“Siamo molto sorpresi e dubbiosi circa l’utilizzo ‘creativo’ di norme e di leggi al solo fine di mostrare un artificioso cambiamento di metodo ma non di sostanza”. Lo dichiarano gli esponenti regionali di Italia Viva, Mario Polese e Luca Braia rispetto alle ultime vicende che riguardano la nomina dei vertici dell’Arpab. Il capogruppo Braia e il vicepresidente del Consiglio regionale Polese annunciando una interrogazione in proposito spiegano: “Non si comprende il motivo per il quale l’approvazione dello schema di avviso pubblico per la procedura di selezione del direttore generale dell’Arpab sia stata proposta con Dgr di cui è relatore l’Assessore all’Ambiente Gianni Rosa e non con atto del Dipartimento della presidenza della Giunta come previsto dalla legge”. E ancora aggiungono Braia e Polese: “Ci sono ignote le motivazioni per cui nello stesso schema di avviso pubblico viene richiesta la laurea in materie giuridiche e amministrative”. “E fatto ancor più grave è che con la nomina a commissario straordinario dell’Arpab del direttore generale del Dipartimento Ambiente Michele Busciolano si fa coincidere, di fatto, nella stessa persona la figura di controllore e controllato in un contesto come il monitoraggio ambientale che non dovrebbe contenere nessun elemento di opacità”, sottolineano Braia e Polese che concludono: “Pertanto nella nostra interrogazione chiediamo alla Giunta regionale di spiegare quelle che ci paiono essere delle evidenti violazioni di legge e consigliamo di revocare le delibere sull’Arpab in via di autotutela amministrativa”.
Feb 11