Il progetto tecnico definitivo per servizi agro-ambientali nelle aree produttive, che coinvolge attualmente circa 900 lavoratori della platea Saap, è stato approvato, su proposta di Cupparo, il 30 luglio 2021, dalla precedente Giunta regionale. “Pertanto – aggiunge Cupparo – sento fortemente l’impegno a monitorare l’attuazione del progetto affidato in gestione al Consorzio di Bonifica a cui compete la responsabilità della fase tecnico gestionale. Lo ricordo alla consigliera regionale del M5s, Alessia Araneo, che essendo arrivata adesso in Consiglio non ha la perfetta conoscenza della problematica. E colgo l’occasione per riferire che questi lavoratori, a ridosso di Ferragosto, hanno ricevuto il salario del mese di luglio a riprova che la dignità e il salario dei lavoratori, a cui si appella Araneo, sono da sempre in cima ai miei pensieri, in coerenza con l’impegno espresso a definire prima ed attuare poi il progetto. Ma non mi sottraggo alla sua richiesta di informazioni sulla vicenda dei lavoratori della platea Saap di Nemoli.
Ho chiesto all’ avv. Musacchio, amministratore del Consorzio di Bonifica, di avere notizie precise. In base a quanto mi è stato riferito con lettera inviata per conoscenza alla consigliera Araneo, intanto non è vero che il progetto è sospeso a Nemoli, in quanto nel comune del Lagonegrese si continua a svolgere con attività intercomunali. Sulla destinazione dei lavoratori a Rivello e a Trecchina mi è stato riferito che il provvedimento è motivato dal fatto che la squadra “non si è contraddista per produttività” e che non è prevista nessuna norma che consenta ai lavoratori di svolgere l’attività nel comune di residenza, come accade del resto per la platea degli operai forestali. Vorrei ricordare, in proposito, che il progetto particolarmente innovativo per rendere accessibili e oggetto di manutenzione tutte le aree produttive della regione dando al contempo dignità a queste categorie di lavoratori coinvolti in attività di manutenzione delle strade di accesso alle aree produttive e turistiche della regione (aree industriali, Pip, Paip, ecc.) ha come presupposto l’impegno degli stessi lavoratori come riscontriamo in tutti gli altri comuni e territori lucani. Pertanto, non è certo in discussione l’impianto e le finalità del progetto stesso, non a caso molto diverso dall’originario Progetto RMI di stampo puramente assistenzialistico, oltre che per superare l’impossibilità di attingere alle royalties del petrolio. il traguardo a cui guardiamo è quello di individuare ed attuare un modello articolato di partecipazione di queste fasce sociali di lavoratori ad attività di pubblica utilità. Per questo – conclude Cupparo – rassicuriamo Araneo: continueremo a vigilare perché gli obiettivi si raggiungano con la responsabilità piena e la valorizzazione dei lavoratori”.