Vincenzo Viti (Svimez): “Governo rinnovi le convenzioni con Radio Radicale”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Caro Direttore, consentimi una testimonianza diretta sulla vicenda di Radio Radicale. Vissuta negli anni novanta, nel cuore delle difficoltà che la emittente radicale già allora incontrava.
Era in discussione la convenzione che aveva regolato ( dalla Presidenza Ciampi in più) le trasmissioni delle sedute di Camera e Senato : una supplenza, consentita dal servizio pubblico, che si era protratta mediante successive e contrastate proroghe. Espedienti che avevano consentito a Radio Radicale di divenire testimone del Tempo, custode di preziosi reperti e di tracce del discorso pubblico sepolte o ignorate.
Le difficoltà venivano dal Bilancio, incrociavano incomprensioni e passioni e minacciavano che si interrompesse la continuità di una cooperazione che aveva tonificato il costume della democrazia italiana portandovi i segni di una eresia e insieme di una fedeltà alla civiltà liberale che costruivano un valore da presidiare.
Ricordo che all’epoca molti fra noi accompagnarono il rinnovo alle tessere di partito anche quella del Partito radicale, una scelta di principio spesa a servizio di una battaglia di libertà.
All’epoca presiedevo il gruppo DC nella Comissione Cultura ch’era il “luogo” nel quale confluivano i grandi temi della comunicazione collegati allo “svolgimento civile” della vita dl Paese. Venni convocato dal Presidente della Camera Giorgio Napolitano insieme con Marco Pannella ed altri colleghi con il compito di impostare un progetto di comunicazione che “congiurasse” perché il lavoro della Assemblea dei Deputati venisse debitamente seguito e valorizzato.
Un impegno che valse poi a trovare le soluzioni che consentirono un servizio prezioso procedesse. Com’e’ testimoniato dal reperimento di un prezioso intervento di Eduardo De Filippo,senatore a vita,pronunciato in Aula nel 1982 sui “ragazzi dell’Istituto Filangieri di Napoli che, a causa di carenze sociali,hanno dovuto deviare dalla retta via…” Discorso colmo di passione e di poesia,applauditissimo da una platea praticamente unanime. Discorso che fu possibile recuperare grazie a Radio Radicale in occasione di una manifestazione in Senato nel 2014, in ricordo del grande Attore.
Leggo che Bolognetti sta digiunando per una battaglia che allora vincemmo. Sono solidale con lui, pur se le battaglie non si vincono una volta per tutte. Sono tappe di una lenta civilizzazione. Da percorrere con coraggio e con generosità. Non perdendo la memoria. Poiché la Storia non è finita. Né accenna a finire…
Vincenzo Viti
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