Vertenza Transnova (indotto Stellantis), intervento deputato Lomuti (M5s). Di seguito la nota integrale.
A quanto pare, la vertenza Transnova, dell’indotto Stellantis, con 400 famiglie a rischio, sembra aver trovato la migliore soluzione: ritirati i licenziamenti dei lavoratori.
Tra questi anche 90 operai della Logitech e della Teknoservice Srl, dell’indotto di Melfi, che in questi giorni hanno manifestato attraverso una mobilitazione civile contro gli ingiusti licenziamenti, contro la cassa integrazione che sta diventando una misura ordinaria e non più eccezionale.
Il M5S è stato al loro fianco da subito portando in Parlamento le loro richieste e in particolare modo al Ministro Urso, con il quale gli operai hanno ottenuto l’incontro decisivo dove hanno fatto sentire la propria voce e riportato il dramma che si vive quando si prospetta una situazione di grande difficoltà che coinvolge e sconvolge la vita di interi nuclei familiari.
In quegli stessi momenti, il Presidente Conte ha lanciato da Bruxelles una sfida a tutte le forze politiche in Europa, con un lettera aperta alle firme degli europarlamentari che vogliono cambiare concretamente le cose: NO a eurobond da 500 miliardi per le armi, SI a risorse per tenere in piedi e rilanciare l’industria italiana ed europea alle prese con la transizione energetica e l’impatto dell’intelligenza artificiale.
Come è possibile, in questo momento di straordinaria crisi, togliere 4,6 miliardi di euro dagli investimenti sull’Automotive che contribuisce per il 5% del PIL nazionale e metterli in armi che ne rappresentano si e no lo 0,8% ?
Continueremo a seguire, a impegnarci in tutte le sedi e in tutti i territori contro lo smantellamento della filiera dell’auto, a difesa di ogni posto di lavoro.