Con un ordine del giorno presentato nell’ultima seduta consiliare ed approvato all’unanimità dall’Aula, il consigliere regionale Francesco Mollica (Udc) ha sottoposto all’Assemblea ed alla Giunta regionale la questione della verifica, imposta con la legge 45/2017, della vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio scolastico.
“La Regione Basilicata, territorio ad alto rischio sismico -spiega Mollica -è in ritardo rispetto alla necessità di procedere alla realizzazione e all’aggiornamento dell’Anagrafe scolastica, non avendo ancora completato le necessarie rilevazioni. E’ indispensabile che l’assessore Cifarelli si impegni a reperire e stanziare, già nell’ambito della prima variazione di bilancio, i fondi necessari per poter ripartire dai dati già raccolti dal Cris, struttura costituita 10 anni fa ed attualmente sospesa, al fine di redigere una mappatura completa delle strutture che necessitano della messa in sicurezza, stabilendone le priorità”.
“L’impellenza di adoperarsi in tempi celeri – continua – è data non solo dall’importanza di completare un passaggio fondamentale verso la completa sicurezza degli edifici ad alto rischio sismico, ma anche dalla necessità di evitare il mancato utilizzo di fondi strutturali europei, allo scopo destinati, proprio su proposta della stessa Regione Basilicata, nell’ambito della seduta plenaria del Comitato delle Regioni”.
A parere di Mollica “la Basilicata può vantare il meritodi aver portato per la prima volta nell’organismo Ue una questione che ha spostato e fatto diventare europea la riqualificazione sismica del patrimonio edilizio ed infrastrutturale pubblico, che notoriamente necessita di ingenti risorse economiche, permettendo l’utilizzo dei fondi Fers anche in questo settore. L’opera di prevenzioneè sicuramente il fine a cui tendere per evitare danni e vittime, come già più volte accaduto ad alcune regioni dell’Italia fra cui la nostra Lucania”.