Zes, Consigliere regionale Cifarelli (Comunità democratiche-PD): “Si passi ora dalle parole ai fatti”. Di seguito la nota integrale.
Finalmente con l’insediamento del Comitato di Indirizzo della ZES Jonica si può dare avvio ad uno strumento utile a prospettare nuova vita per le aree industriali del Mezzogiorno d’Italia e, nel particolare, della Basilicata.
E’ necessario ora archiviare le sterili polemiche di questi mesi e lavorare affinché venga portata avanti celermente la fase di attuazione del Piano Strategico di Sviluppo nonché tutte le azioni amministrative necessarie rivolte alla creazione “ di un Piano di marketing utile a far conoscere i vantaggi della ZES Jonica.
La Basilicata, grazie alla Zona Economica Speciale voluta dal centrosinistra, può incentivare le imprese lucane ed attrarre nuovi investimenti di imprenditori italiani e internazionali.
Il procedimento amministrativo per l’individuazione delle aree ZES è partito nell’agosto 2017 e, con il gruppo di lavoro incaricato, si è seguito un percorso di chiarezza e di condivisione con tutte le componenti istituzionali, sindacali e sociali regionali che, alla fine, individuando come criterio guida sostanziale le aree già infrastrutturate e gestite dai Consorzi Industriali, ha portato all’approvazione della ZES Jonica interregionale (con la Puglia), articolata su 3 poli logistici e 11 aree industriali per complessivi 1.061 ettari distribuiti sull’intero territorio regionale. E così come proposta, la ZES Jonica è stata poi istituita (giugno 2019) dal Governo nazionale con un apposito decreto.
Ci sono sembrate inutili, nei mesi successivi, e quindi a decreto firmato, millantare possibili rimodulazioni delle aree individuate, alimentando egoismi e contrapposizioni territoriali e criticare contemporaneamente la perimetrazione individuata, senza proporre eventuali soluzioni alternative e, soprattutto, senza dare certezze agli operatori economici ed istituzionali sul prosieguo delle ZES, declassandole di fatto, da importante leva di sviluppo e crescita territoriale, non solo lucana, in vacuo chiacchiericcio.
Alle parole ora seguano i fatti. Noi saremo vigili affinché le opportunità che potranno essere generate dalla ZES diventino patrimonio comune non solo degli amministratori pubblici, dei sindaci, delle associazioni sindacali e imprenditoriali, che hanno contribuito alla realizzazione di questo importante risultato, ma dell’intera Basilicata.