Ventidue milioni di euro tolti dalle tasche degli studenti universitari della Basilicata e delle loro famiglie: ai loro sacrifici economici si aggiunge la beffa di una Regione che continua ad ignorare i diritti e le urgenze dei giovani lucani.
E’ così che va all’aria uno dei tanti progetti annunciati in pompa magna sin dal 2014, quello per la realizzazione della nuova casa dello studente, a Potenza, in via Cavour, nell’area dell’ex Fornace Ierace, che avrebbe permesso di ottenere 200 posti letto per gli studenti, su un’area di circa cinquemila metri quadrati, a ridosso del Campus di Macchia Romana, e che sarebbe dovuta essere collegata con il centro storico della città attraverso un sistema di ascensori.
“Non sono bastate le petizioni e gli appelli lanciati da Volt – dichiara Eustachio Follia, coordinatore lucano del partito europeista -, né il grido degli studenti rivolto in presenza del presidente Mattarella. Le istituzioni della Basilicata confermano il totale distacco tra i loro Palazzi e la realtà; una distanza alimentata da una politica che ormai, è chiaro, si è messa a remare contro la comunità. Una vicenda che fa il paio con quella dello studentato di Matera: l’ultimazione dei lavori della casa dello studente era prevista nell’ottobre 2014; ad oggi, dopo 9 anni, il secondo padiglione dell’ex ospedale è ancora un cantiere. L’ultimo ed ennesimo annuncio risale al 30 marzo scorso, allorché è stata pubblicata la gara d’appalto sui lavori per il completamento dello studentato”.
Non è un caso se la nostra regione è agli ultimi posti nelle classifiche italiane ed europee. In Basilicata ha una laurea circa il 24 per cento della popolazione tra i 25 e i 34 anni di età, mentre la media italiana è del 28,3% e quella europea del 41,2%.
“Volt non demorde e prepara il rilancio dell’Università della Basilicata – conclude Eustachio Follia -, non soltanto attraverso una offerta formativa che risponda alle peculiarità dei territori, ma anche attraverso misure urgenti e tempestive in favore degli studenti, attraverso incentivi, agevolazioni e servizi che possano qualificare l’offerta dell’Ateneo, rendendolo competitivo nel panorama internazionale, equo ed accessibile”.