Il Consigliere Comunale di campo Democratico, Michele Paterino, in una nota smentisce il Collettivodonnematera rispetto alla nota in cui si dichiarava che lo stesso avrebbe tagliato con apposito emendamento approvato dal Consiglio comunale di Matera i “voucher” per asili nido di Matera. Di seguito la nota integrale e quella già pubblicata dal Collettivodonnematera.
Premesso che da sempre sostenuto che i servizi per l’infanzia in cui rientra il servizio diasili nido deve essere un diritto di tutti , servizio che dovrebbe rientrare nel sistema integrato di educazione e di istruzione (sistema ZEROSEI) da finanziare prevalentemente con fondi statali . Al momento il costo del servizio è in gran parte a carico del bilancio comunale (esercizio finanziario 2021 – euro 1.400.000,00 – uscite; euro 365.000,00 – entrate). Il sottoscritto nell’intervento ha evidenziato che ci sono servizi essenziali e obbligatori che al momento non hanno adeguata copertura finanziariacon ricadute certamente non positive sulla qualità e vivibilità cittadina (manutenzione del verde, della viabilità cittadina, arredo urbano, ecc .ecc.).
Sono convinto che per la situazione finanziaria in cui versa il Comune è necessario quanto prima procedere ad una razionalizzazione , ottimizzazione, rimodulazione delle scarse risorse pubbliche disponibili, al fine di contemperare al meglio il soddisfacimento dei bisogni e delle esigenze della nostra comunità secondo principi di equità , tenendo presente che andrebbero garantiti prima di tutto i servizi obbligatori ed essenziali.
Ciò premesso devo evidenziare che non corrisponde al vero che la maggioranza consiliare ha ridotto, nel 2021 di 100.000,00 euro (7% della previsione) lo stanziamento per il servizio di asili nido. Infatti, lo stanziamento il citato servizio,peril 2021,m è pari 1.400.000,00 esattamente come da previsione)
Per quanto riguarda poi il 2022 e il 2023, il dirigente ha dichiarato la possibilità di una riduzione in quanto al 31.8.2021 scade la convenzione con gli asilinido accreditati. Il sottoscritto nell’intervento ha precisato che ogni decisone sul 2022 e al 2023 è rimandata ad una verifica sulle disponibilità o meno delle risorse finanziarie da destinare a quel servizio. Probabilmente mi sono espresso male ma questa è la verità. Per l’anno 2022 è previsto l’introduzione del c.d. bilancio partecipato, per cui saranno i cittadini ha decidere quali le priorità dove orientare le risorse pubbliche comunali.
Governo Bennardi approva emendamento Consigliere Paterino che “taglia” voucher per asili nido di Matera, Collettivodonnematera contesta la scelta politica
Il Collettivodonnematera contesta l’emendamento presentato dal Consigliere comunale Paterino e approvato dalla maggioranza in Consiglio comunale con cui sono stati tagliati i voucher per gli asili accreditati della città di Matera. Di seguito la nota integrale.
Durante la seduta pubblica del Consiglio comunale di Matera del 9 aprile relativa alla presentazione del Documento Unico di Programmazione per il 2021 e per i successivi 2 anni, il Consigliere Paterino ha candidamente “nominato il drago”. Ha ammesso cioè che i servizi pubblici non obbligatori dipendono da scelte politiche a loro volta vincolate a mere scelte di bilancio.
Attraverso un emendamento, passato con i voti della maggioranza, si palesa ancora una volta come la scelta politica, condizionata dai principi di sostenibilità e disponibilità, dell’amministrazione comunale si muove all’interno di una coperta sempre più corta: poiché non ci sono soldi, dobbiamo tirare la coperta e lasciare fuori ciò che è meno necessario.
E cos’è meno necessario?
Il consigliere Paterino motiva la proposta di taglio ai voucher per gli asili accreditati affermando che “chi usufruisce di questi servizi sono a casa, sono casalinghe”. Ovvero, il risparmio si intende farlo su chi sostiene sulle proprie spalle per lo più gratuitamente il servizio della cura, cioè le donne, secondo una logica che è espressione della più becera cultura patriarcale.
Il Collettivodonnematera ritiene che accettare quindi acriticamente l’economia della scarsità significa mettere in competizione, in modo disumano, una buca sull’asfalto o lo sfalcio dell’erba con i diritti delle donne, degli anziani e delle fasce più fragili.
Riteniamo inoltre che paragonare un intervento materiale con un servizio che influisce su una condizione esistenziale dei nuclei familiari traduce il grave pregiudizio secondo il quale sono le donne a doversi sacrificare, relegate al solo ruolo di cura, all’interno delle famiglie stesse.
Quo usque tandem abutere, catilina, patientia nostra? (Fino a quando abuserete della nostra pazienza?)
Sig. Paterno, i voucher fanno parte di quei sistemi di tutela Assistenziale minimi per poter permettere ad una famiglia che è in difficoltà di andare avanti, di certo non sono concessi a famiglie che in questo momento se la passano meglio…