Vertenza Callmat, Consigliera regionale Verri (M5s): agire subito per scongiurare ennesima crisi occupazionale in Basilicata. Di seguito la nota integrale
E’ passato soltanto un mese da quando l’azienda Callmat di Matera ha annunciato che, a causa delle contrazioni della commessa TIM, avrebbe proceduto a 129 esuberi di personale a breve termine, con la prospettiva di altri 100 entro fine anno, situazione che ha sollevato preoccupazioni per la chiusura definitiva della sede di Matera nel 2025. Già allora sollecitai un intervento urgente della Regione volto a scongiurare questa ipotesi nefasta: la Callmat, infatti, impiega ben 400 lavoratori, il cui licenziamento agiterebbe lo spettro dell’ennesima crisi del lavoro in Basilicata.
Una situazione del genere avrebbe dovuto allertare le forze politiche di maggioranza della Regione, nell’apertura di un tavolo di confronto permanente con il Ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso e con TIM, volto, innanzitutto, alla richiesta del ripristino dei volumi della commessa TIM, i cui tagli appaiono legati solamente ad una logica di taglio dei costi, e all’attivazione da parte di Callmat di un piano di sostegno sociale per attenuare l’impatto sui lavoratori, come concordato nell’incontro tenutosi presso l’assessorato alle attività produttive della regione Basilicata lo scorso 12 novembre. Da allora, però, niente si è mosso e la richiesta dell’assessore Cupparo di convocare un tavolo presso il MIMIT, è rimasta inascoltata dal ministro Urso.
Intanto proprio ieri CALLMAT ha formalizzato l’apertura della procedura di licenziamento collettivo per 252 lavoratori dello stabilimento di Matera, confermando i timori sollevati nelle ultime settimane. Una decisione che mette a rischio la stabilità economica e sociale di oltre 400 famiglie lucane, e che rappresenta un duro colpo per un territorio già fragile dal punto di vista dell’occupazione.
Una decisione che i sindacati di categoria stanno contestando con forza e che come cittadini lucani e rappresentanti delle istituzioni non possiamo lasciarci passare sopra la testa.
Per questo ho depositato una mozione urgente che impegna la Regione Basilicata ad attivarsi presso il Ministero ed agire incisivamente sui vertici di Callmat e sul committente TIM per scongiurare i licenziamenti collettivi annunciati, preludio di una nuova emergenza lavoro in una regione già pesantemente gravata dalla crisi di Stellantis e dell’indotto.