ZES (Zona Economica Speciale) Matera-Taranto, consigliere regionale Castelluccio (Forza Italia): attenzione ad attribuire poteri taumaturgici. Di seguito la nota integrale.
Attenzione ad attribuire poteri taumaturgici all’istituzione di una ZES (Zona Economica Speciale) per i territori di Taranto e Matera, senza prima aver fatto chiarezza su cosa è stato (ed è tuttora) la ZFU (Zona Franca Urbana) di Matera e su come si intende accelerare i programmi di reindustrializzazione della Valbasento, compresa l’opera di bonifica.
Lo sostiene il vice presidente del Consiglio Regionale Paolo Castelluccio (Forza Italia) aggiungendo che legare il riconoscimento di ZES ad un altro progetto, rimasto a metà strada, quale la piattaforma logistica agroindustriale nell’area materana, è anch’essa un’operazione taumaturgica che non aiuta a definire il percorso che Regione e Governo devono compiere. Intanto si attende che il Governo liberi le risorse destinate alla Zfu di Matera, sempre di meno rispetto alle previsioni del 2014 secondo l’impegno a farlo nei primi mesi di quest’anno e che comunque ben impiegate potrebbero contribuire al rilancio delle aree industriali della città e di nuovi insediamenti produttivi. Siamo ancora in attesa di conferme dal decreto del Mise che attua il regolamento sul ‘de minimis’ e fissa criteri imposti dalle minore risorse, mentre dovremmo contare su 900 mila euro per Matera dove il perimetro deciso per la città interessa la Zona Paip 1 e 2, il borgo La Martella, via Gravina, e i rioni Serra Rifusa e San Giacomo. A questo punto si pone l’esigenza di un’integrazione da parte della Regione con mezzi propri e utilizzando anche i Fondi Sviluppo Coesione (Fsc)
Secondo Castelluccio la questione va inserita nella strategia più complessiva Matera 2019 che prevede oltre alla deroga di alcuni vincoli che impediscono i necessari investimenti nella città anche il finanziamento di progetti strategici per innalzare i livelli di accoglienza, di qualità della vita, di sostenibilità urbana e di coesione sociale, perché Matera diventi realmente città europea. Oltre alle infrastrutture materiali necessarie e a quelle immateriali obbligatorie devono trovare adeguata copertura finanziaria i provvedimenti legati al rifinanziamento della Legge 771 sui Sassi, alla realizzazione dei parchi tematici della perennità della storia dell’uomo (dalla selce al silicio), all’attrattività delle aree produttive con il loro riconoscimento di zone economiche speciali beneficiarie della fiscalità di vantaggio per investimenti di alta tecnologia e a presidi di creatività culturale affidati alle Officine del suono, della parola, del movimento, del segno, dell’immagine. E’ giunto il momento di raggiungere questi ambiziosi obiettivi, poiché Matera e la Regione Basilicata rappresenteranno l’Italia nel 2019 e tale ruolo dovrà essere garantito dagli organi dei Governi europeo, nazionale e regionale .
Castelluccio ricorda inoltre che alle micro e piccole imprese localizzate nelle Zfu, iscritte al registro delle imprese, saranno concesse agevolazioni tra cui: l’esenzione dalle imposte sui redditi (Irpef e Ires); l’esenzione dall’imposta regionale sulle attività produttive (Irap); l’esenzione dall’imposta municipale propria (Imu); l’esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente. Ma la defiscalizzazione fine a se stessa da sola non basta perchè non è abbastanza attrattiva per i potenziali investitori per cui la Zes deve prevedere altro al suo interno. Ovvero, deve contenere diversi attrattori all’interno dello stesso contenitore.
Al Premier Gentiloni che verrà a Matera – conclude Castelluccio – occorre chiedere una progettazione strategica ed efficace, coerente con la normativa nazionale e europea, che conduca alla sua affermazione graduale nell’ambito di un nuovo modello di sviluppo.