Il Parco della Magna Grecia sta per diventare realtà. Incontro proficuo, quello che si è tenuto nei giorni scorsi a Roma, presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, a cui hanno preso parte il Sindaco della Città di Policoro, Rocco Leone, l’assessore al ramo, Massimiliano Padula, il prof. Luigi Berlinguer, Presidente del Comitato per la Diffusione della Cultura Scientifica e Tecnologica del MIUR, l’Assessore Regionale all’Ambiente, Aldo Berlinguer, la Prof.ssa Filomena Rocca, Coordinatrice del Comitato, il sig. Sigismondo Mangialardi, del Circolo velico lucano, ed altri esponenti del territorio, a seguito della forte richiesta del territorio di istituire un’area protetta di estensione pari a tutto l’arco ionico, che sappia proteggere i beni culturali ed ambientali ma anche valorizzarli e lasciare sul territorio quella componente formativa e culturale ritenuta essenziale per generare intelligenze e competenze. Per questo l’interlocuzione con il MIUR: accentuare la componente formativa con il coinvolgimento di scuole, istituti, università che sappiano fare propria e diffondere la cultura dei beni ambientali. “Si è trattato di un incontro molto proficuo – dichiara il sindaco Rocco Leone – nel corso del quale ho spiegato ai referenti regionali e nazionali che questo tipo di Area Protetta è un modo nuovo per rendere fruibile il territorio e proteggerlo; per farla diventare una vera e propria Aula Didattica per i ragazzi europei che hanno voglia di imparare, vivere il territorio, conoscere la storia di un popolo, quello della Magna Grecia, ricco di storia e fascino, culla del pensiero occidentale e dell’origine di questa nostra Europa, dando anche opportunità di nuove professionalità e posti di lavoro che si possano spendere sul nostro territorio”.
Di seguito, si riportano gli interventi, fatti pervenire alla segreteria del Sindaco, del prof. Luigi Berlinguer – Presidente del Comitato per la Diffusione della Cultura Scientifica e Tecnologica del MIUR – e dell’Assessore regionale all’Ambiente, Aldo Berlinguer
“Sono d’accordo con la creazione di uno strumento che sappia declinare al meglio formazione, scienza, tutela e valorizzazione di un’area, di dimensione ultra regionale, nella quale giace uno straordinario patrimonio storico, culturale e ambientale. Una delle aree più straordinarie d’Europa che, purtroppo ancora troppo pochi conoscono. Il Comitato è infatti tra i promotori dell’iniziativa, assieme a tanti stakeholders del territorio, proprio perché la formazione dovrà essere magna pars del progetto; un’area protetta, quindi, con forti connotati tecnologici ed innovativi, finalizzati anche ad attrarre turismo ecologico, nautico e formativo”.
“E’ un progetto interessante, proprio perché ha contenuti molto innovativi; la giornata è stata l’occasione per fare una prima riflessione, finalizzata ad individuare le esigenze di tutela e valorizzazione del territorio. Attività, peraltro, sulla quale gli uffici regionali lavorano proficuamente da tempo. Del resto, esistono già esempi virtuosi di attività formative e luoghi di accoglienza che promuovono l’alternanza scuola-lavoro e soggiorni di vacanza educativi all’orientamento professionale, con il Circolo velico lucano, attivo da anni a Policoro. Tra queste attività, talune sono già promosse e accreditate presso il MIUR come il laboratorio in barca, dove i giovani apprendono, in via informale e partecipata, fuori dalle aule scolastiche, le scienze naturali e la cultura del mare e della nautica da diporto”.
“E’ ufficialmente partito l’iter parlamentare per l’istituzione del Parco Archeologico della Magna Grecia, nell’area dell’arco ionico lucano”. Ad annunciarlo l’on. Cosimo Latronico, promotore della proposta di legge presentata alla presidenza della Camera dei Deputati che provvederà ad assegnarla alla commissione competente. “Un Parco orientato alla tutela e alla conservazione dell’area della costa ionica lucana per lo sviluppo di una cultura della tutela e fruibilità ambientale e turistica, in grado di indirizzare le attività in essere sul territorio con azioni finalizzate all’inserimento dei percorsi culturali e tradizionali nei processi turistici. L’istituzione del Parco, il cui perimetro comprende importanti aree quali il bosco di Policoro- foce del fiume Sinni, la Foce del Basento, Foce del Bradano-Lago Salinella, Foce Agri, Foce Cavone con il litorale sabbioso e la pineta, appare giustificata dalla straordinaria ricchezza naturalistica e storica dei luoghi, dalla necessità di una gestione autorevole e, non da ultimo, dalla notorietà nel mondo dell’arco lucano. Il tratto della costa ionica in oggetto, è infatti interessato da cinque siti d’interesse comunitario, dalla Costa Ionica Foce Basento alla Costa Ionica Foce Cavone, solo per fare qualche esempio. Ma soprattutto, il tratto interessato dal Parco è posto sotto la luce dei riflettori di tutto il mondo per la sfida vinta dalla città di Matera che nel 2019 sarà detentrice, per tutto il corso dell’anno, del titolo di Capitale della cultura europea: un titolo meritatissimo che non si può non sfruttare al meglio come vetrina internazionale per tutto il territorio limitrofo. Attraverso i parchi sono state valorizzate e protette vaste aree del nostro territorio, dando spazio alle produzioni locali e artigianali e incrementando uno sviluppo autonomo e il turismo. Per questo nella presente proposta di legge si abbina l’istituzione del Parco all’istituzione di marchi di qualità per i prodotti agricoli e artigianali provenienti dalle aree protette. A partire da queste considerazioni e dalla convinzione che solo se saremo capaci di valorizzare le energie e le forze esistenti nel sud del nostro Paese potremo dare il nostro contributo per sostenere una grande sfida come quella di Matera 2019, che ci vede tutti protagonisti e tutti vincitori, auspico una rapida approvazione della proposta di legge”.
PARCO MAGNA GRECIA: FLORIO (CD), GUARDARE A MODELLO E PROGETTI INNOVATIVI
In vista dell’Expo, dei programmi di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 e dei progetti di sviluppo turistico dell’area jonico-metapontina, il Parco della Magna Grecia può diventare una nuova opportunità a patto che si guardi ai modelli internazionali innovativi di Parco con il superamento della tradizionale concezione di parco come luogo chiuso e finalizzato ad una ben determinata e limitata attività. E’ il commento di Rossana Florio (Cd), consigliere provinciale di Matera e consigliere comunale di Pisticci precisando che bisogna dare risposte alle esigenze dei nuovi fruitori attratti da attività culturali ed ambientali che possiamo definire “archeo—ambientalisti” e ad una quota più attratta dalle attività tipiche di un’area verde come di un’area costiera che definiamo “visitatori classici“. Nel sottolineare che i parchi cesseranno di costituire un interesse esclusivamente naturalistico ed ecologico, in senso stretto, per divenire problema di respiro territoriale, sociale, economico, Florio sostiene che è indispensabile andare oltre l’esigenza di tutela naturalistico-ambientale, specie della costa dal fenomeno di erosione, e di maggiore fruizione dei beni archeologici e culturali. Solo attraverso un’offerta più ampia sarà possibile realizzare quel circuito Sassi di Matera-comprensorio metapontino che può produrre benefici diretti ed indiretti all’intera economia del Materano. In questo contesto tornano di attualità due elementi: l’infrastruttura aeroportuale di Pisticci che richiede un’accelerazione di interventi e l’ampliamento e l’adeguamento delle strutture ricettive con la vicenda dell’ex Club Mediterranée di San Basilio di Pisticci che resta una ferita aperta da rimarginare il più rapidamente possibile nel senso di riapertura. E’ ovvio che le risorse che il Governo e in particolare il Ministero di beni culturali e turismo devono assicurare resta la questione centrale. Per questo la sollecitazione venuta dalla vice Presidente del Senato Linda Lanzillotta (Pd) al Governo Renzi e al Ministro Franceschini a mantenere l’impegno a valorizzare il Programma Italia2019, sostenendo i progetti presentati dalle città italiane candidate alla Capitale Europea della Cultura, oltre che alla Città di Matera che ha ottenuto il riconoscimento, sbloccando lo specifico fondo, “sfonda una porta aperta” nel senso che non solo è legittima ma va sostenuta con forza dalla Regione, dalla Provincia e dal Comune di Matera. Alla Regione inoltre si chiede di definire rapidamente la programmazione dei fondi Feasr 2014-2020 a sostegno di progetti, idee, proposte per l’area metapontina e per Matera.