Nel giorno in cui il nuovo movimento Matera 2020 presenta cinque candidati sindaco che si sfideranno il prossimo 22 marzo, riceviamo e pubblichiamo una nota dell’onorevole Vincenzo Viti, esponente di spicco del PD materano. Di seguito la nota integrale
Vincenzo Viti (PD): rompere gli indugi. Declinare a Matera rinnovamento e qualità.
“Mi auguro che il PD non sottovaluti quel che accade a Matera e sappia interpretare prima che sia troppo tardi una domanda di cambiamento che va assumendo forme e proporzioni tali da pretendere risposte coraggiose e scelte adeguate. Chiudersi in un incromprensibile gioco tutto interno al perimetro degli interessi che si rappresentano non corrisponde all’intelligenza di cui deve saper dare prova un grande partito che intenda rimanere centrale nella vita civile di una città proiettata verso obiettivi di valore assoluto e senza disperdere la ricchezza di una storia collettiva che non comincia oggi, come si vorrebbe far apparire.
Avremmo dovuto per primi avviare procedure di consultazione e di ascolto, che sono nella nostra natura ed esperienza, che pure avevamo sollecitato, fra cui le primarie, che pure avevamo sollecitato e che sarebbero servite a ripristinare relazioni fruttuose e trasparenti ad allargare gli orizzonti e i consensi e ad attivare quel dialogo che finora è mancato.
Si tratta ora di non indugiare più in vecchi riti e in mediazioni fuori tempo, ma di riprendere nelle mani una forte iniziativa popolare e quindi le fila di un discorso interrotto con la città, senza delegarlo ad approssimative interpretazioni o ad arroganti privative. E di scegliere, dando prova di un elevato senso delle istituzioni, solo ciò che la città domanda : rinnovamento, qualità, disinteresse e generosità, nuovo spirito pubblico. Cioè tutto ciò che serve per riattivare i circuiti con quella società che oggi guarda altrove e che non va ignorata o sottovalutata con costumi e atteggiamenti in nessun caso sostenibili”.
Vincenzo Viti
il Pd è diventato una nomade che va per conto suo, tralasciando di interessarsi e di ascoltare le vere istanze che provengono dal popolo lucano. Sono d’accordo con te,Vincenzo