Un’interrogazione al ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, è stata presentata dall’on. Cosimo Latronico (PDL), per sapere se “non ritenga opportuno effettuare un sopralluogo urgente e avviare immediati lavori di ripristino di un minimo di sicurezza sul viadotto ‘Molino’ al km 4 della strada statale Basentana; se non intenda avviare un’indagine sulle modalità con cui sono stati condotti i lavori sul viadotto ‘Calciano 2’ della medesima arteria e se non ritenga opportuno ordinare un approfondito sopralluogo lungo la tutta la ‘407’ e la ‘E847’, nei tratti che percorrono la regione Basilicata”. “Da mesi i mezzi di informazione locali raccontano – scrive Latronico nell’interrogazione – la situazione di degrado e di pericolo del viadotto ‘Molino’ e a seguito di una denuncia presentata da semplici cittadini alcuni giorni fa, i carabinieri di Vaglio Basilicata hanno effettuato un sopralluogo rilevando due corsie di marcia chiuse al traffico sin dal 2009, un avanzato degrado strutturale dell’intero impalcato, travi che cadono a pezzi, ferri scoperti arrugginiti e pensili, solette lesionate e forse collassate e rischio per la pubblica incolumità. Nonostante le continue sollecitazioni la struttura è in uno stato di assoluta incuria, dovuta anche ai difetti realizzativi e alla scarsissima qualità dei materiali impiegati”. Quanto alla strada E847, il parlamentare lucano ricorda che “la situazione è anche peggiore: vi sono tre viadotti già demoliti ed in attesa di ricostruzione, senza contare che la tratta Balvano-Buccino spesso viene interdetta al traffico pesante”.
Basentana, Giordano (Ugl): gratitudine all’on. Latronico.
“La strada Basentana è divenuta ormai un ‘colabrodo’: insicurezza e pericolosità sul viadotto ‘Molino’ al km 4, cantieri sul viadotto ‘Calciano 2’, anomalie di percorrenza su tutta la ‘407’ e la ‘E847’, nei tratti che percorrono la regione Basilicata. Da anni l’Ugl denuncia la situazione di degrado e di pericolo, di spezzoni della medesima in avanzati degradi strutturali degli interi impalcati, travi che cadono a pezzi, ferri scoperti arrugginiti e pensili, solette lesionate e forse collassate e rischio per la pubblica incolumità. Nonostante le continue sollecitazioni la situazione è anche peggiore: vi sono tre viadotti già demoliti ed in attesa di ricostruzione, senza contare che la tratta Balvano-Buccino spesso viene interdetta al traffico pesante. L’unico ad intervenire in merito è l’on. Cosimo Latronico (Pdl) che ha presentato un’interrogazione al ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi per sapere se “non ritenga opportuno effettuare un sopralluogo urgente e avviare immediati lavori di ripristino di un minimo di sicurezza. Per tanto al parlamentare lucano va la gratitudine, l’elogio dell’Ugl Basilicata e di tutti i lucani, per l’interessamento così venendo incontro alle esigenze dei cittadini”.
E’ quanto dichiara il segretario regionale dell’Ugl Basilicata metalmeccanici, Giuseppe Giordano per il quale, “alle tante sollecitazioni a noi giunte dai lavoratori che giornalmente si recano alla Fiat di Melfi, partendo da Montalbano Jonico (MT) e da Grassano (MT), possiamo dire che l’odissea della SS407, grazie all’on. Latronico, è ora sul tavolo del Ministro di competenza. La soddisfazione per questo importante impegno politico è che il Ministro verrà a conoscenza che per tutta l’arteria in questione nessun Ente ha avuto fin’ora capacità di gestione. L’Ugl – prosegue Giordano – ricorda la difficoltà di percorrenza, i gravi disagi che subiscono da anni gli automobilisti, lavoratori, studenti pendolari costretti a transitare su tale asse oltre che alla registrazione quotidiana ‘da bollettino da guerra’ di incidenti stradali. Il sogno dell’Ugl è che avvenga un minimo di ripristino della viabilità considerando che la regione Basilicata – conclude il segretario, Giordano -, non può permettersi di mettere a rischio i collegamenti viari su gomma i quali, in assenza di una viabilità alternativa, rappresenterebbe la morte annunciata di un territorio che è già paralitico con lavoratori non più garanti di sussidio alle proprie famiglie vedendosi privare la possibilità di recarsi a lavoro anche a causa di gravi carenze infrastrutturali, ferroviarie ed aeroportuali che l’Ugl di tutto ciò ha sempre denunciato”