Michele Morelli di Mutamenti a mezzogiorno e il consigliere comunale di Matera Civica, Pasquale Doria hanno inviato una nota sulla Variante al Programma di Recupero Urbano (PRU) di Borgo Venusio adottata dalla Giunta l’8 agosto scorso. Di seguito la nota integrale.
Per capire l’oggetto della variante urbanistica adottata dalla giunta l’otto agosto scorso è necessario fare un passo indietro.
Nel 2001 (oltre vent’anni fa), a seguito di concorso pubblico promosso dall’amministrazione comunale, l’associazione temporanea di impresa DEC Spa – Castellano srl si aggiudicava il programma di recupero urbano (PRU) di Borgo Venusio. Il programma, così come previsto dall’art. 11 della legge n.493/1993, prevedeva una serie di interventi da realizzarsi con il concorso di risorse pubbliche e private.
Nel 2002, nell’ultima seduta del Consiglio Comunale prima delle elezioni amministrative, con deliberazione n. 33 del 27.03.2002, si adottava il programma di intervento proposto dalla suddetta ATI, e si delegava il Sindaco alla stipula dell’Accordo di programma con la Regione Basilicata. L’Accordo di Programma sarà successivamente ratificato dal C.C. nel 2003 e definitivamente approvato con Decreto del P.G.R. nel 2004 costituendo variante allo strumento urbanistico vigente. In seguito si procederà alla sottoscrizione della convenzione tra il Comune (sindaco Porcari) e l’ATI. Nello stesso anno si procederà all’approvazione del progetto esecutivo e al decreto di esproprio delle aree interessate alla trasformazione.
In sintesi, con la sottoscrizione della convenzione l’ATI si impegnava a realizzare i seguenti interventi:
OPERE PUBBLICHE
– opere di urbanizzazione primaria quali: rete idrica e fognante, pubblica illuminazione, adeguamento della viabilità esistente e dei relativi marciapiedi;
– opere di urbanizzazione secondaria quali: riqualificazione della piazza della chiesa e del complesso residenziale antistante la chiesa, riqualificazione della scuola materna, della delegazione comunale e piazza annessa, ristrutturazione della scuola elementare e sistemazione a verde di diverse aree;
-intervento di edilizia residenziale pubblica consistente nella realizzazione di n. 15 alloggi da cedere al
Comune di Matera;
OPERE PRIVATE
– intervento di edilizia residenziale privata consistente nella realizzazione di n. 25 alloggi;
– realizzazione di una struttura ricettiva;
– realizzazione di un cinema multisala e di una connessa area di verde pubblico attrezzato per lo sport ed il tempo libero.
Il tutto con l’individuazione di specifiche tempistiche per ciascuno degli interventi descritti.
Nel 2009 l’ATI predisponeva un “Progetto di variante del PRU”, la nuova convenzione sarà sottoscritta dal sindaco Adduce e dal presidente della giunta regionale nel 2011.
La variante prevedeva:
· la ri-localizzazione del cinema multisala all’interno dei locali a rustico della struttura ricettiva;
· la destinazione delle aree ove era prevista la localizzazione del cinema multisala, in prossimità della SS 99, a edilizia residenziale privata per una volumetria complessiva pari a 22.009 mc ( circa n.72 alloggi );
· la cessione gratuita al Comune di Matera di un’area urbanizzata per la realizzazione di circa n.36 alloggi di edilizia residenziale convenzionata;
· la demolizione della scuola elementare e potenziamento dell’area destinata a verde pubblico attrezzato, a ridosso della scuola materna.
In sostanza, con la convenzione aggiuntiva del 2011, in variante al PRU e alla destinazione urbanistica originaria, nell’area destinata alla realizzazione della multisala si dovranno realizzare 110 alloggi (di cui 72 di iniziativa privata e 36 di edilizia convenzionata di iniziativa pubblica ). Per quanto riguarda la scuola elementare (oggi sottoposta a vincolo grazie al RU 2021) non sarà più ristrutturata ma semplicemente abbattuta.
In merito ad altri impegni assunti nella Convenzione del 2004:
– nel 2010 si procederà ai collaudi dei 15 alloggi pubblici ;
– nel 2014 si procederà al collaudo della Delegazione comunale, della piazza della delegazione e della piazza antistante la chiesa;
– nel 2015 si procederà al collaudo della scuola materna, della viabilità, della pubblica illuminazione, delle reti idrico/fognanti e delle aree sistemate a verde.
Nel 2017 la SEMATAF srl subentra alla DEC Spa, quale soggetto attuatore del PRU del Borgo Venusio per le opere ancora da realizzarsi, in particolare :
· n. 72 alloggi per una volumetria di 22.009,73 mc e relative opere di urbanizzazione primaria;
· cinema multisala all’interno dei locali “a rustico” ubicati presso la struttura ricettiva;
· potenziamento di un’area di verde pubblico attrezzato nel Parco adiacente la Scuola Materna.
Secondo quanto previsto dalla convenzione del 2011 tutto il programma si sarebbe dovuto realizzare entro luglio del 2019. A dicembre dello stesso anno risulterà realizzata solo la multisala nei pressi della struttura ricettiva e avviati i lavori di potenziamento dell’area di verde pubblico attrezzato ubicata nei pressi della scuola materna. Nel frattempo, il nuovo soggetto attuatore formalizza istanza motivata di proroga dei termini, richiedendo ulteriori 24 mesi per il completamento del Programma di Recupero Urbano. Proroga che viene concessa dalla Regione e fatta propria dal comune di Matera (nuova scadenza 24/07/2021).
Tutto ciò premesso, a settembre del 2021 il soggetto attuatore trasmetteva al comune il progetto di Variante al PRU con la quale si propone di trasformare i volumi dedicati all’edilizia residenziale privata (22.009,73 mc pari a n. 72 alloggi) in Residenza Sanitaria per Anziani (pari a 19.117,75 mc) e di una Residenza “Dopo Di Noi” (pari a 2.891,94 mc).
L’RSA risulterebbe ubicata planimetricamente nella zona cuscinetto (attualmente non urbanizzata) situata tra il Borgo e la Strada Statale n.99.
Borgo Venusio PRG 1973 – Area verde interessata alla realizzazione della RSA
La società SEMATAF srl, “ in considerazione delle dinamiche demografiche che evidenziano un costante invecchiamento della popolazione”, ha ritenuto di modificare il programma con un progetto in grado di soddisfare la domanda di servizi assistenziali a carattere residenziale.
La richiesta di variante al PRU proposta dalla società fatta propria dalla giunta, sembrerebbe andare incontro all’interesse pubblico. In realtà i motivi che hanno indotto la società a modificare i propri piani di investimento sono abbastanza chiari, al momento il mercato edilizio fuori dal perimetro urbano non risulta remunerativo ( soprattutto se parliamo di luoghi che presentano non pochi problemi di collegamento, privi di servizi essenziali). La nuova frontiera di interesse per le imprese materane sono proprio le Residenze Sanitarie per Anziani. Sul nostro territorio negli ultimi anni le RSA sono triplicate. Sembra che l’unica risposta alla “cronicità”, alla richiesta crescente di assistenza a persone anziane non autosufficienti, siano le RSA, i nuovi cronicari costruiti per lo più fuori dai contesti urbani. Veri e propri luoghi di esclusione e di emarginazione, dove vi è un oggettivo impedimento allo scambio sociale e ai rapporti con il mondo esterno.
Per rispondere ai nuovi bisogni di assistenza sono necessari ben altri interventi: servizi territoriali efficienti, assistenza domiciliare diffusa, piccole comunità (gruppi appartamento / case famiglia) ben integrate nei quartieri, nei contesti urbani di origine, integrazione dei servizi sociali e sanitari, maggior protagonismo della medicina di base, case della salute e centri diurni…
La RSA è diventata invece sempre più la soluzione finale, a “tempo indeterminato” , del percorso assistenziale di un individuo. L’utenza delle RSA al contrario dovrebbe essere caratterizzata da un’alta complessità clinica.
Il Piano Sociale approvato di recente si pone obiettivi e percorsi di accompagnamento per migliorare la qualità della vita degli anziani e della disabilità in generale in una dimensione inclusiva di comunità. Le RSA non vanno in questa direzione. Questi sono, in sintesi, i motivi che ci spingono ad esprimere contrarietà alla proposta di Variante del PRU di Borgo Venusio. Ma vi è un’altra ragione che ci vede contrari al provvedimento adottato dalla giunta che ha a che fare con il “consumo del suolo” Scaduta la convenzione del 2011, l’amministrazione, tenuto conto della crisi ambientale in atto, aveva ed ha tutti gli strumenti per respingere la proposta avanzata dal privato e destinare l’area (di circa 40 ettari ) a un programma di forestazione del periurbano del Borgo Venusio. In linea con le strategie nazionali e comunitarie (vedi PNRR), per migliorare la qualità della vita e il benessere dei cittadini, preservare e valorizzare la biodiversità e i processi ecologici.
Questo sì sarebbe un grande e sostanziale segnale di discontinuità con il passato, un modo nuovo di governare il territorio al passo con i tempi, limitando davvero, il più possibile, il consumo del suolo.