Le giunte regionali di Basilicata e Puglia hanno deliberato l’istituzione della Zona economica speciale (Zes) Jonica interregionale e trasmesso il Piano strategico del percorso condiviso alla presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero per il Sud, al Ministero dell’Economia e delle Finanze e al Ministero dei Trasporti.
Tra le proposte avanzate dalla vicepresidente lucana Flavia Franconi e dal governatore pugliese Michele Emiliano, quella di valutare per la “Zes Jonica” la possibilità di introdurre l’esenzione decennale delle imposte per tutti i nuovi investitori, come prevedeva in passato la legge n. 64/86, al fine di raggiungere pienamente gli obiettivi di sviluppo previsti dalla legge. Per concretizzarsi, questa opportunità dovrebbe trovare cittadinanza in sede di approvazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri previsto dall’articolo 5, comma 1, lettera a) del Decreto legge 91/2017.
La Zes Jonica si estenderà per 2811 ettari (1061 per la parte lucana e 1750 per quella pugliese) e andrà da Melfi a Tito, passando da Ferrandina e la Val Basento, verso Taranto per poi estendersi a Grottaglie, Martina Franca, Castellaneta, infine al Centro intermodale di Francavilla Fontana.
“Una grande opportunità per le due regioni e per il Mezzogiorno. La risposta alle sfide globali che negli ultimi vent’anni hanno ridisegnato i confini dell’economia e messo in crisi il welfare, va cercata nella condivisione delle politiche di sviluppo. È chiaro – ha detto la vicepresidente della Regione Basilicata, Flavia Franconi – che bisogna sempre e comunque salvaguardare le specificità, l’identità e le peculiarità culturale dei contesti territoriali, ma solo condividendo gli sforzi si possono innescare quei processi di cambiamento capaci di tradursi in risposte concrete per i cittadini”.
“Sono stati mesi di intenso lavoro – ha aggiunto l’assessore regionale alle Politiche di sviluppo, Roberto Cifarelli – quelli utilizzati per definire, assieme agli amici pugliesi, il percorso da seguire per contribuire al rilancio e al consolidamento delle nostre aree a marcata vocazione produttiva. Non sono mancate criticità nelle fasi di pianificazione e condivisioni delle iniziative, ma siamo riusciti a superarle guardando con convinzione alle opportunità economiche per i nostri contesti territoriali. La detassazione e lo snellimento delle procedure amministrative per le imprese che investiranno nella Zes Jonica – ha concluso Cifarelli – si vanno ad aggiungere alle opportunità derivanti dai bandi regionali messi in campo in questi anni attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale e il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione”.