Vincenzo Viti: “I clamori della riffa elettorale non nascondano la truffa del voto sul referendum istituzionale”. Di seguito la nota inviata dall’ex parlamentare, consigliere regionale e assessore regionale materano, oggi consigliere Svimez.
“Ci avviciniamo al voto amministrativo che spero vivamente segni un passaggio significativo nella vita della nostra città. Tuttavia i clamori e le scombiccherate manovre che illudono di dare un senso a questa fatua vigilia elettorale stanno ( scientemente?) ponendo in sordina il valore e gli effetti di un voto ( che avrebbe meritato di essere non solo di essere esercitato distintamente ma discusso liberamente e approfonditamente nelle piazze) )che, ove prevalessero nel disordine della politica italiana, è destinato a cambiare la qualità della nostra democrazia per imperfetta e perfettibile che sia.
Si punta infatti ad una maldestra riduzione della rappresentanza elettorale ed alla cancellazione di interi territori in nome di un velenoso pregiudizio antipolitico, così consolidando, in ossequio alle ragioni più vere della lotta alle torsioni più negative della politica, poteri decisivi di selezione e di controllo nelle mani di ossificate burocrazie di partito.
Nel silenzio brilla il machivellismo di un PD che preferisce tacere sui limiti di una riforma che, in assenza di un disegno di sistema e di adeguati correttivi elettorali, riduce essenziali spazi di interlocuzione con il diritto ad “esistere” di interi territori. Un silenzio intollerabile che vedo contraddetto da sempre più numerose, qualificate e schiette posizioni per il No alla riforma che chiedo diventino sempre più coraggiose e intransigenti..
Nessuno di noi intende voltare le spalle a riforme che rigenerino la democrazia ridando voce e dignità alle istanze del popolo sovrano. Per queste ragioni votare No diviene un gesto di libertà che non ha nulla a che fare con i giudizi che si manifestano sui cosiddetti conservatorismi della casta.
Stiamo vivendo un triste autunno della Repubblica. Contro il quale non rimane che la retta intelligenza di un voto che corregga errori che sarebbero irreparabili.”