“In vista del 25 novembre della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della non violenza presenterò in Consiglio regionale una mozione elaborata congiuntamente anche da Azzurro Donna di Basilicata, da Lucia Pangaro, coordinatrice regionale, da Silvana Sangiorgio e Stefania Albanese, rispettivamente coordinatrici Provinciali di Potenza e Matera per la sensibilizzazione sul tema della violenza di genere e della diffusione del numero antiviolenza”.Lo afferma il consigliere regionale Gerardo Bellettieri di FI precisando che “Il tema della violenza sulle donne, oggi più che mai, risulta essere tornato al centro del dibattito politico dopo l’omicidio di Giulia Cicchettin. Un tema che necessita una particolare attenzione. L’Italia è tra i 5 paesi in Europa con il più alto numero di donne vittime di femminicidio.Da inizio 2023 sono stati superati i 100 casi, storie che si somigliano l’una con l’altra, che colpiscono per una straziante drammaticità, che si sarebbero potute evitare. Un fenomeno che trova in gran parte dei casi la sua folle radice in una cultura patriarcale che non contempla per la donna nessuna emancipazione dai ruoli inferiori prescritti, traducendosi troppo spesso in atti di violenza psicologica o fisica”.
“Un aspetto fondamentale – prosegue Bellettieri – per educare alla non violenza si fonda sul costruire relazioni basate sui principi di parità, rispetto, inclusività e nel valorizzare e riconoscere le differenze, così da promuovere una società in cui vi sia il libero sviluppo individuale in accordo con il perseguimento del bene collettivo”.
“La mozione – precisa il Consigliere – impegna il Presidente Bardi e la Giunta a promuovere la funzione del numero verde antiviolenza e stalking 1522 con campagne pubblicitarie sui canali istituzionali della Regione, dei social media con campagne informative adeguate nei principali luoghi di socialità e a coinvolgere le società che gestiscono i trasporti a stampare sugli scontrini la dicitura ‘Se sei vittima di violenza o stalking chiama il 1522’.Impegna, altresì, il Presidente della Giunta a promuovere, insieme ai professionisti del settore, degli incontri educativi alla non violenza negli istituti superiori del territorio, volti alla sensibilizzazione del problema di disparità che ancora intercorre tra i due sessi. Infatti, solo sensibilizzando il ragazzo, che un giorno diventerà uomo, si potrà sperare di ridurre gli episodi di aggressione”.
È necessario, evidenzia l’esponente di FI, oggi più che mai, sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di attivare quante più forme di prevenzione possibile contro la violenza sulle donne, tenendo conto del fatto che molti sono i fattori, anche ambientali, che vanno contrastati e rimossi a partire proprio dall’educazione sia nella famiglia, che nella scuola. A giocare un ruolo fondamentale, le istituzioni che devono impegnarsi per rendere più forti le donne, garantendo loro indipendenza economica e protezione dei diritti fondamentali. Risulta importantissimo un cambiamento legislativo, progetti reali, non solo sperimentali”.
“Non basta però – afferma Bellettieri – una legge ma è fondamentale, un cambiamento culturale in una ottica preventiva. L’educazione di genere è fondamentale sin dalla prima infanzia, la scuola e la famiglia devono scardinare gli stereotipi e i pregiudizi sul nascere. Lo Stato deve garantire giustizia per le vittime e per i familiari, in maniera adeguata, non devono esserci sconti per chi compie questi delitti, per chi fa uso di violenza, di qualsiasi genere.
Occorrono tempi più rapidi per la valutazione del rischio, da parte della magistratura e per la conseguente eventuale applicazione delle misure preventive e cautelari nei confronti dei potenziali violenti, per questo il ruolo del numero verde 1522 gioca una funzione fondamentale. Bisogna investire sulla cultura del rispetto per combattere la cultura dello stupro, educare alle relazioni, scardinando gli stereotipi e avviando un profondo cambiamento culturale, risulta di fondamentale importanza. I giovani d’oggi sono molto più fragili, figli di una cultura di genere tossica. Sono più inclini alla frustrazione, al malessere e all’aggressività. I giovani d’oggi vengono assecondati e protetti anche quando hanno atteggiamenti discutibili, e questo contribuisce a formare adulti fragili e disfunzionali individualmente e in relazione con l’altro. L’amore è libertà, è rispetto, è camminare l’uno al fianco dell’altro. L’affettività ricopre una parte essenziale nello sviluppo della persona. Consente di valorizzare le proprie risorse interne ed è fondamentale introdurre l’educazione sentimentale dalla scuola dell’infanzia, fino al primo e al secondo ciclo di istruzione. Su questo ci sono proposte di legge che non sono mai passate: serve un’azione di pressione trasversale e forte”.
“Non possiamo non chiederci -continua il Consigliere- quanta responsabilità ha una società che condiziona questi aspetti della vita individuale di ognuno, che condiziona la cultura e l’educazione di ogni uomo e donna. I dati odierni sono quanto più eloquenti e allarmanti;questo risulta essere un fallimento per tutti. Abbiamo perso come società, come istituzioni, come persone, come esseri umani. Ma si può ancora fare tanto, si deve. Un tema questo trasversale che non conosce colori politici, né battaglie di parte, deve vederci tutti uniti per fermare questa spirale di dolore e di violenza e per promuovere la libertà femminile”.