Pomarico, un uomo ha esploso un colpo d’arma da fuoco, sembra con un fucile da caccia, all’indirizzo di un dipendente della nettezza urbana, attingendolo al fianco.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale Stazione che, subito, sono riusciti a bloccare il feritore.
Il ferito sarà trasportato in eliambulanza a Matera.
L’episodio di sangue è accaduto in Via Aldo Moro, a poca distanza dalla Caserma dei Carabinieri.
Tempestivo l’intervento dei militari e dello stesso Comandante di Stazione che, percepito quanto stava accadendo, si è precipitato sul posto, riuscendo a bloccare il feritore.
Sul posto si sono portati anche i militari della Compagnia di Matera e del Reparto Operativo del Comando Provinciale.
Da accertare il movente e i motivi del gesto.
Il feritore si trova nella caserma dell’Arma di Pomarico.
AGGIORNAMENTO: Il ferito, dalle notizie apprese, è in prognosi riservata per ferita d’arma da fuoco in zona addominale e, in questo momento, è in sala operatoria presso l’ospedale di Matera.
L’intervento dei carabinieri, nell’immediatezza del fatto, probabilmente ha evitato anche che il feritore potesse esplodere un altro colpo.
Infatti, il fucile è stato trovato con all’interno un’altra cartuccia inesplosa.
*************************************************************************
Nei giorni scorsi, nel corso di una mirata attività di controllo, disposta per verificare le condizioni del servizio di refezione scolastica e collettiva, i carabinieri del NAS di Potenza, insieme ai colleghi della locale Compagnia e a personale dell’ASL MT 5, hanno proceduto alla chiusura del punto di preparazione dei pasti di una scuola materna di Pisticci, per carenze igienico sanitarie e strutturali.
I militari, nel corso dell’ispezione, hanno potuto accertare che la ditta, incaricata e appaltatrice della preparazione dei pasti e del servizio di refezione scolastica, forniva pasti diversi, per qualità, da quelli previsti dal capitolato d’appalto.
Riscontrate anche carenze igienico sanitarie e strutturali.
In particolare, i carabinieri hanno verificato la presenza del lavabo nella stesso locale dove è ubicato il water, la mancanza della separazione nei cicli di produzione, confezionamento e lavaggio, l’assenza del locale adibito a spogliatoio per il personale e, infine, riscontrata la scarsa aerazione nel locale utilizzato per il deposito degli alimenti.
Valore della struttura chiusa stimato in 100.000 euro circa.