Il presidente del Consiglio regionale, Francesco Mollica, ha inviato una nota dopo la pubblicazione sul web del frammento di un video della seduta dell’Assemblea del 13 dicembre 2017 e la notizia di una indagine della magistratura. La riportiamo di seguito.
“Avendo appreso dalla stampa che ci sarebbe una indagine in corso nei miei confronti per l’errore compiuto durante una votazione, poi annullata e quindi del tutto ininfluente, avvenuta in Aula il 13 dicembre scorso, comunico che ad oggi non ho ricevuto alcun avviso di garanzia e mi riservo di verificarne l’esistenza nelle sedi opportune.
Pur mostrando stupore per la diffusione mediatica dei fatti, che devono essere ricondotti a quella che è la realtà delle videoregistrazioni, le quali di per se stesse già chiariscono l’irrilevanza penale dei comportamenti, devo rinviare qualsiasi mia intervista ad un momento successivo agli accertamenti giudiziari.
Nonostante abbia tranquillità di coscienza ed operato, anticipo che porrò in essere tutte le scelte necessarie alla tutela delle istituzioni e della mia immagine, lamentando, però, già da ora una non corretta comunicazione a mio danno, sicuramente finalizzata ad altri scopi, che il tempo chiarirà e riporterà in equilibrio.
Chi appartiene alle istituzioni deve necessariamente anteporle al proprio legittimo desiderio personale di difesa”.
Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Perrino e Leggieri: “Ora Mollica, “T n’aia ‘sci!” : dimissioni subito!”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Dopo l’ormai famoso “T n’aia ‘sci!” (trad. “te ne devi andare”) intimato a Mario Polese, il padrone del vaporetto, nonché Presidente del Consiglio Regionale, Franco Mollica, ci propone una nuova specialità: il gioco delle tre carte.
Le immagini che stanno facendo il giro del web in questi giorni sono eloquenti e le indiscrezioni stampa di oggi confermano la gravità di quanto accaduto.
Mai ci saremmo aspettati un gesto di una portata simile durante i lavori del Consiglio Regionale e in diretta streaming: barare miseramente in quel modo mortifica l’intera assemblea regionale e sancisce un ulteriore strappo alla credibilità delle istituzioni.
A questo punto dovrebbero essere scontate le dimissioni da parte di Mollica, oltre che da Presidente del Consiglio Regionale, anche da semplice consigliere regionale: sarebbe un gesto nobile per chi chi occupa quella poltrona dal lontano 2000.
Ora, Caro Mollica, “T n’aia ‘sci!” è l’imperativo che ti rivolgono i cittadini lucani.