento ma oggi ci rendiamo conto che c’è stata una sottovalutazione del problema. Ecco perchè, usando una metafora, dico che il giocattolo va smontato e rimontato per fare quello che ancora si può fare, altrimenti torniamo a fare l’opposizione come il popolo sovrano ci ha detto di fare con il voto di giugno 2015. Per quanto riguarda le cose da fare rispetto ai 40 milioni richiesti ne abbiamo ottenuti 30 per il Comune di Matera. Di questi 4,6 milioni di euro sono destinati al decoro urbano e questi soldi vanno utilizzati.
Eustachio Nicoletti, segretario generale Cgil: “La situazione di Matera 2019 è grave. Voglio ribadire che se ci ritroviamo in questa situazione la colpa è del Governo nazionale, del Governo regionale e dell’Amministrazione Comunale di Matera. I fondi emanati dal Governo nazionale devono essere impegnati anche se le opere non saranno pronte per il 2019. Nel dossier c’erano due pilastri, l’Open Design School e il Museo Demoetnoantropologico. Mentre sul primo si è fatto qualcosa, sul secondo non si è fatto ancora nulla. E’ vero che c’è stato un incremento del 171% delle presenze turistiche negli ultimi anni ma a fronte di questa crescita non c’è stato un aumento dell’occupazione e uno sviluppo positivo dell’economia regionale. Alla marcia per il lavoro e la cultura abbiamo presentato un documento che prevede il coinvolgimento delle forze della città in un cronoprogramma. Occorre lavorare in tal senso e sopratutto bisogna applicare il dossier sopratutto per quanto riguarda la fase strutturale”.
Enzo Menzella, già primo assessore comunale ai Sassi e iscritto al PD: “Le ultime elezioni hanno segnato il crollo del PD e noi dobbiamo avere la forza di ripartire recuperando il rapporto con i cittadini, con la piazza. Il PD deve recitare mea culpa e solo se ritroverà la forza per stare insieme si potrà ridare lustro ad una città che non esprime più una classe dirigente adeguata alle esigenze dei nostri tempi”.
Guido Galante dell’associazione B&B Matera: “Il PD deve fare mea culpa perchè da un anno è alla guida della città insieme al centrodestra e non è cambiato nulla. E’ arrivato il momento di decidere se dovete stare ancora nel governissimo oppure dovete venire dalla nostra parte per fare insieme una battaglia a favore della città di Matera”.
I rappresentanti sindacali e delle associazioni di categoria al termine del confronto hanno consegnato al segretario cittadino del PD Cosimo Muscaridola un documento programmatico per rilanciare l’azione amministrativa al Comune di Matera.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’incontro con il PD e i rappresentanti datoriali e sindacali della città di Matera (foto www.SassiLive.it)
Sindacati lecchini della solita mala politica.
Sono in totale accordo con quanto esplicitato da Eustachio Nicoletti nell’aver attribuito precise responsabilità al Governo Nazionale, al Governo Regionale ed a quello Comunale. Secondo un mio personale parere, le maggiori responsabilità sono a carico del Presidente della Giunta Regionale che ha, e sta condizionando pesantemente l’andamento del programma di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 e, dico MATERA non Potenza. Quando e se ci potranno essere candidature “regionali” allora si potrà parlare di Basilicata Capitale….ecc.! Altre pesanti responsabilità le ha il Sindaco di Matera che non ha fatto seguire alle parole i “fatti” (forse tirato per giacchetta da Potenza). Fare un bel discorso, non significa aver risolto il problema. Condivido, altresì, la fermezza con cui il Signor Cosimo Muscaridola invita il Sindaco a prendere atto della situazione, dettare alcuni punti determinanti per cercare di recuperare il tempo “perso” (che Assessore comprenda) o in alternativa ritirare i rappresentanti del Partito che a Matera, lui rappresenta. Forse tutto questo andava fatto qualche mese prima delle elezioni comunque, meglio tardi che mai.
Nino Silecchia.
Troviamo presto tutte le motivazioni per continuare questo strano connubio. Altrimenti, con altrettanta velocità, si traggano le conseguenze e Ruggieri vada a casa.
Sono daccordo sui punti che ha elencato il sig. Cosimo Muscaridola, il segretario Provinciale del PD.
Una cosa sola condivido, ma devo rispondere al carissimo amico Cosimo, si giusto approvare immediatamente il regolamento urbanistico anche per sbloccare la costruzione di 60 alloggi dell’Ater e dare risposte ai cittadini in attesa di una casa.
Ma questo bisogna aggiungere caro Cosimo che devi sapere che l’ATER
non sa’ gestire le case che hanno gia’ sul territorio.
Quindi caro Cosimo parti male e dai le dimissioni da segretario cittadino del PD