“Zona Economica Speciale Lucana, scenari e prospettive per le imprese lucane”. Questo il tema dell’incontro organizzato in mattinata dal Comitato Promotore “ZES Lucana 2017” nella sala conferenze della Camera di Commercio di Matera. All’incontro hanno partecipato il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, il coordinatore del Comitato Zes, Pierluigi Diso, il docente di Economia dei Trasporti e Logicistica alla Lum, Giampiero De Meo, il senatore Ludovico Vico e la deputata Maria Antezza, il presidente di Confesercenti Francesco Lisurici e altri due promotori della Zes Lucana, Nino Liantonio e Giuseppe Durante. In sala rappresentanti delle associazioni datoriali e sindacali, del Consorzio Industriale e il presidente dell’Autorità Portuale di Bari e di Taranto.
Durante l’incontro il Comitato ha presentato alle istituzioni, agli imprenditori e alle parti sociali la sua proposta per un “Piano Strategico” per la candidatura di un’area della provincia di Matera a Zona Economica Speciale. Alcuni esempi delle ZES in Europa e nel mondo testimoniano il parziale ritardo con cui l’Italia si avvia ad approcciare questa tipologia di opportunità attrattiva in termini di investimenti e di stimolo all’occupazione. Al fine di attrarre investimenti, favorire la crescita economica e la creazione di occupazione, molti Paesi hanno sperimentato la creazione di “zone di vantaggio” per l’insediamento di nuove imprese.
Nelle Zone Economiche Speciali (ZES), oltre ad agevolazioni fiscali, sono generalmente presenti misure di sostegno finanziario, infrastrutturale e logistico, oltre alla previsione di aspetti normativi e iter procedurali differenti da quelli in vigore nel resto del Paese.
Il lavoro sin qui svolto da questo Comitato vuole fornire e ricevere spunti di riflessione in relazione alle agevolazioni di cui potrebbero godere imprese interessate a implementare una strategia di internazionalizzazione, anche attraverso investimenti diretti.
Dopo l’introduzione affidata a Pierluigi Diso, coordinatore del Comitato ZES Lucana 2017 è seguita la relazione di Giampiero De Meo, Esperto di Economia dei Trasporti e Logistica. L’incontro si è concluso con il dibattito e la presentazione del progetto per il piano strategico.
Di seguito l’intervista rilasciata dal docente di Economia dei Trasporti e Logicistica, Giampiero De Meo.
Quali sono in vantaggi che offre una ZES? “E’ una zona ampia che ha un porto di riferimento ma che è legata al mondo della retroportualità. E’ quindi legata ad opportunità per la logistica, attività produttive e manufatturiere, dei servizi innovativi, che rendano quest’area attrattiva. La scelta che la provincia di Matera è di aderire ad un’autorità portuale di sistema. In Puglia ce ne sono due, Bari e Taranto e questo comporta una scelta in termini di opportunità, di prospettiva per le imprese. Lo strumento della Zes si rivolge infatti sia a imprese esistenti che a nuovi investimenti produttivi e funge da volano per attrazione di investitori esteri. La scelta è quindi importante per vendersi e fare un’azione di marketing una volta che la Zes è approvata”.
Per Matera può essere più conveniente aderire a Bari o Taranto? “Ci sono due situazioni, entrambe convenienti dal punto di vista tecnico produttivo e logistico, certamente sarà anche una scelta politica perchè l’area vasta che si va a determinare tra la Puglia e la Basilicata è un dato di fatto ma se una deve essere l’opzione certamente va valutato politicamente anche alla luce degli scenari amministrativi, perchè anche questi sono importanti. Negli ultimi mesi è cambiato lo scenario perchè prima era prevista una sola Zes per regione invece adesso ce ne sono due e automaticamente ha creato una sorta di dubbio. I tempi sono stretti e quindi oggi siamo qui proprio per sapere dai rappresentanti istituzionali cosa accadra”.
In proposito quali sono i tempi per avviare la Zes? “I tempi li detta il Governo che deve emanare due Decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri entro due settimane al massimo. I decreti dettano le linee operative per fare un piano strategico di sviluppo e poi la Regione deve fare la sua parte, deliberando in tal senso, probabilmente entro 60 giorni, comunque entro la fine dell’anno”.
A quanto ammonta l’investimento del Governo nazionale per le Zes? “Le Zes interesseranno tutte le regioni in ritardo di sviluppo, compreso quelle interessate dal terremoto. Se ne candideranno una decina ma probabilmente ne verranno selezionate sei o sette. La dotazione finanziaria è di 206 milioni di euro da ripartire tra le Zes che saranno approvate ma poichè per ogni Zes serve almeno un investimento di 50 milioni di euro per raggiungere questa somma serviranno fondi regionali che le regioni potranno attingere dal Fondo di Sviluppo e Coesione”.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’incontro promosso dal Comitato Zes Lucana a Matera (foto www.SassiLive.it)
Il 13 agosto scorso è entrata in vigore la legge 3 agosto 2017, n. 123 che ha convertito – con modificazioni – il decreto legge 20 giugno 2017, n. 91, contenente disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno; il provvedimento in questione prevede, tra l’altro, l’istituzione di una disciplina per la regolamentazione delle zone economiche speciali (ZES), “con particolare riferimento alle aree portuali, nonché una serie di misure di semplificazione e per la velocizzazione degli investimenti, pubblici e privati, nel Mezzogiorno”.Il tema è, pertanto, di particolare attualità e il 30 ottobre 2017 alle ore 9.00, presso la Camera di Commercio di Matera, il Comitato Promotore Zes Lucana vorrebbe aprire un confronto pubblico sulla possibilità di offrire e di utilizzare questo strumento per attrarre investimenti attraverso la disponibilità di vantaggi logistici, organizzativi e fiscali.L’evento mira ad informare e sensibilizzare le aziende ed istituzioni del territorio sulle opportunità di sviluppo collegate all’eventuale futuro riconoscimento di un’area in regime di tassazione agevolata in favore dell’attrazione investimenti, collegato allo status di Zona Economica Speciale.
Il Comitato Promotore “Zes Lucana 2017”vuole continuare a raccogliere informazioni importanti e continuare a discutere con gli enti locali, gli imprenditori, i professionisti ele parti sociali interessate della possibilità di avere anche in Basilicata una Zona Economica Speciale.
A tal fine il Comitato vuole presentare quanto sin qui prodotto e cioè la sua proposta per un “Piano Strategico” per la candidatura di un’area/corridoio a Zona Economica Speciale.
Il documento contiene utili suggerimenti, percorsi e assi di intervento per la messa a punto del “Piano strategico’’ definitivo che dovrà armonizzarsi con quanto previsto e attivato dalla parte pugliese.
Il percorso ipotizzato prevedere come assi di intervento :
– Economia e innovazione, partendo dal turismo, dalle attività produttive (è Matera 2019 che deve esportare qualcosa e non il contrario), dall’artigianato sino al digitale e alla smart city;
– Logistica, trasporto e mobilità, che facilitino l’accessibilità alla zona indicata ZES lucana;
– Patrimonio culturale, con il cinema e il centro del restauro D’Elia come principali attrattori, insieme al grande contenitore dei Sassi di Matera.
Alcuni esempi delle ZES in Europa e nel mondo testimoniano il parziale ritardo con cui l’Italia si avvia ad approcciare questa tipologia di opportunità attrattiva in termini di investimenti e di stimolo all’occupazione.
Al fine di attrarre investimenti, favorire la crescita economica e la creazione di occupazione, molti Paesi hanno sperimentato la creazione di “zone di vantaggio” per l’insediamento di nuove imprese.
Nelle Zone Economiche Speciali (ZES), oltre ad agevolazioni fiscali, sono generalmente presenti misure di sostegno finanziario, infrastrutturale e logistico, oltre alla previsione di aspetti normativi e iter procedurali differenti da quelli in vigore nel resto del Paese.
L’incontro di lunedì 30 ottobre a partire dalle 9,30 presso la Camera di Commercio di Matera, vuole fornire spunti di riflessione in relazione alle agevolazioni di cui potrebbero godere imprese interessate a implementare una strategia di internazionalizzazione, anche attraverso investimenti diretti.
Altro incontro sullo stesso tema è stato organizzato in pari data dalla Camera di Commercio di Venezia e vedrà la partecipazione del prof. Juan Torrents, Presidente The World Free & Special Economic Zones Federation, e dell’Avv. Maurizio D’Amico, Segretario Generale The World Free & Special EconomicZonesFederation, che sono già stati ospiti di questo Comitato lo scorso 30 settembre, consegnandoci importati contributi in merito all’istituenda ZES lucana.
E’ necessario che le Regioni meridionali sappiano lavorare insieme, individuando strategicamente i luoghi, da gestire con connessioni trasversali di rilievo mediterraneo. E cosi promuovere le candidature delle Zes con un chiaro disegno di assetto territoriale aperto e pensare ad una serie di misure per far rinascere lo sviluppo dell’intero territorio materano. Questo Comitato spera che con la Zes la nostra Basilicata diventi una “regione nuova ed aperta”, inserita in una intelaiatura territoriale che le consenta di relazionarsi al di là dei suoi angusti confini. Per questo Comitato, formato da giovani professionisti e imprenditori, è questa un’occasione da non perdere, con capofila il Comune di Matera e collaborando con la Regione Basilicata. Questo “Gruppo di lavoro” vuole fornire il suo apporto agli Enti Locali e al governo regionale che è chiamato a compiere la scelta dell’allocazione di una Zes, così come già previsto nelle rispettive delibere di agosto 2017, motivandola con un apposito piano strategico, nel rispetto dei requisiti e delle modalità indicati nel decreto legge e inizi un proficuo dialogo con la vicina Puglia, associandosi.