Vertice direttivo PD Matera, Enzo Di Pede scrive alla segretaria Simonetta Guarini: dibattito aperto su SassiLive

Mentre la città dei Sassi si mostra in tutto il suo splendore alle telecamere della Rai e la sua bellezza viene promossa in tutto il mondo grazie a internet con le immagini dall’elicottero che esaltano il fascino degli antichi rioni scavati nel tufo la politica materana e sopratutto il partito che domina nella maggioranza di centro-sinistra al Comune di Matera continua a fare i conti con le lacerazioni interne. Nel corso della direzione cittadina, chiamata a fare sintesi tra le varie correnti di partito per completare la nuova giunta comunale, ancora una volta è emerso il dissenso di coloro che fanno riferimento alla senatrice Maria Antezza e al presidente del Consiglio regionale Vincenzo Santochirico. E mentre coloro che fanno riferimento alle correnti di Chiurazzi e Restaino reclamamo una poltrona da assessore su SassiLive arriva la nota di Enzo Di Pede, componente della direzione cittadina del PD. Destinataria della missiva è il segretario cittadino del PD Simonetta Guarini, che ricopre anche l’incarico di assessore comunale alle politiche sociali. Di seguito la nota integrale. Di seguito la nota integrale.

Enzo Di Pede, componente al direzione cittadina del PD Materano.

Egregia giovane segretaria

Dalla partita sul Quirinale è nata la voglia di una resa  dei conti interna al PD. Forse è stata covata per anni e forse rischia di far saltare l’intero partito ma spero proprio di no, anche se la vicenda dei franchi tiratori mi ha lasciato di sasso piu rigido di quanto io stesso non lo sia.        Stupisce che, dopo una standing ovation liberatoria sul nome di Prodi, altri, hanno giocato contro, nel segreto dell’urna. Sta qui il problema.                                                   

Concordo con quanto sostengono gli esponenti dei Giovani Democratici in tutta Italia: una classe dirigente che porta ancora le cicatrici delle vecchie spaccature del centro sinistra, che utilizza alchimie di altri tempi, con la mera applicazione del manuale Cencelli e che, soprattutto a Matera, pur di tenersi a galla, utilizza il do ut  des per acquisire maggioranze consiliari sempre nuove e diverse.               

Oramai la pratica dei 30 denari si è diffusa, coinvolgendo qualche consigliere comunale e perfino qualche esponente della stampa locale.                                                          

Ci si sente sotto schiaffo di personalità non eccellenti e con problemi giudiziari a vari livelli nei quali non mi addentro per amor di carità e per evitare di parlare di melma invece che di politica con la P maiuscola. Lo faccio anche perché la melma è arrivata ad un livello di massima allerta e rischia di  risucchiarci.                              

Dicevo, chi ha occupato le sedi di partito, ma anche chi non l’ha fatto, crede che il Pd si sia scollato dagli elettori, dalla base, e non può accettare che a rappresentarci ci siano anche  franchi tiratori. Io penso che questi giovani non abbiamo tutti i torti.                            

Egregia giovane segretaria, tu che sei amante della fotografia invece di fotografare altri soggetti, fotografa la situazione nella quale l’amministrazione comunale di cui fai parte ha portato la città.  Non fare orecchie da mercante e, tra un tramezzino e l’altro, osserva il disagio e la rabbia degli iscritti e dei militanti, ahimè quei pochi rimasti, ma anche dei cittadini materani, delusi dalla cattiva gestione della cosa pubblica.                                          

Egregia giovane segretaria, il Partito Democratico perde pezzi, come le dimissioni della Presidente del Circolo Cittadino, come la perdita di più di seimila voti in pochi anni, come la perdita di immagine e credibilità, a cominciare da Te che rivesti il doppio incarico di propositore di politiche e di gestore delle stesse, controllore-controllato. Mentre altri ricoprono cariche pubbliche che a partire da domani non potranno mai più farlo. Insomma fino a quanto si può ignorare lo Statuto e il Codice  Etico del Partito Democratico.                       

 E’ ora di assumere delle decisioni serie. Non possiamo accettare che il sindaco, oramai con una giunta che non rappresenta più nessuno,  pur di restare in sella venga supportato da uno o più  opportunisti e da una ”larga maggioranza” ad assetto variabile.          

Il movimento Occupy PD, ha organizzato una manifestazione spontanea a Roma, davanti ai locali dove si terrà l’Assemblea Nazionale del Partito. Si sono autofinanziati e indosseranno magliette con la scritta “noi siamo più di 101”, per mostrare le proprie ragioni del malcontento e per chiedere al Partito Democratico di ascoltare la propria base. Qui a Matera sembra di vivere in un altro mondo.               Egregia giovane segretaria, dulcis in fundo, mi dicono che il nostro dinamico tesoriere è stato delegato da te a rappresentarti, visto che non ce la fai a rivestire  il doppio incarico, ma lo hai fatto anche per la carica di presidente? No, perché è bene saperlo, sono consapevole che adduce & C., anzi ho sbagliato C. e adduce, hanno tutto sotto controllo, ma se quelle rare volte dovesse nascere un problema sappiamo a chi rivolgerci.  Tanto a Matera è tutto tranquillo la città è ben conservata  sotto una campana di vetro della candidatura a capitale della cultura europea 2019.                                

 Io mi sento democratico, ma il vero Pd deve ancora nascere e potrà farlo solo quando arriverà alla dirigenza una nuova generazione,  nuova linfa, proiettata verso il futuro. Un  futuro che non significa per forza Renzi, ma che deve comunque costruirsi a partire dal pluralismo, trasformandolo in una risorsa.                                          La democrazia deve passare attraverso la difesa del nostro territorio intendendo come territorio, la nostra scuola, il nostro luogo di lavoro, la nostra terra dove coltiviamo il nostro cibo, l’aria che respiriamo (a tal proposito apro una parentesi  invitando il sindaco a distribuire ai tanti turisti mascherine, perché la puzza di fogna nei Sassi è arrivata a livelli allarmanti – chiudo la parentesi). Questa è la vera democrazia, la partecipazione diretta delle persone e la presa di coscienza potrà aiutarci a cambiare in meglio.                             

Egregia giovane segretaria ti leggo ora, tra le tante mail ricevute, quella inviatami da una giovane imprenditrice che ha investito nei Sassi e che esprime la realtà in cui si vive in città:  “Caro Enzo, quando leggo le tue lettere oscillo tra il riso ed il senso di angoscia. Come dire: riescono ad angosciarmi con ironia. Perché quello che scrivi è tutto vero, ma sembri non aver perso una certa vena “satirica” alla quale non siamo più abituati. Perché questo stato ha zittito tutti coloro che avevano uno sguardo lucido sul paese. Speriamo che nessuno zittisca te.               

 Io non so se c’è speranza in una città fatta di Simposi e “pause tramezzino”. Simposi nei quali senti parlare di “storica dicotomia tra Sassi e Murgia” (ma sbaglio o fino a sessant’anni fa le donne lavavano i panni nello Jurio ed i loro mariti, assenti da casa per settimane, pastori e contadini che fossero, avevano i loro “interessi” proprio sulla Murgia? E non è li che sono sorti i primi nuclei abitati nel Paleolitico?), storica dicotomia da superare, udite udite, con la costruzione di un “ponte di collegamento”!!!!!                                               

 Una città nella quale riasfaltano via Lucana e qualche altra strada, mentre Via Lanera, Via Cererie, Piccianello e così via, urlano il loro desiderio di esser coinvolte nel Giro d’Italia per meritare un pò d’attenzione. Matera è per l’amministrazione come la casa di una casalinga pigra che spazza e pulisce solo intorno ai mobili. La speranza è che nessuno, andandola a trovare, se ne accorga. Senza capire che prima o poi questa “immondizia” affiorerà a galla e forse ricoprirà tutti loro”.
        

Per questo, rilancio l’ipotesi di azzerare la giunta dei partiti e di fare una giunta tecnica di alta qualità, e non con yesman, capace di avviare i lavori di manutenzione più urgenti per le strutture sportive, scolastiche, contenitori turistico-culturali, per le strade ed i marciapiedi di questa città.                                         

Una giunta capace di far sì che la gente riconquisti la fiducia verso le istituzioni locali, adottando provvedimenti chiari  e trasparenti per il bene comune.                                                 

Una giunta capace di accettare umilmente suggerimenti da parte della società civile, invece di arroccarsi al sesto piano.                     

Una giunta capace di rivitalizzare la partecipazione democratica, non pilotata o condizionata, ma capace di restituire una serenità nel dialogo e nel confronto costruttivo cittadino oramai  perduta.
Questo è il mio personale auspicio e di tanti onesti cittadini di Matera che credono ancora che la politica sia intesa come passione a servizio delle comunità.
Enzo Di Pede, componente al direzione cittadina del PD Materano.

P.S. “Quando mi hanno concesso la parola il sindaco di Matera Salvatore Adduce, dimostrando la sua maleducazione e la mancanza di rispetto nei confronti di chi interviene su un argomento che interessa lui in prima persona, trattandosi della composizione della nuova giunta, si è alzato ed è andato via temporaneamente. Intelligenti pauca”.

Enzo Di Pede,  dirigente cittadino del partito democratico