“La vertenza dei lavoratori addetti ai servizi di vigilanza e sicurezza degli Uffici della Giunta Regionale richiede azioni responsabili da attuare in tempi e modalità precise e soprattutto richiede da parte sindacale analogo atteggiamento responsabile assunto dalla giunta perché non è certo alzando la voce per fare false affermazioni, come è avvenuto da parte della Sardone in rappresentanza della Fiscascat Cisl, che si risolvono i problemi”. Ad affermarlo è l’assessore alle Politiche di Sviluppo, Francesco Cupparo, facendo alcune precisazioni.
“Intanto – dice l’assessore – non è vero che ho convocato il 4 agosto scorso un tavolo istituzionale sulla vertenza ma più semplicemente un incontro informale in Dipartimento con tutte le sigle sindacali per uno scambio di opinioni su come impostare il lavoro che coinvolge la Regione e le parti sociali, oltre che aziendali. A riprova è venuto un atteggiamento costruttivo dei rappresentanti sindacali di categoria di Cgil e Uil che hanno colto il significato vero della mia nuova iniziativa e fornito preziose indicazioni. Se invece da parte della rappresentante Fisascat Cisl che volontariamente ha abbandonato l’incontro, forse per la difficoltà di mantenere promesse fatte ai lavoratori che evidentemente si rilevano di difficile attuazione, oppure allo scopo di competere con gli altri sindacati e fare più tessere tra i lavoratori, si preferisce gridare, ce ne facciamo una ragione e proseguiremo il percorso individuando con chi è disponibile a condividerlo.
Il problema prioritario oggi – spiega Cupparo – è quello di verificare la disponibilità finanziaria e per questo diventa necessario un approfondimento con gli uffici competenti della Presidenza della Giunta. Ai primi del prossimo mese di settembre – annuncia l’assessore – convocherò un tavolo istituzionale con la partecipazione oltre che dei sindacati dei rappresentanti dell’azienda per individuare ogni soluzione possibile quindi fattibile. Sono certo che i lavoratori addetti alla vigilanza e sicurezza, che svolgono servizi importanti per la Regione, conoscendo il mio modo di operare, sapranno discernere tra falsità, strumentalizzazione ed impegno responsabile. Non lascerò nulla di intentato ma che sia realmente possibile da perseguire nel loro interesse e in quello della Regione.
Vigilanza, Sardone (Fisascat) replica a Cupparo: “Illazioni gratuite e calunniose contro di noi, chiediamo il rispetto degli accordi”
Potenza, 6 agosto 2021 – Non si è fatta attendere la replica della Fisascat alla risposta di Cupparo sul caso delle guardie giurate impiegate nelle sedi della Giunta regionale. Spiega la sindacalista Emanuela Sardone: “L’assessore sostiene nella sua replica di non aver convocato il 4 agosto scorso un tavolo istituzionale sulla vertenza ma più semplicemente un incontro informale in dipartimento con tutte le sigle sindacali. In realtà la Fisascat non è stata convocata, né informata o invitata all’incontro. Siamo venuti a conoscenza della riunione mezz’ora prima del suo inizio tramite un messaggio di un’altra parte sindacale presente al tavolo. Vorrei ricordare all’assessore Cupparo che è stata proprio la Fisascat a sollecitare con comunicazione scritta in data 16/11/2020, 02/12/2020 e 29/01/2021 la convocazione del tavolo alla Regione. Tuttavia, alle suddette richieste non è stato dato alcun riscontro. Per quale motivo?”.
Quanto all’accusa di aver “volontariamente abbandonato l’incontro”, Sardone ribatte che “al tavolo la Fisascat porta la voce della maggioranza dei lavoratori e non abbandonerebbe mai una discussione, peraltro richiesta formalmente più volte come testimoniano le carte. Anche in questo caso l’assessore butta la palla in tribuna per non rispondere nel merito e si abbandona ad illazioni gratuite e calunniose palesando tra le righe il suo vero obiettivo, ovvero dividere i lavoratori. È utile ricordare che nel verbale della prefettura del 30 luglio 2020 lo stesso Cupparo dichiara che la Regione dovrà procedere in tempi brevi ad una revisione del servizio. Ebbene, è quello che attendiamo e rivendichiamo poiché a distanza di un anno la suddetta verifica non è stata proprio avviata, né sono stati verificati gli impegni assunti dall’Ati subentrante, e questo nonostante i nostri numerosi solleciti”.
“È utile ricordare che è compito della committente, in questo caso la Regione Basilicata, verificare che le ditte esternalizzate rispettino il capitolato di appalto, cosa che non è stata fatta, tanto è vero che gli addetti alla sicurezza, pur avendo dimostrato senso di responsabilità durante la fase pandemica, sono stati costretti ad adire le autorità competenti per il riconoscimento degli emolumenti differiti a fronte del fatto che l’azienda che prima effettuava il servizio non ha corrisposto loro il dovuto. Trattandosi di servizi essenziali che vengono garantiti mediante risorse pubbliche, la committente è solidamente responsabile con la ditta esecutrice”.
“Da un servitore delle istituzioni pretendiamo il rispetto che si deve a chi rappresenta i lavoratori, nonché l’impegno a risolvere i problemi e a rispettare gli accordi collaborando con tutte le parti causa. Tuttavia, non è nostro costume serbare rancore, né fare battaglie ideologiche a seconda del colore politico della maggioranza di governo, perciò siamo fiduciosi nel fatto che, una volta elaborata con la necessaria freddezza e oggettività la situazione, l’assessore Cupparo converrà con noi circa la necessità di tenere corrette relazioni con tutte le organizzazioni sindacali nell’esclusivo interesse delle persone che rappresentiamo”.