Presentate a Matera le Giornate FAI di Primavera di sabato 26 e domenica 27 marzo 2022: siti aperti e modalità di accesso
In una conferenza stampa promossa questa mattina nella sala Nelson Mandela” del Comune di Matera sono state presentate le Giornate di Primavera promosse dal FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano che si terranno sabato 26 e domenica 27 marzo 2022.
Le Giornate FAI di Primavera, giunte quest’anno alla 30^ edizione, si svolgono sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana, con il patrocinio della Commissione Europea, del Ministero della Cultura, del Ministero dell’Istruzione e del Ministero dell’Università e della Ricerca.
Al tavolo hanno partecipato l’assessore comunale alla mobilità Michelangelo Ferrara, il capo delegazione del Fai Basilicata, Rosalba Demetrio, il presidente della Croce Rossa Basilicata, il comandante della Polizia Locale di Matera, Paolo Milillo, il colonnello dei Carabinieri Forestali, Antonia Calabrese, il comandante dei Carabinieri di Matera, Nicola Lerario, il regista Geo Coretti, il presidente dell’Ente Parco della Murgia Matera,a Michele Lamacchia, il direttore del Conservatorio Duni di Matera, Saverio Vizziello e Massimiliano Burgi per la Fondazione Matera-Basilicata 2019.
Durante la conferenza stampa sono state svelate le importanti e inedite aperture straordinarie promosse dal FAI in Basilicata, che traducono in azione concreta la visione del FAI di una valorizzazione del territorio condivisa e partecipata.
Di seguito i particolari sull’evento, l’elenco dei 67 luoghi aperti in Basilicata e le modalità di partecipazione
Sabato 26 e domenica 27 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera,il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.
Oltre 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti in 400 città saranno visitabili a contributo libero, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria,grazie ai volontari di 350 Delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni (elenco deiluoghi aperti e modalità di partecipazione consultabili su www.giornatefai.it; per molti luoghi, soprattutto nelle grandi città, è consigliata la prenotazione online perché garantisce l’accesso alla visita).
Le Giornate FAI quest’anno compiono“trenta primavere”: dal 1993 a oggi, 14.090 luoghi di storia, artee naturaaperti in tutta Italia, visitati da oltre 11.600.000 di cittadini, grazie a 145.500 volontari e 330.000 studenti “Apprendisti Ciceroni”. Un traguardo esaltante, che tuttavia non potrà essere solo una festa.Nel pieno di una guerra che segna tragicamente la storia europea, non è il momento di festeggiare, né di invitare gli italiani a distrarsi nel puro godimento delle meraviglie del nostro Paese, ma piuttosto a concentrarsi sul significato e sul ruolo del patrimonio culturale che riflette la nostra identità, testimonia la nostra storia e rinsalda i valori del vivere civile. In cos’altro si incarna, del resto, l’identità di un popolo se non nella sua storia, nella cultura e nella tradizione? I monumenti, il paesaggio, le opere d’arte raccontano chi siamo a chi non ci conosce e alle generazioni presenti e future: il patrimonio culturale ècome il patrimonio genetico di un popolo, che conserva a perenne memoria un codice di esperienze e valori condivisi su cui si fonda la nostra umanità.
Mai come quest’anno, allora, le Giornate FAI mostrano il loro più autentico spirito civico ed educativo, che è nella missione del FAI: visitare gli oltre 700 luoghi eccezionalmente aperti dai volontari del FAI sarà l’occasione per conoscere la nostra storia e riflettere su quanto può insegnarci per affrontare il presente e il futuro, perché ciò che siamo e che abbiamo non sia dato per scontato, ma sia compreso e apprezzato come esito di lunghi e talvolta drammatici trascorsi che ci accomunano come italiani, europei, e con l’umanità tutta. Proteggere, conservare e valorizzare il patrimonio culturale, aprendolo al pubblico e invitando tutti gli italiani a conoscerlo e frequentarlo: questa è la missione del FAI, che proprio in questi tempi bui, in queste Giornate FAI, trovaun senso ancor più profondo e una funzione ancor più necessaria e urgente.
Il FAI, come istituzione della Repubblica, ha scelto di esprimere in maniera esplicita la vicinanza e la solidarietà con il popolo ucrainoesponendo i colori della sua bandiera in tutta la comunicazione e nei Beni, ma la Fondazione vuole dare un contributo concreto e perciò si impegnaoggi formalmente a finanziare il recupero di un’opera d’arte del patrimonio culturale ucrainoche sarà individuato non appena cesserà la guerra e sarà avviata la ricostruzione del Paese.
Chi deciderà di prendere parte alle Giornate FAIpotràoffrire un contributoper sostenere la Fondazione.Ai partecipanti verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro e la donazione online suwww.giornatefai.it consentirà, a chi lo volesse, di prenotare la propria visita; per molti luoghi, soprattutto nelle grandi città, la prenotazione online è consigliata per garantirsi l’accesso alla visita. Chi lo vorrà, potrà sostenere ulteriormente il FAI con contributi di importo maggiore oppureconl’iscrizione annuale, sottoscrivibile onlineo in piazza in occasione dell’evento(boxinfondoper dettagli).
Un weekend per riconnetterci alla storia e alla cultura dell’Italia, che permetterà ai visitatori di sentirsi parte dei territori in cui vivono e di cui spesso non conoscono appieno la bellezza e il valore. Verranno aperti ville e palazzi storici, aree archeologiche, chiese di grande valore architettonico o storico-artistico, esempi di archeologia industriale, castelli, biblioteche, collezioni d’arte e musei. Non mancheranno itinerari nei borghi alla scoperta di angoli meno noti del paesaggio italiano,dove si conservano tesori nascosti e si tramandano antiche tradizioni,e visite didattiche in parchi urbani, orti botanici, giardini storici e cortili, che nascono dall’impegno messo in campo dalla Fondazione per la diffusione di una più ampia “cultura della natura”.
Dal 17 marzo elenco dei luoghi aperti, modalità di partecipazione e prenotazioni su
https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-di-primavera/i-luoghi-aperti/?regione=BASILICATA
SI RACCOMANDA CALDAMENTE DI CONTROLLARE SUL SITO GLI ORARI DI APERTURA ED EVENTUALI MODIFICHE DI PROGRAMMAPRIMA DELLA VISITA E SE È NECESSARIA LA PRENOTAZIONE
Di seguito le aperture in Basilicata
DELEGAZIONE FAI DI MATERA – Presidente Regionale e Capo Delegazione Rosalba Demetrio
La Delegazione FAI di Matera presenta 22 aperture straordinarie, 14 a Matera includendo le due proposte di Casa Noha, unico Bene FAI in Basilicata; una a Montescaglioso e due a Irsina, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Matera e Irsina. Alla Delegazione di Matera fanno riferimento anche le 5 aperture straordinarie del Gruppo FAI di Ferrandina: Ferrandina, Grottole, Miglionico, Pomarico, Salandra.
Il paesaggio naturale e culturale della città e dei Comuni afferenti sarà rappresentato in modo ampio e variegato, con un’attenzione rivolta al patrimonio globale espresso dal territorio, che si rivela sempre straordinaria espressione dell’Ambiente inteso come incontro di Natura e Cultura. Di seguito l’elenco dei luoghi con l’indicazione di che cosa si vedrà durante le Giornate di Primavera.
Patrocini
Provincia di Matera, Comune di Matera, Comune di Ferrandina, Comune di Grottole, Comune di Irsina, Comune di Miglionico, Comune di Montescaglioso, Comune di Pomarico, Comune di Salandra
Ringraziamenti
Arcidiocesi di Matera-Irsina, Provincia di Matera, Comune di Matera, Confindustria Basilicata, Conservatorio di Musica “E.R. Duni”, Croce Rossa Italiana – Comitato Provinciale di Matera, Azienda Miccolis S.p.A., La Lopa, Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Matera, Ordine degli Ingegneri della Provincia di Matera, Protezione Civile-Matera, Direzione Regionale Musei Basilicata – Museo Nazionale di Matera, Ente Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano – Parco della Murgia Materana, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici – DiCEM – Università degli Studi della Basilicata, Parrocchia dei SS. Pietro e Paolo (Montescaglioso), Sig.ra Antonella Ambrosecchia, Dott. Lucia Angeli, Dott. Carmela Angerame, Dott. Ilaria Bernardi, Dott. Bruno Caiella, Dott. Francesco Caputo, Don Gabriele Chiruzzi, Prof. Geo Coretti, Dott. Enrico Luigi de Capua, Dott. Costantino De Finis, avv. Cosimo Di Pede, Dott. Pasquale Di Pede, Dott. Mauro Vincenzo Fontana, Dott. Michele Lamacchia, Dott. Giovanna Lascaro, Dott. Angelo Lospinuso, Dott. Angela Manicone, Don Vittorio Martinelli, Dott. Annamaria Mauro, Dott. Franco Moliterni, Dott. Antonio Montemurro, Dott. Marco Pelosi, Dott. Clara Riccardi, Dott. Francesco Rondinone, Dott. Vito Santarcangelo, Prof. Francesca Sogliani, Dott. Giovanni Viceconte, Maestro Saverio Vizziello, Maestro Andrea Sansone. Tutti i Dirigenti Scolastici e i Docenti impegnati nel progetto Apprendisti Ciceroni.
Collaborazioni
Associazione “Genesi – Arte e Diritti Umani”, l’Associazione “Lucania Musicale”, Associazione Maria SS. della Bruna, Azienda Agricola Tempa Bianca di Clara Riccardi e Sorelle, Be Sound, Bus Miccolis Spa, CEA Matera “Mario Tommaselli” – Parco della Murgia Materana, Corte San Pietro Hotel Matera, DiCEM – Università degli Studi della Basilicata, CooperAttiva-Cea Montescaglioso, Centro Studi e Conservazione della Biodiversità – Parco dei Monaci, Le Monacelle, Museo Immersivo della Bruna, Museo “Racconti in Pietra”, MUST – Matera Underground Stories and Traditions, Palazzo Viceconte,
Scuole di Matera (città): I.I.S. “E. Duni-C. Levi” (Liceo Classico e Liceo Artistico); Liceo “T. Stigliani”, Liceo Scientifico “Dante Alighieri”, ITCG “Loperfido-Olivetti”, “; I.I.S. “G. B. Pentasuglia”, I.I.S. “A. Turi”, Liceo Scientifico Ferrandina – I.I.S. Bernalda-Ferrandina; Liceo Scientifico “C. Levi” (Irsina), Scuole dei Comuni di Ferrandina, Irsina, Montescaglioso, Salandra: Liceo Scientifico di Ferrandina (I.I.S. Bernalda – Ferrandina), Liceo Scientifico “C. Levi” (Irsina); I.C. “G. Mascolo” (Irsina); Istituto Tecnico e Liceo Scientifico “F. Cassola” (Ferrandina); Istituto Comprensivo “Palazzo-Salinari” (Montescaglioso), Istituto Comprensivo Statale “Ten. Rocco Davia” – Scuola secondaria I Grado (Salandra).
CAMMINARE TRA SUONI E PROFUMI DELLA TRANSUMANZA
Contrada Rifeccia – Strada Provinciale Matera/Grassano – Km 12,300
Con questa apertura il FAI propone una passeggiata naturalistica tra i campi e i pascoli di una contrada storica del Materano, alla riscoperta di un antico paesaggio agrario e della sua trasformazione nel corso dei secoli. I visitatori, partendo da una masseria del XVII secolo, seguiranno al pascolo una mandria di vacche podoliche, patrimonio della biodiversità. Lungo il percorso, tra le mille sfumature della macchia mediterranea, sarà possibile immergersi tra i profumi e i suoni tipici della transumanza: il canto degli uccelli, il muggito degli armenti, il suono dei campanacci, lo stormire delle fronde, il richiamo dei bovari. La narrazione farà rivivere le storie degli uomini e degli animali che hanno contribuito a plasmare il paesaggio. Un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo, finalizzato a godere della bellezza del territorio, ma anche a riappropriarsi della sua conoscenza per elaborare la ‘coscienza di luogo’ essenziale per vivere un rapporto armonico tra uomo e ambiente.
CENTRO STUDI E CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITA’ – PARCO DEI MONACI
Strada Provinciale 3 – Ex Strada Statale 175 – Accesso in prossimità ex Casello ferroviario dismesso
APERTURA IN COLLABORAZIONE CON LA COMMISSIONE EUROPEA. IL CASTELLO È STATO RESTAURATO GRAZIE ANCHE AL CONTRIBUTO DI FONDI EUROPEI – FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE.
Presso il Centro Studi e Conservazione della Biodiversità di Parco dei Monaci saranno condotte attività di rilievo e divulgazione sugli insetti impollinatori.
Saranno previste presentazioni per l’approfondimento delle tematiche relative al declino ed alla conservazione degli impollinatori, con particolare attenzione al mondo delle Api, oltre ad attività di ricerca in campo, anche dedicate ai più piccoli.
All’interno della struttura si potrà visitare il percorso visita del Centro Studi e Conservazione della Biodiversità, dedicato alle specie di fauna e di flora presenti nel Parco della Murgia Materana ed approfondire nei laboratori dedicati all’entomofauna, le tematiche legate allo studio ed alla conservazione degli insetti impollinatori.
I PALAZZI STORICI DEL CONSERVATORIO DI MUSICA “E.R. DUNI”
Piazza del Sedile
Durante la visita il pubblico potrà apprezzare l’esecuzione di brevi brani musicali preparati nell’ambito dell’attività didattica del Conservatorio. Certamente sarà per tutti emozionante riascoltare le note del Carosello, un ricordo per tanti, una scoperta per i più giovani. Il 3 febbraio del 1957 la RAI mandava in onda il primo numero del Carosello televisivo, il mitico programma-contenitore di «spot narrativi» che ha formato generazioni di italiani mandati «a letto dopo Carosello». Ma forse non tutti sanno che la sigla musicale di Carosello, con i suoi siparietti tra una réclame e l’altra, è firmata da un compositore pugliese, Raffaele Gervasio, che toccò il suo vertice come compositore principale e consulente generale dell’ufficio Musica della Incom-Industrie cortometraggi (anni 1940-1960), dove componeva musiche quasi all’impronta per commenti, sigle o piccole colonne sonore per i filmati della «Settimana-Incom» (docu-film) registrati con l’orchestra dell’ente (Pierfranco Moliterni). Raffaele Gervasio, grande compositore e autore di colonne sonore per il cinema, dopo il Maestro Nino Rota ha diretto il Conservatorio di Musica ‘E. R. Duni’ di Matera dal 1969 e a lui è dedicato l’Auditorium della più alta Istituzione musicale della città. Nella serata di Sabato, alle 19.00, sarà proposto l’evento “Il cinema nella città e la città nel cinema”, a cura del regista Geo Coretti.
IL VILLAGGIO NEOLITICO TRINCERATO DI MURGIA TIMONE
Contrada Murgia Timone
L’apertura nelle Giornate FAI prevede una narrazione delle testimonianze – trincea neolitica e strutture funerarie. La visita permetterà di comprendere la stratigrafia del sito e il cambiamento di destinazione della medesima area nel passaggio dal Neolitico all’età dei Metalli. L’attenzione poi sarà rivolta alla descrizione del luogo, alla rete di villaggi trincerati, che si susseguono a breve distanza e che fanno del Materano una delle aree più importanti nel panorama della Preistoria e Protostoria in Italia, al legame che l’uomo ha creato con l’ambiente, utilizzando le risorse e mantenendo con esso un perfetto equilibrio.
LA MADONNA DELLA BRUNA VESTITA DA REGINA
Via Riscatto
L’eccezionalità del percorso di visita è data dalla possibilità di conoscere come si svolge il rito della vestizione della Madonna della Bruna, eseguito a porte chiuse.
Nella chiesetta di San Giuseppe faranno da scena alcuni ingrandimenti fotografici che mostrano alcune fasi della vestizione della Protettrice di Matera ed altri che la presenteranno con due abiti diversi, cioè quello del quadro detto ‘dei pastori’, su cui si può ammirare la bellissima gonna ricamata con rose rosse, e quello settecentesco prettamente regale con ricami in oro. Altre foto mostreranno sia l’esterno che l’interno della chiesetta ed il momento in cui, indossato l’abito regale, ora come in passato il corteo processionale parte da lì; altre immagini sottolineeranno la sua prerogativa di Regina.
Il visitatore riceverà notizie sul luogo storico, su particolarità e funzione delle singole parti dell’abito, nonché sulle procedure seguite per la sua preparazione e per la vestizione.
MIB – UN PERCORSO IMMERSIVO NELLA FESTA DELLA BRUNA
Recinto III Fiorentini, 8
L’apertura del M.I.B. nelle Giornate FAI prevede il racconto della storia della Festa della Bruna, del suo rituale, dei suoi segreti, e la visione del carro di dimensioni reali realizzato nel 2019 dal maestro Andrea Sansone, già autore di carri trionfali di diverse edizioni della festa.
Attraverso la visita sarà valorizzata la manifestazione antropologica della festa, intesa nella sua accezione più autentica, quale evento che racconta la cultura, la storia, la tradizione, il legame col territorio, il senso di appartenenza, le caratteristiche peculiari di un popolo, e che quindi contribuisce alla ricchezza ed alla varietà dell’umanità.
Un particolare accento sarà dato allo “strazzo”, momento più caratteristico della festa, di grande valore simbolico: strappare è raccogliere, e si raccoglie perché la terra possa di nuovo produrre per il nuovo anno; si rompe per ricostruire meglio, per migliorarsi: i materani dicevano: di meglio in meglio ogni anno. Nello `strazzo’ c’è la condivisione di una bene. Si strappa la cartapesta, un materiale povero, povero come erano poveri i nostri contadini, ma costruito nella maniera più bella ed artistica, perché è in onore della cosa più bella, il Trascendente. Con lo `strazzo’ si rifiutano i beni terreni e si tributa onore solo al bene più autentico: il carro si strappa, il Sacro resta. Come nell’arte orientale del Kintsugi, che valorizza i manufatti in ceramica rotti, ricostruendoli nelle `fratture’ con metalli preziosi, lo strazzo rende preziosa la festa, idealmente unendo gli abitanti che la celebrano.
MUST – MATERA UNDERGROUND STORIES AND TRADITIONS
Via San Biagio, 15
L’apertura nelle Giornate FAI del Must prevede la visita guidata a cura degli studenti dell’ITIS Pentasuglia di Matera, formati nell’ambito del progetto ‘ Apprendisti Ciceroni’ Le visite guidate all’interno degli spazi del percorso ipogeo, permetteranno ai visitatori di comprendere meglio la grande capacità dei nostri antenati di progettare e trasformare spazi e luoghi ostili in ambienti favorevoli allo sviluppo economico e sociale della città. Il percorso museale è inoltre supportato da contenuti multimediali, che favoriscono la fruizione dei luoghi e dei contenuti. Vi è spazio anche per le suggestioni visive che porteranno i visitatori a viaggiare per tutta la nostra bellissima Basilicata. Un racconto per immagini, delle antiche feste e delle tradizioni di Basilicata che seguono il ritmo e il ciclo delle stagioni. A completare l’esperienza, che coinvolge tutti i sensi, i visitatori avranno la possibilità di esplorare il nostro giardino ipogeo: uno straordinario esempio della varietà di piante che vivono e resistono in ambiente ipogeo. La visita guidata, si conclude con un omaggio al cinema, in un ambiente dedicato allo straordinario rapporto tra la città e la settima arte. Una linea del tempo restituisce tutte le produzioni cinematografiche realizzate in città.
NEL CUORE DELLA CIVITA, PALAZZO VENUSIO, OGGI VICECONTE
Via S. Potito, 7
L’apertura nelle Giornate FAI di Primavera 2021 risulta di particolare interesse poiché il Palazzo Venusio è oggi una struttura alberghiera e l’ingresso è riservato agli ospiti dell’Hotel. La visita prevede l’accesso alla splendida terrazza da cui è possibile scorgere una vista mozzafiato, poiché questa domina tutto il Sasso Caveoso da uno dei punti più alti in assoluto. Nel percorso sarà possibile apprezzare le decorazioni dell’enfilade di saloni del piano nobile, oltre che immaginare la vita di una famiglia nobile contestualizzata in un luogo sconosciuto ai più. Durante la visita sarà possibile ascoltare brani musicali. Domenica pomeriggio, a conclusione delle visite, si presenterà il concerto: “Dalla Basilicata all’Europa la musica che unisce il mondo” eseguito dagli Apprendisti Ciceroni del Liceo Musicale “T. Stigliani”, promosso dal FAI in collaborazione con l’Associazione “Lucania Musicale” e con Palazzo Viceconte.
PALAZZO ARCIVESCOVILE DI MATERA
Piazza Duomo
L’apertura durante le Giornate FAI, prevede una visita del Palazzo Arcivescovile che ha inizio dall’ampia scalinata di accesso che conduce agli ambienti riservati al Vescovo e alla Sua Cappella privata; un ampio ingresso introduce poi il visitatore nella sala del Crocifisso, così denominata per la pregevole opera realizzata su calco dell’artista Pericle Fazzini e di qui si accede nell’incantevole sala affrescata nel Settecento e comunemente denominata ‘Salone degli Stemmi’ dove, tra l’altro, è possibile ammirare le decorazioni affrescate con le vedute prospettiche dei 34 centri abitati lucani e pugliesi rientranti nell’antica Arcidiocesi metropolita di Acerenza e Matera esistita fino al 1954. La visita si conclude con la sala detta ‘degli Arcivescovi’ dove è possibile ammirare i ritratti dei Vescovi succedutisi a partire dal 1900. L’eccezionalità dell’evento consente, pertanto, ai visitatori di fruire di un bene artistico pregiato che è accessibile, esclusivamente, durante eventi o convegni organizzati dalla Curia.
PALAZZO MALVINNI-MALVEZZI: UN AFFACCIO SUL CINEMA
Piazza Duomo
La significativa storia della famiglia Malvinni-Malvezzi e del palazzo che costruì nella parte più alta della città antica di Matera, saranno presentate lungo un suggestivo percorso tra le preziose sale interne dell’edificio e il panoramico affaccio sugli antichi rioni Sassi. A partire poi dal ruolo che il Palazzo ebbe nel 1990, come set di alcune scene del film ‘Il sole anche di notte’ dei fratelli Taviani, la narrazione dell’edificio si arricchirà delle performance grafiche e multimediali degli alunni del Liceo Artistico ‘C. Levi’, ispirate al rapporto, sempre più significativo, tra il Cinema e la città di Matera.
PROGETTO GENESI. ARTE E DIRITTI UMANI – PALAZZO LANFRANCHI
Piazzetta Pascoli
Aperture a cura di: APERTURA IN COLLABORAZIONE CON LA COMMISSIONE EUROPEA. PER IL RESTAURO E LA VALORIZZAZIONE PALAZZO LANFRANCHI HA BENEFICIATO DI FONDI EUROPEI – FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE.
Anche quest’anno il FAI, in occasione delle Giornate di Primavera dedicate alla raccolta fondi, organizza una delle sue aperture straordinarie a Palazzo Lanfranchi. L’occasione è davvero un evento speciale: la mostra itinerante sui diritti umani intitolata “Progetto Genesi, Arte e Diritti Umani”, ospitata per l’appunto dal 8 marzo al 30 maggio 2022 in un’ala dello storico palazzo materano e realizzata, in collaborazione con il FAI, dall’Associazione Genesi di Milano.
Palazzo Lanfranchi, già sede dal 2003 del Museo Nazionale di Arte Medievale e Moderna della Basilicata, è attualmente sede, insieme al Museo Archeologico Nazionale Domenico Ridola, del Museo Nazionale di Matera, istituito con DPCM 2 dicembre 2019 n. 169 fondendo i due musei.
Il Museo di Palazzo Lanfranchi si articola nelle tre sezioni Arte del territorio, Collezione Camillo d’Errico, Arte contemporanea (con le opere di Carlo Levi e Luigi Guerricchio) ed ospita, inoltre, importanti mostre temporanee. Costruito come Seminario tra il 1668 e il 1672 per volontà dell’arcivescovo Vincenzo Lanfranchi, Palazzo Lanfranchi sorge sul pianoro immediatamente a ridosso del Sasso Caveoso, a chiudere prospetticamente, come fosse un fondale scenico, la centralissima Via Ridola.
Durante le Giornate FAI di Primavera del 26 e 27 marzo 2022 i sostenitori del FAI potranno conoscere l’interessantissimo Progetto Genesi. A cura di Ilaria Bernardi, il progetto dura un intero anno e coniuga momenti espositivi ed educativi, videoconferenze, visite guidate, laboratori ecc., con l’obiettivo di fornire un percorso di educazione permanente in tema di diritti umani.
Promosso dall’Associazione Genesi di Milano, Progetto Genesi è patrocinato da MiC-Ministero della Cultura, Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, Rai Per il Sociale, Università Cattolica del Sacro Cuore, FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano.
In particolare, la mostra Progetto Genesi, Arte e Diritti Umani ospitata al Lanfranchi è dedicata alla Collezione Genesi, raccolta d’arte contemporanea costituita da opere di artisti provenienti da tutto il mondo, i cui temi inducono ad una riflessione sulle più drammatiche questioni del nostro tempo. Dopo aver toccato Varese e Assisi, e prima di giungere ad Agrigento, la Collezione Genesi arriva a Matera dove viene esposta al primo piano del Museo Nazionale di Matera ‘ Palazzo Lanfranchi, mentre Casa Noha, bene appartenente al FAI, accoglie un’importante opera della Collezione, Home Is Where You Leave Your Belt (2019) di Monica Bonvicini.
Accompagna la mostra un ampio programma di attività educative, come visite guidate e workshop partecipativi al Museo, e un ciclo di dodici conversazioni online in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
RACCONTI IN PIETRA – MUSEO DI PALEONTOLOGIA
Vico San Leonardo, 9
Il museo Racconti in Pietra nasce dal desiderio di valorizzare Matera e il territorio circostante non solo dal punto di vista storico-artistico/archeologico, bensì includendo anche l’importanza dell’aspetto geologico e paleontologico, derivante dai ritrovamenti avvenuti negli ultimi Trenta anni, prima nella vicina Altamura, di uno SCHELETRO DI NEANDERTHAL incastonato in una stalactite e di 30.000 ORME DI DINOSAURI, poi a Matera, di una BALENA FOSSILE lunga 27 m ritrovata lungo le sponde dell’invaso artificiale S. Giuliano.
La realizzazione di tale progetto è stata possibile anche grazie al MiC che in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata ha permesso l’esposizione di FOSSILI VERI, ritrovati in passato da parenti ed amici dell’ideatore e regolarmente catalogati al MUSEO NAZIONALE DI MATERA “DOMENICO RIDOLA”.
Inoltre con l’ausilio delle nuove tecnologie al servizio dei beni culturali, quali: plastici, pavimenti interattivi, luci, suoni e pannelli didattici si fa sì che il visitatore non solo venga proiettato in un viaggio nel tempo a ritroso ma riesca a vivere e a vedere quello che in molti casi ancora non è possibile fruire dal vivo.
E’ un museo per tutte le fasce d’età, che coinvolge vari settori e varie professionalità, dal turista allo studente, dall’archeologo, allo storico dell’arte, all’architetto, al paleontologo.
Inoltre il Comune di Matera ha concesso alla società omonima che gestisce tale presidio la possibilità di ampliare gli spazi, dando in concessione i locali demaniali attigui e pertanto in occasione delle Giornate FAI di Primavera sarà possibile accedere alla cisterna che permetterà poi, in un secondo momento, di visitare uno spazio che andrà a quadruplicare le dimensioni del Museo Racconti in Pietra e dove verranno eseguiti laboratori con le scuole e ulteriore allestimento museale.
MONTESCAGLIOSO (MT)
CHIESA MADRE SS. PIETRO E PAOLO BICENTENARIO DELLA FONDAZIONE
via Amerigo Vespucci 12 Montescaglioso
L’apertura della Chiesa Madre di Montescaglioso per le Giornate Fai di Primavera 2022 ha una particolare rilevanza in quanto ci si appresta a celebrare il bicentenario della consacrazione della nuova chiesa avvenuta il 29 Maggio 1823. Durante l’apertura saranno visitabili e descritti spazi normalmente non aperti. Inoltre, saranno esposti beni parrocchiali poco o per nulla conosciuti, pertanto la visita si presenta come un’occasione unica per vivere al meglio la storia e la tradizione religiosa e devozionale del paese.
IRSINA (MT)
IL POLINO E LA CHIESA DI SAN FRANCESCO
Piazza San Francesco
La chiesa di San Francesco è un bene aperto al pubblico solo in occasione delle funzioni religiose. Gli Apprendisti Ciceroni accompagneranno i visitatori alla scoperta della storia e dell’architettura di questo luogo carico di anni e di devozione popolare. Sarà questa l’occasione per scoprire il pittore Domenico Polino la cui attività artistica è in fase di ricostruzione.
L’ARTE PITTORICA DEL ‘600 E ‘700 NELLA CATTEDRALE DI IRSINA
Largo Cattedrale
APERTURA IN COLLABORAZIONE CON LA COMMISSIONE EUROPEA. LA CATTEDRALE È STATA RESTAURATA GRAZIE ANCHE AL CONTRIBUTO DI FONDI EUROPEI – FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE.
Gli Apprendisti Ciceroni vi accompagneranno in un viaggio alla scoperta delle storie legate alla Cattedrale di Irsina e alle sue opere ed in particolare alle opere pittoriche realizzate dagli artisti Miglionico e Polino presenti nella chiesa e nella sua sagrestia.
DELEGAZIONE FAI DI MATERA – GRUPPO FAI DI FERRANDINA – Capo Gruppo Vincenzo D’Aloia
Cultura e Ambiente resta il filo conduttore che continua ad ispirare l’attenzione dei volontari del Gruppo FAI di Ferrandina della Delegazione FAI di Matera, per le prossime GFP 2022, anche attraverso l’approfondimento e l’apertura di siti visitati in passato.
NUOVI AFFRESCHI E RESTAURI CHIESA MADRE
Chiesa Maria SS della Croce – Piazza Plebiscito – Ferrandina. La chiesa si affaccia sulla Piazza del Plebiscito.
La visita consiste in un percorso emozionante che porterà lo sguardo del visitatore tra le bellezze di restauri in corso e affreschi appena rinvenuti dietro gli stalli del coro, nell’abside dietro l’altare maggiore, che fanno formulare nuove ipotesi circa la dimensione e il perimetro della vecchia chiesa di stile bizantino rivolta ad oriente.
Prima l’immagine di un vescovo, poi Santa Brigida pellegrina, con bastone da viandante e conchiglia, bellissimi effetti damascati sul fondo, con a fianco S. Leonardo.
Particolare della stratificazione dell’intonaco, fanno ritenere l’affresco di S. Leonardo più antico di Santa Brigida.
Il primo risalente al 1500.
Dopo una parte vuota sulla parete, che poteva ospitare un’icona, un altare o un elemento decorativo, l’affresco riappare con una Santa regina con corona,
fino alla parete opposta con S. Antonio Abate e S. Giovanni Battista, di elevata qualità pittorica cinquecentesca.
La parte semicircolare del coro, traslata in avanti, modificata e ridotta, probabilmente per far posto alla struttura che regge le canne dell’organo, ha messo in evidenza, sul retro, un vecchio pavimento in cotto settecentesco, montato su un altro di epoca ancora più antica’.
GROTTOLE (MT)
CHIESA DI SAN ROCCO
Viale della Resistenza s.n.
L’apertura nelle Giornate FAI prevede la visita guidata dai volontari del FAI di Grottole come un viaggio nella storia della chiesa e della comunità.
Particolare interesse è rivolto al magnifico polittico ad olio su tela, che sovrasta l’altare, retablo raffigurante Le sette Opere di Misericordia corporali, più quattro pannelli sul basso, attribuiti all’artista Pietro Antonio Ferro e databili intorno al 1630. Al centro del retablo la scultura lignea, dipinta e dorata, della Madonna col Bambino, alla quale è legata una leggenda popolare. A sinistra vi è il pulpito, di noce massiccio, sorretto da una maestosa aquila, che ha tra gli artigli lo stemma di Grottole. Nel pannello frontale del pergamo, a rappresentare il sacrificio di Cristo, è scolpito un pellicano che nutre i suoi figli. Presenti, nella navata centrale, due acquasantiere in marmo policromo e quattro fosse sepolcrali. Anche l’organo e la cantoria, che sovrastano l’ingresso principale, sono degli inizi del 1700.
MIGLIONICO (MT)
CASTELLO DEL MALCONSIGLIO
Piazza Castello
Aperture a cura di: APERTURA IN COLLABORAZIONE CON LA COMMISSIONE EUROPEA. IL CASTELLO È STATO RESTAURATO GRAZIE ANCHE AL CONTRIBUTO DI FONDI EUROPEI – FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE.
L’apertura durante le giornate FAI, oltre alla visita del castello, si assisterà alla ricostruzione della Congiura dei Baroni in versione multimediale.
POMARICO (MT)
CHIESA MATRICE SAN MICHELE ARCANGELO
Via Chiesa
Le giornate di Primavera hanno l’obiettivo di far scoprire ed illustrare al visitatore le opere d’arte di pregevole fattura che l’edificio sacro contiene: l’apparto decorativo in stucco, finemente realizzato nel 1796 ad opera di un gruppo di stuccatori milanesi; festoni di fiori, racemi, putti, puttini che si atteggiano come se fossero esseri viventi che si muovono nello spazio con una resa anatomica straordinariamente naturalistica; sculture delle migliori botteghe pugliesi e campane; tele di artisti tra i più rinomati del panorama lucano. Basti citare la maestosa cornice, collocata nel braccio destro del transetto, che racchiude la grande tela raffigurante “L’Immacolata” del pittore Pietro Antonio Ferro, uno dei maggiori artisti lucani del XVII secolo, oppure “La Maddalena” di Andrea Vaccaro, i cui caratteri stilistici , in particolare le reminiscenze luministiche caravaggesche, rimandano alla scuola napoletana del XVII secolo, oppure “La Vergine Incoronata tra angeli, S. Francesco e l’Eterno Padre” del pittore fiammingo Teodoro D’Errico.
SALANDRA (MT)
CASINO ALCIBIADE E CELESTE IULA
Agro di Salandra
Visita guidata dai volontari FAI di Salandra per conoscere la storia del casino di caccia Iula, e i proprietari che si sono succeduti dalla metà dell’800.
DELEGAZIONE DI POTENZA – Capo Delegazione Angela Malaspina
Saranno 10 le aperture previste in 10 diversi comuni.
Si segnala la visita al “Faggeto di Moliterno”, una passeggiata adatta a tutti nella natura incontaminata, nel cuore del Parco dell’Appennino lucano-val d’Agri- Lagonegrese, con una guida esperta che racconterà il bosco, le specie presenti e le tracce degli animali secondo la tecnica dell’interpretazione ambientale.
Altre visite riguarderanno i borghi, attraverso i Palazzi e le Chiese che ne hanno fatto la storia.
Questo è il caso di Marsiconuovo, Marsicovetere e Anzi.
“Marsiconuovo, tra Principato e Diocesi” è il titolo della visita di Marsiconuovo, che toccherà Palazzo Pignatelli, la Chiesa di Santo Spirito, oggi cappella privata aperta per l’occasione, e la Chiesa di San Rocco, per sottolineare l’importanza storica di questo piccolo centro che è stato sede di Arcidiocesi e si è caratterizzato nel tempo per il governo di importanti famiglie. La visita viene curata da narratori locali appassionati della storia del territorio.
A Marsicovetere la visita è incentrata sulla chiesa Madre, dedicata ai SS Apostoli Pietro e Paolo, custode di interessanti opere artistiche, nel cuore del piccolo borgo dove la storia sembra essersi fermata. Sarà aperto e visitabile anche il Museo privato delle tradizioni contadine.
Ad Anzi in “Un giorno da barone” i volontari narratori accoglieranno i visitatori in costumi storici e racconteranno episodi della vita del barone Fittipaldi lungo le stanze e le cantine del Palazzo omonimo, oggi sede del comune. La visita sarà inoltre arricchita, quando si fa buio, con AKELARRE, il grande spettacolo di danza e fuoco della Compagnia IL CENTIFORME.
Inedita è la visita di Sasso di Castalda. “Pietà e devozione popolare nei luoghi di don Giuseppe De Luca è un itinerario reale ed immaginario attraverso il quale si vuole ricostruire la personalità di Don Giuseppe De Luca (1898-1962), nel centenario della sua morte. Sacerdote, consigliere ed ispiratore di Giovanni XXIII, e grandissimo uomo di cultura ed erudizione, fu ispiratore del processo che portò, subito dopo la sua morte, al Concilio Vaticano II. La visita, che tocca passaggi storici ed epocali, opere artistiche ed architettoniche, restituisce il ritratto di una comunità la cui storia è unita ad una forte religiosità.
A Castronuovo S.Andrea si visiterà il Museo Internazionale del Presepio Vanni Scheiwiller, che si snoda tra i vicoli del paese, ambientato in grotte, cantine, magazzini, stalle e case abbandonate, divenute i custodi di circa 200 presepi provenienti da tutto il mondo, raccolti da Vanni Scheiwiller e dallo storico dell’arte Giuseppe Appella. La visita consente una lettura antropologica dell’abitato, grazie alla scoperta della tipica architettura medievale del borgo e dei numerosi oggetti, un tempo indispensabili per il lavoro quotidiano.
Le visite a monumenti sono quelle di Savoia di Lucania, Castronuovo Sant’Andrea e Brindisi di Montagna.
Il Castello di Savoia di Lucania, arricchito del nuovo allestimento, riapre per la prima volta i suoi battenti in occasione delle Giornate FAI di Primavera. Sarà possibile visitare la sezione dedicata a Giovanni Passannante, l’anarchico che, nel novembre 1878, attentò alla vita del sovrano Umberto I durante la sua visita a Napoli. La seconda sezione ospita la Collezione Vernotico, una raccolta di cimeli, foto, libri e giornali del periodo storico che va dagli anni ’20 al secondo dopoguerra con riferimento a comunicazione, pubblicità, architettura, moda e design dell’epoca.
Sant’Arcangelo apre le porte del suo più grande monumento: Il convento di Santa Maria di Orsoleo, dove si potranno ammirare le arcate del chiostro minore che incorniciano un ricco cicli di affreschi di Giovanni Todisco, in parte restaurati.
Si conservano tuttora le zanne e alcuni resti ossei del drago che, secondo la leggenda, sarebbe stato ucciso dal conte Della Marra grazie all’apparizione della Madonna di Orsoleo.
Brindisi di Montagna con la sua suggestiva Grancia San Demetrio e la piccola cappella affrescata offre una visita che coniuga arte e territorio, con gli annessi laboratori del miele e del grano.
Nel capoluogo, Potenza, incontreremo l’arte di Nino Tricarico con la visita alla Galleria e al Laboratorio creativo, accompagnata dalla narrazione degli apprendisti ciceroni del Liceo linguistico “Da Vinci-Nitti” di Potenza. Si continua, così, un discorso ideale già intrapreso nel 2019 con la visita allo studio e giardino privato dell’artista Antonio Masini, mirato a valorizzare l’opera di pittori che sono espressioni della cultura locale, che a Potenza hanno vissuto e lavorato, ma che hanno avuto anche un respiro internazionale. Fare riscoprire alla città queste manifestazioni dell’ambiente artistico cittadino consente anche di riconoscere e riappropriarsi di importanti elementi di identità culturale.
ANZI (PZ)
UNA GIORNATA DA BARONE
Palazzo La Fenice, via Fittipaldi 2
Il luogo di partenza della visita è il palazzo La Fenice, nei pressi di Piazza Dante nel cuore del paese. E’ consigliabile parcheggiare all’ingresso del paese (area Convento) e salire a piedi in piazza.
La visita durante le Giornate FAI consente di conoscere la storia del Barone e le curiosità che si sono tramandate nel tempo su di lui e sulla sua famiglia, che verranno narrate da figuranti in abiti tipici dell’epoca in uno scenario magico che, in pochi secondi, vi farà fare un meraviglioso viaggio indietro nel tempo. Si potranno, inoltre, visitare le antiche cantine del Palazzo storico e scoprire il rilevante patrimonio archeologico anzese, oggi presente nei più grandi Musei del mondo. Si scoprirà il valore storico e artistico del Sacrario di Santa Lucia, chiesa abitualmente chiusa, e si potranno ammirare le suggestive ambientazioni del presepe poliscenico, unico nel suo genere. Solo per sabato 26 marzo alle ore 19:30 sarà possibile assistere al grande spettacolo di danza e fuoco “Akelarre”, della compagnia “Il Centiforme”.
BRINDISI MONTAGNA (PZ)
PARCO STORICO DELLA GRANCIA
Foresta Grancia
Aperture a cura di: APERTURA IN COLLABORAZIONE CON LA COMMISSIONE EUROPEA. QUESTO SITO HA BENEFICIATO DI FONDI EUROPEI – FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE.
Ora come allora, in questi territori, vengono seminati grani antichi, legumi, ortaggi, piante officinali, olivi e viti, nel pieno rispetto di nostra “madre Terra”. Oggi, in quei luoghi, si sono avvicendate tante piccole Aziende Agricole fatte di uomini e di donne, che, forti proprio di quella saggezza, continuano a proporre lo stesso mondo, le stesse storie, gli stessi sapori.
Un’ora immersi nel verde, nel suggestivo complesso monastico della Grancia di San Demetrio, tra visite, passeggiate e laboratori.
Passeggiata naturalistica (grado di difficoltà basso), laboratorio del miele e dei grani antichi, visite guidate all’interno del monastero e della chiesetta di San Lorenzo Martire.
CASTRONUOVO DI SANT’ANDREA (PZ)
MUSEO INTERNAZIONALE DEL PRESEPIO “VANNI SCHEIWILLER”
RIONE MANCA, CASTRONUOVO DI SANT’ANDREA (PZ)
Il percorso inizia da Piazza Civiltà Contadina, un realtà architettonica molto affascinante contornata oltre che dalle opere realizzate da famosi artisti contemporanei, come Maccari e Consagra, anche da un originale e maestoso albero monumentale a forma di grande ombrello, che si erge, superbo, proprio al lato della piazza, e da un suggestivo panorama che si affaccia sulla Tempa della Cerasia e che poi si protende, voltando pian piano lo sguardo, su un’estesa vallata che accompagna la visuale fino ai piedi del Pollino. Da qui, percorrendo dei caratteristici vicoletti, ornati di piante aromatiche e fiori, si proseguirà poi alla scoperta del Museo Internazionale del Presepio “Vanni Scheiwiller”.
La visita sarà anche un modo per conoscere la storia e le risorse di Castronuovo di S. A., uno dei tanti paesini del Parco Nazionale del Pollino dove lo spopolamento e l’emigrazione costituiscono problemi davvero seri. Numerosi spunti saranno forniti per chi vuole continuare la visita sia all’interno del borgo che sui molteplici itinerari escursionistici e ciclabili nell’ambiente circostante.
MARSICO NUOVO (PZ)
MARSICO TRA PRINCIPATO E DIOCESI
Piazza Unità d’Italia, 1
Il percorso nelle Giornate FAI prevede il ritrovo davanti a Palazzo Pignatelli. La visita comincerà proprio con il Palazzo che, benché sede comunale, non è ordinariamente accessibile per visite guidate. Le Giornate FAI fi Primavera costituiranno l’occasione per approfondire la storia della famiglia Pignatelli, e quindi anche la storia di Marsico Nuovo nel periodo rinascimentale. Si proseguirà poi alla scoperta delle chiese di Santo Spirito e San Rocco, ricche di pregevoli opere d’arte. Si sottolinea l’eccezionalità dell’accesso alla Chiesa di Santo Spirito, il cui interno solitamente non è visitabile.
MARSICOVETERE (PZ)
CHIESA MADRE SS. APOSTOLI PIETRO E PAOLO
PIAZZA MUNICIPIO, MARSICOVETERE. Seguire indicazioni per la chiesa dei SS Pietro e Paolo.
L’apertura della chiesa dei SS Pietro e Paolo consentirà ai visitatori di conoscere le diverse opere pittoriche e scultoree che contiene. La chiesa, posta al centro dell’abitato di Marsciovetere, sarà anche l’occasione per una autonoma visita del borgo, che mantiene la sua caratteristica struttura medioevale ed un interessante museo della cultura locale contadina.
MOLITERNO (PZ)
BOSCO FAGGETO SCRIGNO DI BIODIVERSITA’
LOC. FAGGETO EX SP103. Lungo la ex sp 103, precisamente al km 26, a sei chilometri dal centro abitato.
Il percorso inizierà in una radura all’ingresso del bosco, delimitata da Faggi secolari e si snoderà lungo il sentiero principale “dei Grandi Faggi”, per arrivare sino ad una magnifica prateria che ospita le fioriture primaverili. Saranno descritte le principali specie vegetali e si andrà alla ricerca delle tracce dei suoi abitanti (le mangiatorie dello scoiattolo meridionale e le fatte del lupo), attraverso la tecnica dell’interpretazione ambientale.
POTENZA (PZ)
INCONTRO CON L’ARTE DI NINO TRICARICO
via della Chimica 115. Lo Studio Galleria si trova al quarto piano di un edificio moderno, in via della Chimica, lungo il fiume Basento, nello stesso stabile del ristorante Ludwig.
L’eccezionale apertura ci consentirà di entrare nello Studio/Museo dell’artista Nino Tricarico. Varcheremo la soglia di uno spazio privato, solitamente non fruibile, che racchiude e custodisce parte delle sue opere, ambientate in uno spazio ampio e inondato di luce. La visita si snoda lungo un itinerario emozionale che tocca i punti salienti del percorso umano ed artistico dell’autore, accompagnato dalla narrazione degli apprendisti Ciceroni dell’Istituto ‘Da Vinci’, fino a raggiungere il cuore creativo dello Studio, la fucina della elaborazione artistica: il laboratorio.
Qui, tra tele, legni, materiali, colori, pennelli e altri strumenti, la visita sarà coronata dall’incontro con l’autore. Nino Tricarico ci attenderà nel suo laboratorio, per animare, con le sue parole, il suo processo creativo e per condividere con noi l’esperienza, tutta umana, di trasformare la realtà in balsamo esistenziale.
SANT’ARCANGELO (PZ)
TRA CIELO E TERRA: IL CONVENTO DI SANTA MARIA DI ORSOLEO
Località Santa Maria di Orsoleo. Il Convento di Santa Maria di Orsoleo sorge su una collina che domina la media Valle dell’Agri. Raggiungibile attraverso la SS 598 Fondo Valle dell’Agri, uscita Sant’Arcangelo (PZ).
Durante l’apertura in occasione delle giornate FAI, il visitatore varcherà la soglia dell’antico portale di ingresso al convento percorrendo, poi, le arcate del chiostro minore che incorniciano gli affreschi del Todisco. Incontrerà gli sguardi e i volti di santi, personaggi del Vangelo, macabri scheletri che dal 1545 fissano chiunque attraversi i corridoi del chiostro. Qui si conservano tuttora le zanne e alcuni resti ossei del drago che, secondo la leggenda, sarebbe stato ucciso dal conte Della Marra grazie all’apparizione della Madonna di Orsoleo. Alcuni gradini in pietra lo condurranno nella piccola chiesa barocca decorata, come un piccolo scrigno, da stucchi, pitture e sculture che impressionano per la loro fastosità. Qui è custodita la preziosa statua lignea della Vergine, considerata dagli studiosi la più antica statua mariana della Regione e una delle più antiche di tutto il Meridione. Alle spalle dell’altare maggiore in marmi policromi, il visitatore sarà avvolto dalle misteriose figure umane, animali e ibride che sporgono come un ricamo tra gli scranni del coro scolpito in legno di noce, risalente al1614. Osserverà gli sguardi delle piccole sculture di angeli rivolti verso l’alto, seguendoli con la vista rimarrà ammaliato dagli spettacolari affreschi della cupola che sfondano prospetticamente la volta per offrire allo spettatore la celestiale visione della cupola.
SASSO DI CASTALDA (PZ)
PIETÀ E DEVOZIONE POPOLARE E LUOGHI DI DON GIUSEPPE DE LUCA
Via Pietà – Slargo Don Giuseppe De Luca
Il Sito è facilmente raggiungibile sia dalla SS95 Tito-Brienza (uscita Sasso) che dalla SS598 Fondo Valle dell’Agri (uscita Sasso). Una volta giunti in paese parcheggiare l’auto in Piazza Rocco Petrone e raggiungere a piedi il luogo dell’inizio visita che dista poche centinaia di metri.
Il viaggio che si intende intraprendere con questa iniziativa è un itinerario reale ed immaginario, che presto diverrà museo diffuso, tra i luoghi religiosi di Sasso di Castalda dedicati al culto cattolico ufficiale e quelli votivi della devozione popolare locale. Ed è proprio questo interessante ed inedito binomio che ha caratterizzato in parte la vita, il pensiero e le opere di un illustre cittadino sassese di importanza mondiale: Don Giuseppe De Luca (1898-1962), sacerdote, consigliere ed ispiratore di Giovanni XXIII, e grandissimo uomo di cultura ed erudizione. Coinvolto pienamente e convintamente nel processo che portò subito dopo la sua morte al Concilio Vaticano II, Don Giuseppe seppe portare in luce e riabilitare agli occhi del clero e del mondo della cultura quegli elementi di devozione popolare, quelle tradizioni ed usanze che hanno fatto nei secoli la storia dell’intero Meridione d’Italia. Storia della Chiesa, dice don Giuseppe, significa anche storia di una piccola parrocchia come poteva essere quella di Sasso di Castalda d’un tempo, storia della devozione ad una chiesa o ad un santo particolare attraverso una statua o ad una semplice immaginetta. Tutto ciò significa in definitiva storia di tutta una Comunità, unita da una forte religiosità e quindi storia di un intero paese. Oltre a segnare tanti passaggi storici ed epocali questi luoghi sono spesso delle vere e proprie opere d’arte e dei bei riferimenti alle correnti artistiche e architettoniche.
Saranno recitate antiche preghiere devozionali lucane, accompagnate dal Maestro Graziano Accinni.
SAVOIA DI LUCANIA (PZ)
CASTELLO: SALA IMMERSIVA PASSANNANTE E COLLEZIONE VERNOTICO
Piazza Marconi, 1. A partire da P.zza Plebiscito, la piazza principale del borgo, oltrepassare l’arco e percorrere via Vittoria per circa 100 metri fino all’ingresso del Castello, in piazza Marconi.
Recentemente restaurato, il castello è normalmente chiuso e viene aperto solo su richiesta. Durante le Giornata FAI sarà possibile visitare la parte pubblica del castello che è suddivisa in due sezioni. La prima sezione è dedicata a Giovanni Passannante, l’anarchico che nel novembre 1878 attenta alla vita del sovrano Umberto I durante la sua visita a Napoli. Grazie all’esperienza della ‘Sala immersiva Passannante’ e alla ricostruzione della prigione nella Torre della Linguella (Isola d’Elba), è possibile rivivere il racconto delle sue tristi vicissitudini. La seconda sezione ospita la Collezione Vernotico, una raccolta di cimeli, foto, libri e giornali del periodo storico che va dagli anni ‘20 al secondo dopoguerra. La principale caratteristica della collezione è il carattere compulsivo del materiale raccolto che va dai cimeli della Seconda guerra mondiale e del periodo fascista, a comunicazione, pubblicità, nonché architettura, moda e design dell’epoca.
DELEGAZIONE FAI DI POTENZA – GRUPPO FAI DEL LAGONEGRESE – POLLINO – Capo Gruppo Salvatore Falabella
Il Gruppo FAI del Lagonegrese – Pollino conferma, per le Giornate FAI di Primavera 2022, un’attenzione particolare per quei siti che in questi anni hanno portato il Fondo Ambiente Italiano nel territorio, consentendo ai volontari di diffondere i valori della Fondazione. Così, siamo ritornati nei luoghi delle prime Giornate FAI, piccole e grandi chiese, scrigni di tesori artistici, da proteggere e valorizzare, che come gemme preziose arricchiscono i borghi in cui sono incastonati: è così per la Chiesa di San Nicola di Myra a Castelluccio Inferiore e per il percorso nel borgo di Maratea.
Ma nell’epoca in cui il turismo en plen air ha rappresentato un trend importante, dimostrando l’interesse per un turismo secondo natura, sostenibile, non abbiamo potuto fare a meno di dare la possibilità ai visitatori di scegliere fra opzioni più green, come il percorso sul monte San Biagio, a Maratea, che domina la costa col suo verdissimo bosco di carpini; oppure a Lauria, per un itinerario tra natura, storia e misticismo sul Colle dell’Armo, da cui si ammira un panorama mozzafiato sulla Valle del Noce, e per una visita esclusiva al Castello Ruggero.
Un innovativo esperimento di trekking urbano, invece, interesserà la piccola frazione di San Costantino di Rivello, affacciata sul Golfo di Policastro: qui accompagneremo i visitatori negli imponenti palazzi storici, costruiti a cavallo fra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900; immobili di pregevole fattura architettonica, tuttora abitati, che eccezionalmente apriranno i loro portoni al pubblico.
Non mancherà, sempre a Rivello, la possibilità di visitare il Complesso Monumentale di Sant’Antonio da Padova, tra i più suggestivi conventi lucani, testimonianza tangibile di arte, storia e tradizione, che in questa occasione arricchisce la sua visita con un percorso alla scoperta della ricca varietà di flora che rinverdisce la villa antistante il monastero stesso.
Sono queste le aperture previste per le Giornate FAI di Primavera pensate per riscoprire il patrimonio storico e artistico del Lagonegrese – Pollino con modalità nuove, partendo dalla natura che lo circonda.
CASTELLUCCIO INFERIORE (PZ)
CHIESA DI SAN NICOLA DI MYRA: ARREDI LIGNEI-PARATI LITURGICI-ARGENTI
Si entra nel paese dalla centralissima via Roma, da percorrere fino all’incrocio con largo San Nicola, in pieno centro storico.
La chiesa è molto interessante anche per il magnifico ciclo di affreschi di Angelo Galtieri, una sorta di Bibbia illustrata, che ricopre le pareti della navata centrale, eseguito negli anni dal 1731 al 1737. Una particolare visita merita il pregevole arredo ligneo della sacrestia, che verrà consegnato e montato a breve, oggetto di un accurato restauro. I lavori per la sacrestia iniziarono nel 1773, il materiale utilizzato, sia per gli stanti che per le tarsie, era di proprietà della Parrocchia. Vi lavorarono falegnami del posto ed ebanisti specializzati nelle tarsie, di Latronico e altri paesi limitrofi. La sacrestia, in legno di noce, ricopre tutte le pareti del vano e fu compiuta nel 1775. Gli stipi si rifanno a motivi rintracciabili nelle province meridionali, gli sportelli in basso sono semplici, mentre quelli in alto sono sagomati e decorati al centro con un motivo a stella, con intarsi di legno chiaro e scuro. Verrà illustrato anche il bellissimo gruppo scultoreo in legno policromo di “San Nicola di Myra con il fanciullo Deodato”, opera della fine del sec.XVII/ inizi del sec.XVIII, anche questo di provenienza napoletana, di recente restaurato. Infine, verranno esposti alcuni pezzi della preziosa argenteria e parte dei pregiati parati liturgici.
LAURIA (PZ)
CASTELLO RUGGERO DI LAURIA
Rocca dell’Armo – Centro Storico Rione Cafaro. una volta giunti a LAURIA (PZ) chiedere del Rione Caffaro (centro storico del rione superiore)
Il Sacro e il Profano, in occasione delle Giornate FAI di primavera, è un itinerario di storia, arte, natura, paesaggio e misticismo. Si inizia dal rione storico del Cafaro per la salita al Colle dell’Armo, attraversando vicoli e testimonianze storiche; si giunge sulla Rocca dell’Armo, si ammira un panorama mozzafiato sulla Valle del Noce prima di visitare il Santuario dell’Assunta, con la sua particolarità di santuario mariano, si prosegue per il viale del Teatro a metà, palcoscenico de I GIOVEDI’ del CASTELLO, per arrivare all’orto sotto il Castello Ruggero e prepararsi all’ascesa sul maniero, dove, eccezionalmente, sarà possibile visitare l’interno, oggi cantiere oggetto di lavori di pre-consolidamento murario ed indagini conoscitive, per un percorso su passerelle, guidato, con spiegazioni sui lavori stessi e sulla storia del Castello. Sia il Santuario che il Castello non sono normalmente visitabili. Nella giornata di Domenica, ne pomeriggio, sarà allestito – a cura della “Piccola Biscotteria” di Anna Maria MICELI – un tavolo di degustazione su prodotti tipici da forno con pasta madre e grano antico.
MARATEA (PZ)
PICCOLE GEMME DEL BORGO DI MARATEA
Da rione Casaletto alla Prazza inferiore del Borgo. Partenza itinerario Piazza Europa
Il percorso scelto per le giornate Fai prevede il ritrovo ai piedi del Borgo presso piazza Europa e rappresenta un’occasione per conoscere i vari aspetti del Centro storico di Maratea e riscoprire le piccole “gemme ” del borgo cioè piccole chiese, preziosi scrigni di tesori artistici da proteggere e valorizzare .Lasciando il corso principale ci si addentra nei vicoli del borgo quasi disabitato e si avrà l’occasione di visitare beni solitamente chiusi al pubblico ,conoscerne le origini e la storia godendo di scorci panoramici inconsueti .
SPLENDORE DEL CASTELLO DI MARATEA
Borgo Castello
Il percorso, scelto per le giornate Fai di Primavera, prevede un itinerario che mette in relazione l’emergenza paesaggistica con l’elemento storico- artistico e religioso. Rappresenta un’occasione per conoscere i vari aspetti del `Castello’ partendo dal piazzale della Basilica e affacciandosi da questo ammirare i sottostanti resti delle mura della cittadella fortificata di epoca longobarda, il bellissimo bosco di carpini che riveste il monte con il suo verde intenso ed in lontananza l’attuale centro storico. Dal piazzale si accede al Santuario, dove sono conservate le reliquie di San Biagio e la statua del Santo Patrono racchiusa in un’edicola. Un percorso di circa 200mt, da cui si gode un suggestivo panorama della valle e del Golfo di Policastro, consente di raggiungere il belvedere del Cristo dove la statua voluta dal Conte Rivetti, realizzata dallo scultore Bruno Innocenti nel 1965, dai suoi 22 mt di altezza volge lo sguardo imberbe verso l’edificio sacro e la valle.
RIVELLO (PZ)
COMPLESSO MONUMENTALE DI SANT’ANTONIO
Viale Monastero. Il Monastero è collocato nella parte bassa del paese ed è affiancato da un comodo parcheggio.
L’apertura durante le Giornate Fai del Complesso monumentale dedicato a Sant’Antonio da Padova a Rivello prevede, innanzitutto, la visita guidata attraverso il percorso tradizionale che parte dal piazzale antistante. I volontari si soffermeranno sulla descrizione storica del Convento a partire dal periodo basiliano, fino agli sviluppi attuali che vedono il complesso monumentale individuato quale luogo ideale del Centro della Dieta Mediterranea. I visitatori verranno poi guidati verso l’osservazione particolareggiata del pronao contenenti quattro meravigliosi affreschi: ‘Affresco dei Sanseverino’, ‘Apoteosi di Gesù’, ‘San Francesco e il vescovo fedigrafo’ e tra i quali spicca anche un ‘unicum’ dell’iconografia sacra, ovvero una Crocifissione dei Martiri Francescani del Giappone. La visita prosegue con l’osservazione esterna della cappella del Carmine che è un’edicola funeraria costruita tra il 1616 e il 1634 quando Rivello era sotto la guida politica dei Sanseverino e probabilmente realizzata per la sepoltura di due nobildonne. Attraverso la descrizione del portale in stile fiorentino, ma con chiari richiami ad epoche precedenti e del portone la visita procede nella Chiesa attuale trasformata nel Settecento in stile barocco. I visitatori potranno poi osservare il pregevole coro ligneo del XVII secolo: su ogni stallo superiore è intagliata la figura di un santo, mentre nei pannelli degli stalli inferiori sono raffigurati i diversi mestieri praticati dai frati e dai rivellesi. Si passa poi al Chiostro e all’ ascolto comodamente seduti nella sala dell’Ultima Cena di un’accurata descrizione della stessa. Continuando lungo il Chiostro e ammirando i pregevoli affreschi contenenti la vita di Gesù si sale al piano superiore ove i visitatori saranno guidati alla scoperta della mostra archeologica “Greci ed indigeni tra Noce e Lao”.
All’uscita del complesso monumentale si acquisiranno interessanti informazioni circa le varietà di piante presenti nel Chiostro e nella Villa antistante. Ultimata la visita guidata il visitatore può pranzare amabilmente in uno dei locali che offrono menù tradizionali con i buoni cibi del nostro territorio e procedere ad una sosta presso il Muro della Speranza. Si potrà degustare qualche prodotto tipico presso lo storico locale di Clementina e gli ottimi dolci di Ginetta. Si potrà acquistare qualche oggetto tipico in rame presso il negozio della famiglia Martino e vedere il laboratorio artigianale di Penelope. Il visitatore potrà poi liberamente passeggiare tra i caratteristici vicoli del centro storico di Rivello ed acquistare cadeaux particolari presso il negozio di Yamuna specializzato nella lavorazione del cuoio. Continuando la passeggiata il visitatore potrà spingersi alla ricerca di cappelle, di chiese , di portali , di cupole bizantine .Giunti poi nella parte alta del paese La Motta, dalla Chiesa longobarda di San Nicola, ove si praticava il rito latino si potrà vedere la chiesa greca di Santa Maria del Poggio, ove , invece, si praticava il rito bizantino come in altre cappelle, in modo particolare Santa Barbara e la Cappella dell’Annunziata con le piccole absidi rivolte ad Oriente. Infine, il visitatore potrà, dal Belvedere del San Michele, osservare panorami pittoreschi mentre ascolta la poesia dei suoni provenienti dal fiume Noce e dalla relativa valle e soffermarsi su suggestivi scorci nelle cui atmosfere resterà avvolto, inesorabilmente.
PALAZZI STORICI DI SAN COSTANTINO
VIA VALLINOTO
L’apertura dei palazzi storici di San Costantino, per le Giornate FAI di Primavera, è un evento assolutamente inedito: le strutture, di proprietà privata, non sono mai state visibili al pubblico. La visita prevede una stimolante passeggiata per le vie della frazione alla scoperta delle bellezze artistiche e naturalistiche, sullo sfondo del panorama mozzafiato del Golfo di Policastro.
DELEGAZIONE FAI DELLA COSTA JONICA – Capo Delegazione Franca Di Giorgio
Per le GFP2022 la Delegazione Jonica ha inteso delineare una proposta che rimarcasse i temi principali promossi quest’anno dal FAI: “Il Paesaggio” ed i “Borghi”. L’evento, infatti, sarà una preziosa occasione per spiegare, attraverso l’attenta scelta dei luoghi e la narrazione che ne verrà fatta, la visione culturale condivisa della Fondazione e presentata in occasione del XXVI Convegno Nazionale FAI “Paesaggio 2026. PNRR e transizione ecologica: come bilanciare sviluppo e tutela?”. L’inevitabile rischio, cui è posto il paesaggio con le trasformazioni che saranno messe in atto con la transizione ecologica, ha determinato la scelta di segnalare alcuni tra i luoghi più significativi (scorci paesaggistici e borghi) dell’Arco Jonico Lucano, quali testimonianze preziose della nostra storia e della nostra cultura, per poter così contribuire a diffonderne la conoscenza e il valore, insegnando a leggerlo e interpretarlo, per coglierne continuità ed evoluzione, bellezza e significato. Tutti i siti prescelti hanno come caratteristica comune la predominante incidenza del contesto ambientale nella determinazione della loro identità e coscienza di luoghi, definendosi così la connotazione e peculiarità paesaggistica di questi territori.
BERNALDA (MT)
BOSCO BUFALARA
Contr.da Bufalara. Coordinate GPS: 40.433833, 16.697167
CASTELLO DI BERNALDA
Piazza San Bernardino da Siena
Il percorso delineato interesserà i due livelli sovrapposti, sottano e soprano, seguendo le tracce delle evoluzioni storiche che hanno trasformato l’originario fortino in castello. Saranno messe in evidenza le caratteristiche tipologiche e costruttive dell’antico manufatto con un’attenzione particolare ai materiali impiegati, che consentiranno di scoprire anche le più remote influenze magno-greche.
CHIESA DI SAN BERNARDINO DA SIENA
Piazza San Bernardino da Siena
Il percorso delineato seguirà la disposizione degli altari disposti lateralmente per chiudersi nella navata centrale per completare la vista d’insieme, seguendo nel contempo le tracce delle evoluzioni storiche che hanno trasformato l’originario impianto architettonico. Saranno messe in evidenza le caratteristiche tipologiche e costruttive dell’antico manufatto con un’attenzione particolare ai materiali impiegati, che consentiranno di scoprire anche le più remote influenze magno-greche.
CHIESA DI SANT’ANTONIO DA PADOVA O DEL CONVENTO
Piazza Plebiscito
TEMPIO DI HERA, GIÀ “CATTEDRA” DI PITAGORA, IN MEGALE ELLAS
S.S. 106 Jonica – Metaponto
Il tempio, per la sua collocazione decentrata rispetto al Parco Archeologico, non ha un’apertura continuativa, che in realtà è calendarizzata stagionalmente. In occasione delle GF in collaborazione con la Direzione museale si offre un’apertura speciale del tempio. Con l’occasione i visitatori potranno proseguire la visita per apprezzare i resti dell’antica decorazione in terracotta, statuette, ceramiche e altri pezzi di colonne del tempio esposti al Museo di Metaponto, nonché proseguire verso l’area urbana dell’antica Metaponto visitando il Parco Archeologico di Apollo Licio.
PISTICCI (MT)
CAPPELLA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE
Contrada Madonna delle Grazie
L’apertura nelle giornate FAI prevede, oltre alla visita della chiesa della Madonna delle Grazie, una passeggiata lungo la strada che si snoda verso la valle del Cavone dalla quale è possibile ammirare l’abitato di Pisticci che, disteso sui calanchi, domina la valle costellata di antiche masserie e spesso sorvolata da splendidi esemplari poiane in volo alla ricerca di prede. Dalla strada si scorge lo sperone roccioso della Petrolla dalle origini misteriose e antico nascondiglio di briganti e fuorilegge. Il massiccio del Pollino e l’azzurro dello Jonio incorniciano questo suggestivo scenario.
RIONE TERRAVECCHIA E DIRUPO
Piazza XI Febbraio 1929
Passeggiata lungo le strade dei Rioni Terravecchia e Dirupo: il percorso nelle Giornate FAI prevede il ritrovo nella panoramica piazza XI febbraio, in Terravecchia, su cui si affaccia l’imponente la Chiesa Madre. A seguire, si raggiungeranno il Palazzo De Franchi, la Cappella dell’Annunziata, i resti del Castello normanno, per poi concludere il percorso nel rione Dirupo, con la visita della Chiesa della Immacolata Concezione, sigillo di un labirinto di strade quasi mai piane, costeggiate da bianchi filari di case con copertura a capanna ‘làmmie’.
POLICORO (MT)
I LUOGHI DELLA RIFORMA FONDIARIA
Piazza Eraclea
Il percorso si svolgerà essenzialmente all’aperto, attraverso il tessuto urbano quotidianamente vissuto, ma privo di segnaletica informativa e quindi solo parzialmente fruito nella sua valenza storico documentale. Verranno organizzati eventi collaterali in occasione dell’apertura, che faranno da corollario all’esperienza della visita (es. mostre fotografiche e/o grafiche) con l’intento di raccontare un’epoca, non così lontana e forse per questo spesso dimenticata. Il percorso attraverserà anche il borgo dei ‘casalini’, piccole case circondate da un prato verde, disposte in filari intorno alla piazzetta messa in risalto da una fontana. Queste case costituivano gli alloggi unifamiliari dei dipendenti della grande azienda feudale del barone Berlingieri, oggi, restaurate utilizzando i materiali di
costruzione originaria, ospitano attività artigianali e commerciali.
I LUOGHI DI HERACLEA
Via Cristoforo Colombo. S.S. 106 “Jonica” da Taranto e Reggio Calabria bisogna uscire all’uscita Policoro (dir. Museo)
Oltre al Museo, che spesso ospita anche mostre temporanee, i visitatori saranno accompagnati dagli Apprendisti Ciceroni tra i resti delle due colonie greche, fondate l’una (Heraclea) sulle rovine dell’altra (Siris), ritrovando, tra le insulae dell’impianto urbano ortogonale ancora visibile, le botteghe artigianali del IV-III secolo a.C. e i quartieri abitativi caratterizzati da edifici con mosaici sui pavimenti. Un abbigliamento comodo e sportivo consentirà poi di prolungare la passeggiata lungo il percorso ciclabile nella vallata sottostante, dove sorgevano il tempio di Dioniso ed il santuario di Demetra.
LA COLLINA DEL CASTELLO DI POLICORO
Via Castello – Policoro. S.S. 106 “Jonica” da Taranto e Reggio Calabria bisogna uscire all’uscita Policoro Nord
In occasione delle giornate FAI i visitatori, guidati dagli apprendisti Cicerone del Liceo Classico e Artistico di Nova Siri, attraverso tre percorsi: uno storico, un altro artistico e, infine, architettonico potranno scoprire la bellezza di un sito che racchiude in sé una storia secolare, fatta di uomini e di donne, di casate nobiliari e di semplici e umili lavoratori della terra. Grazie a performance di lettura e a pannelli di ricostruzione architettonica, sarà possibile viaggiare nel tempo e valutare gli effetti dell’azione antropica sull’ambiente della collina del Castello.
ROTONDELLA (MT)
BORGO DI ROTONDELLA
P.zza della Repubblica. Punto di ritrovo presso il banco FAI in Piazza della Repubblica a Rotondella.
Alla Scoperta del Borgo di Rotondella: il percorso nelle Giornate FAI prevede il ritrovo sulla balconata di Piazza della Repubblica. La visita costituirà l’occasione per approfondire la storia e le tradizioni della borgo. Durante l’escursione sarà possibile ammirare i settecenteschi palazzi, le chiese e piccoli scorci che contraddistinguono il territorio di Rotondella.
TURSI (MT)
SANTUARIO SANTA MARIA D’ANGLONA
C.da Maria Santissima d’Anglona. S.S. 106 “Jonica” da Taranto e Reggio Calabria bisogna uscire all’uscita Policoro (proseguire per corso Pandosia, viale Salerno, SP per Tursi)
I visitatori saranno accompagnati dagli apprendisti ciceroni alla scoperta delle particolarità del santuario e dell’area circostante dove ogni anno, dall’1 all’8 settembre, si festeggia la Madonna con processioni, messe solenni, veglie, canti e i famosi fuochi di artificio.
VALSINNI (MT)
VALSINNI: IL BORGO DI ISABELLA MORRA
Via Gianturco. Incontro presso il parcheggio di Via De Gasperi a Valsinni.
Il percorso nelle Giornate FAI prevede il ritrovo nel parcheggio di via De Gasperi.
Da qui, con una passeggiata di 200m, si raggiungerà la Pinacoteca Morriana. La visita alla Pinacoteca permetterà di conoscere la vita e la poetica di Isabella Morra, poetessa del ‘500 vissuta a Favale, l’odierna Valsinni. Per rendere più accattivante la visita ai luoghi, la spiegazione sarà accompagnata da musiche e da reading di poesia.
Anche il percorso per spostarsi tra la Pinacoteca e la Cappella dell’Annunziata sarà parte della visita, un percorso breve e semplice di trekking urbano, con momenti di animazione.
Giunti alla Cappella, attraverso musica, affreschi ed immagini, ci immergeremo nella spiritualità dell’antica Favale, mentre le guide ci racconteranno di miracoli e di monaci. Qui sarà possibile visitare l’interno della piccola chiesa, normalmente non accessibile.
“Dai dipinti agli affreschi” è un percorso a ritroso nel tempo, uno scambio di vedute tra presente e passato, alla scoperta del patrimonio pittorico di Valsinni. Punto di partenza è la pinacoteca Morriana che custodisce la mostra permanente “Omaggio a Isabella Morra” altre opere di autori contemporanei donate al Comune di Valsinni. Una passeggiata di pochi minuti tra i vicoli del centro storico ci permetterà di raggiungere la Cappella dell’Annunziata e i suoi affreschi.
Il percorso nella Giornata FAI prevede il ritrovo nel parcheggio di via De Gasperi. Da qui, con una passeggiata di 200m, si raggiungerà la Pinacoteca Morriana. La visita alla Pinacoteca permetterà di conoscere la vita e la poetica di Isabella Morra, poetessa del ‘500 vissuta a Favale, l’odierna Valsinni. Per rendere più accattivante la visita ai luoghi, la spiegazione sarà accompagnata da musiche e da reading di poesia.
Le visite saranno a cura dei volontari del Servizio Civile Comune di Valsinni e dei volontari e dei volontari della Delegazione FAI Costa Jonica.
DELEGAZIONE FAI DI TRICARICO E DELLA LUCANIA INTERNA – Capo Delegazione Sabrina Lauria
La Delegazione FAI di Tricarico e della Lucania interna propone 11 aperture suddivise tra Tricarico e i Comuni della Delegazione. La scelta dei luoghi è scaturita dalla volontà di fornire al visitatore un ampio ventaglio di proposte che spazia dal racconto del patrimonio artistico/architettonico a quello delle tradizioni, dall’aspetto urbanistico a quello paesaggistico/naturalistico.
I comuni della Delegazione, per lo più comuni montani o di alta collina, sono caratterizzati da una popolazione al di sotto dei 5000 abitanti, particolarmente fragili ma fortemente identitari. Al numero esiguo di abitanti corrisponde un patrimonio immenso, spesso sconosciuto, dimenticato, poco valorizzato, l’azione del FAI intende preservare, promuovere, divulgare, questa ricchezza.
Alla narrazione delle antiche tradizioni, come quella del carnevale antropologico, della civiltà agro pastorale, di antiche attività commerciali (bottega storica) e artigianali (antichi frantoi), si affianca il racconto degli itinerari nei centri storici, dei beni artistici (le “tele ritrovate” di P. Antonio Ferro, argenti e preziosi paramenti), delle nuove forme d’arte (installazioni, murales), e una proposta inedita sul patrimonio naturalistico, letto in chiave poetica (Serra del Cedro di Tricarico e Rocco Scotellaro).
Si ringraziano i Comuni di Gorgoglione, Montemurro, San Chirico Nuovo, San Mauro Forte, Stigliano, Tolve, Tricarico, il Comando Compagnia Carabinieri di Tricarico, la Diocesi di Tricarico, il parroco della Cattedrale, i parroci delle chiese coinvolte, l’Archeoclub di Tolve “Tulbium”, il centro Rocco Montano di Stigliano, la Sezione CAI Matera “Falco Naumanni”, i ragazzi del servizio civile. Per la partecipazione, con il progetto “Apprendisti Ciceroni”, il Liceo Scientifico Carlo Levi di Tricarico, l’Istituto Comprensivo-Scuola secondaria di primo grado Rocco Scotellaro di Tricarico, l’Istituto Comprensivo Rocco Montano di Stigliano, l’Istituto Comprensivo di Montemurro e di San Mauro Forte.
GORGOGLIONE (MT)
GORGOGLIONE: “LA CITTÀ DELLA PIETRA TRA GENIO E FOLLIA”.
Le giornate FAI propongono un itinerario di slow walking narrativo nel borgo di Gorgoglione che prevede:
– un percorso narrativo sensoriale tra le opere di street art urbana dedicate al tema delle donne e delle migrazioni
– un itinerario nell’antico centro storico che porta in auge le storie di personaggi emblematici che hanno fatto sì che Gorgoglione fosse considerata sarcasticamente nella collina materana come “la città dei folli”.
Arte e follia sono quindi le protagoniste delle giornate Fai di primavera nella cittadina di Gorgoglione, conosciuta come il “paese della pietra”.
SAN MAURO FORTE (MT)
ALLA SCOPERTA DELL’ ANTICO BORGO DI SAN MAURO FORTE.
Il percorso permetterà di conoscere il centro storico del piccolo e antico borgo di San Mauro, ci si immergerà nei caratteristici vicoli e ci si potrà soffermare davanti ai numerosi palazzi ed edifici religiosi che caratterizzano il borgo. Sarà possibile visitare le antiche e numerose chiese, apprezzare le opere d’arte ivi custodite e ammirare l’interessante torre medievale parte dell’antico castello al centro della piazza del paese dalla quale si gode anche un impareggiabile panorama sul territorio circostante.
STIGLIANO (MT)
ARCHITETTURE DI CARTA E SUGGESTIONI DANTESCHE
In occasione delle Giornate FAI di Primavera 2021, sarà possibile, infatti, ammirarvi l’installazione IGNIS, degli artisti Matteo Capobianco, M. Pina Bentivenga, Gianna Bentivenga e Umberto Giovannini, commissionata dall’associazione ‘Appartengo’ e patrocinata delle cartiere Fabriano.
IGNIS è una macchina d’altare, nello stile delle architetture effimere barocche, innalzata all’interno del piccolo presbiterio al quale si accede attraverso l’arcone che divide in due ambienti la navata, unica, della chiesa.
Sullo sfondo di tali architetture di carta e degli enigmatici mobiles pendenti dal soffitto verrà proiettato, in orario serale, Divine Stanze, un’opera di Hermes Mangialardo (ideazione e animazione), Pietro Schirinzi (rielaborazione grafica), e Donato Chiarello (voce narrante), ispirata ad alcune più belle illustrazioni di Gustave Doré per la Divina Commedia.
TRICARICO (MT)
CASERMA DEI CARABINIERI GIA’ OSPEDALE DI S. GIOVANNI
Via Vittorio Veneto, 40
Oltre ad apprendere la storia dell’edificio, con l’aiuto di alcuni pannelli illustrativi che ripercorrono le fasi storiche del fabbricato attraverso documenti, fotografie e grafici, le giornate FAI consentiranno di accedere con la guida degli stessi militari agli uffici operativi dell’Arma, solitamente non visitabili. Interessante scoprire la documentazione fotografica esposta sulla storia del brigantaggio a cura del capitano Antonio De Rosa. La posizione della caserma nella “Civita” consentirà di apprezzare le emergenze monumentali adiacenti, il palazzo vescovile, la cattedrale e sarà punto di partenza per continuare il percorso negli altri quartieri del centro storico
CATTEDRALE DI S. MARIA ASSUNTA: ARTE, FEDE E ARCHITETTURA
Via Duomo
In giornate Fai i Ciceroni condurranno dapprima alla visita delle strutture esterne dell’imponente cattedrale, del contesto e dei dintorni dell’edificio. Ci troviamo nel cuore del centro storico in uno scenario che completamente ci avvolge, avremo la possibilità di apprezzare i pregevoli edifici che lo costituiscono. Entreremo all’interno dove la sontuosità degli stucchi e la preziosità delle opere d’arte lasceranno a bocca aperta. Si potranno scoprire le opere di Pietro Antonio Ferro, le tele di Cesare Scerra, artisti del secolo XVII, manufatti antichi, come il sarcofago del vescovo Cicinello del sec. XVI, e più recenti, come la sepoltura del vescovo Venerabile Mons. Raffaello delle Nocche. Inoltre, scopriremo la sacrestia col prezioso arredo ligneo e la cripta, antica sepoltura dei vescovi.
PALAZZO LIZZADRI: TRA STORIA E TRADIZIONE
Via Laura Battista. Arrivare in piazza Garibaldi e proseguire per via Vittorio Veneto
Con questa esposizione si sono volute ricostruire alcune tracce della storia e delle tradizioni del paese e del suo mondo contadino. Immagini, ambienti, oggetti di vita quotidiana e attrezzi di lavoro ci sono serviti per capire come vivevano i nostri nonni e i nonni dei nostri nonni. Si potrà osservare un interno tipico di casa contadina, che era costituito da un ambiente unico, dove spesso convivevano persone e animali: pochi e semplici mobili, il focolare (vero cuore della casa); il letto, che fungeva anche da deposito. Pane e pasta venivano fatti in casa; nell’abitazione non c’erano servizi igienici e nemmeno l’acqua potabile: le donne andavano alla fontana pubblica per riempirla in barili di legno che abilmente trasportavano sulla testa. Fuori c’era il duro lavoro dei campi: aratura, semina, raccolto, trebbiatura, vendemmia, raccolta delle olive, pastorizia, si potranno osservare gli strumenti di lavoro; l’antico aratro di legno o di ferro trainato da buoi o muli e altri attrezzi agricoli. Il faticoso lavoro dei campi era allietato da canti e a fine giornata, nonostante la stanchezza, spesso si improvvisava anche una tarantella. Durante il Carnevale si “portavano” le serenate. Infine, in esposizione, potete vedere altri oggetti di vita quotidiana e di artigianato tipico.
Infine, verrà illustrata la tipologia del Palazzo, dal punto di vista storico architettonico, l’affaccio verso il piazzale Saracena e l’omonima porta e torretta, permetterà di godere di un impagabile panorama verso la valle del Bradano e le colline circostanti. Proseguendo lungo la via Saracena ci si potrà perdere nei vicoli, cortili, slarghi, dei due quartieri arabi fino ad arrivare alla porta e torre Rabatana.
SERRA DEL CEDRO: ESCURSIONE TRA NATURA ARCHEOLOGIA E POESIA
I visitatori guidati da volontari del CAI Matera imboccheranno un sentiero sterrato fino a raggiungere, attraverso verdi prati cespugliati, in alcuni tratti in notevole pendenza, la sommità della collina denominata Serra del Cedro, m. 852 di quota.
Quest’ultima è un’imponente altura dal crinale a schiena di cavallo che si interpone tra la valle del Basento ad ovest e l’ampio bacino del Bradano e del suo affluente Bilioso a est. Lo spettacolo che si gode da Serra del Cedro è davvero mozzafiato con la veduta di Tricarico, poco più in basso, sullo sfondo delle creste delle Piccole Dolomiti Lucane e della grande foresta di Gallipoli Cognato, al di là del Basento, che creano insieme una grande e suggestiva quinta ad occidente del paese, con alternanza di distese di boschi e pareti di roccia, situazione che rende il luogo vagamente somigliante a un paesaggio prealpino. A questo scenario probabilmente si è ispirato Rocco Scotellaro per la poesia riportata all’inizio della presente scheda, in quanto le suggestioni del luogo e il piccolo paese di Calciano, abbarbicato alle pendici montane dell’opposto versante del Basento, visibile ad una quota molto più bassa, sembrano ricordare la celebre lirica Lucania del poeta di Tricarico, le sue poesie accompagneranno lungo il percorso.
In prossimità del punto più elevato, in un pianoro, si trova il cantiere degli scavi archeologici, ricoperto da teloni e aperto nei mesi estivi, quando si lavora per riportare alla luce i resti della città lucana del IV a.C. Si tratta di un sito fortificato italico con tome e resti di abitazioni. Altri scavi si osserveranno lungo buona parte del percorso.
Il percorso è di media difficoltà si consigliano abbigliamento, calzature adeguate e borraccia d’acqua.
UN PICCOLO E CURIOSO NEGOZIO STORICO
via Gelso. Arrivare in piazza Mons. Raffaello Delle Nocche
In giornate FAI avremo la possibilità di conoscere un piccolissimo e particolarissimo negozio nel cuore del centro storico, un’antica rivendita di sale e tabacchi che vanta una storia di oltre 100 anni e che, per Tricarico e non solo, è ormai un’istituzione. Rimasto fermo nel tempo, con la sua gabbia di cardellini disposta sull’ingresso, gli arredi semplici ed essenziali, il modo di stoccare le merci in scatole di cartone, l’estrema precisione e attenzione per il dettaglio, forse unico nel suo genere, testimonia un passato che probabilmente stiamo perdendo definitivamente e di cui dobbiamo conservare memoria.
MONTEMURRO (PZ)
I FRANTOI: PERCORSO TRA STORIA, NATURA, TRADIZIONE.
Durante le Giornate di Primavera 2022, il FAI presenterà in anteprima assoluta il progetto di realtà aumentata – ancora in corso di attuazione – dedicato agli antichi frantoi montemurresi in un fluido percorso tra antiche tecniche e tecnologie molitorie e attuali tecniche informatiche e tecnologie multimediali, accompagnando i visitatori attraverso 400 anni di storia in una esperienza sensoriale e degustativa di turismo lento tra natura storia e prodotti tipici, ridestando in tal modo sensi assopiti e fagocitati dalla frenetica quotidianità dei tempi attuali.
SAN CHIRICO NUOVO (PZ)
CHIESA DI SAN NICOLA DI BARI: UNO SCRIGNO DI OPERE D’ARTE
via Roma
Le Giornate FAI saranno l’occasione per raccontare la chiesa di San Nicola di Bari riaperta il 25 ottobre del 1997 con il ripristino delle due tele d’altare, il coro e pulpito. All’interno si può ammirare il coro ligneo e quadro del XVI sec. raffigurante San Quirico con accanto la madre e il vescovo San Nicola che presenta il giovinetto alla Beata vergine. Altre due opere si intrecciano allo scenario raffinato e elegante della chiesa, conservati da secoli: la Crocifissione del Cristo del XVII secolo, l’annunciazione della Vergine del XVI secolo. Molto interessante il portale della chiesa che, nel 2008, si fregia della copertura di pannelli in terracotta di Salvatore Sebaste raffiguranti la via crucis. I volontari ci illustreranno il contesto architettonico e ambientale in cui l’edificio si inserisce.
TOLVE (PZ)
CHIESA DI S. FRANCESCO E CONVENTO DELLA S.S. ANNUNZIATA: LE TELE RITROVATE
Corso Vittorio Emanuele
Le ‘Tele Ritrovate’ di Pietro Antonio Ferro: Le due tele di Ferro furono realizzate nel 1621 ‘ 1622 per la Chiesa del Convento dell’Annunziata di Tolve. Nel 1995 furono trafugate e un anno dopo ritrovate, abbandonate in un bosco, in gravissimo stato di conservazione, accartocciate in una scatola. Entrambi i dipinti sono stati poi oggetto di restauro a partire dal 2016, uno a cura della Soprintendenza della Basilicata, l’altro da parte di Banca Intesa. Grazie a questi delicatissimi interventi è oggi possibile ammirare in un nuovo splendore e all’interno del loro luogo di pertinenza, ovvero la Chiesa del Convento francescano di Tolve, i due dipinti del pittore lucano, finalmente restituiti alla comunità e al mondo dell’Arte. Saranno illustrate le fasi del restauro e l’opera del pittore Ferro che ha operato in diversi comuni lucani, in particolare a Tricarico dove ha avuto la sua bottega.
DELEGAZIONE FAI DEL VULTURE MELFESE ALTO BRADANO – Capo Delegazione Paola D’Antonio
La nascente Delegazione Vulture Melfese Alto Bradano in occasione delle giornate FAI di Primavera 2022 ha dedicato le sue aperture alla promozione di percorsi naturalistici inseriti in particolari contesti di elevato valore paesaggistico e naturale. Si tratta infatti di riserve naturali quali Grotticelle in territorio di Monticchio, una incantevole riserva di biodiversità e di specie in via d’estinzione come la Bramea del Vulture, e Pisconi riserva naturale antropologica in territorio di Filiano, luogo che accanto al valore naturalistico custodisce anche il Riparo Ranaldi un riparo naturale ad 800 m slm con pitture rupestri.
Sarà possibile anche visitare le Cantine di Barile contesto storico culturale e paesaggistico che fece anche da scenografia al celebre film Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini. Il territorio così ampio però vede anche un’altra apertura nel comune di Acerenza con la Chiesa dell’Incoronatella, altro percorso paesaggistico questa volta ricco anche di religiosità.
Queste aperture caratterizzano ambiti di grande attenzione e valorizzazione da parte di tutta la Comunità, gli Enti e le Istituzioni di queste grandi peculiarità del nostro territorio.
Il Capo Delegazione, Dott.ssa Paola D’Antonio, ed i componenti della Delegazione Vulture-Melfese-Alto Bradano ringraziano per la preziosa collaborazione le Amministrazioni comunali di Rionero in V., Barile e Filiano nelle persone dei Sindaci, Avv. Mario Di Nitto, Dott. Antonio Murano, Dott. Francesco Santoro e degli Assessori alle Politiche Sociali, Servizi Culturali, Politiche Sportive e Politiche Giovanili, il Comandante del Reparto Carabinieri Forestali Biodiversità di Potenza, i Comandanti della Polizia Municipale, i Presidenti Pro Loco e la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio della Basilicata.
Altresì fondamentale è la collaborazione con il Museo di Storia Naturale del Vulture ed il suo curatore, Prof. Renato Spicciarelli, con il giornalista e scrittore della Pro Loco di Barile, Emilio D’Andrea, con l’I.I.S. “G.Fortunato” di Rionero in V. nella persona della Dirigente scolastica, Dott.ssa Antonella Ruggeri, della referente di progetto Prof.ssa Stefania Masiello e del corpo docente; valido è l’apporto partecipativo dell’Unilabor “E.Cervellino” di Rionero e dei volontari FAI della Delegazione Vulture-Melfese-Alto Bradano.
Si ringraziano inoltre per la preziosa collaborazione l’Amministrazione comunale di Acerenza nella persona del Sindaco, Dott. Fernando Teodoro Maria Scattone, dell’Assessore alle Politiche Sociali, Servizi Culturali, Politiche Sportive e Politiche Giovanili, del Presidente della Pro Loco, il Museo diocesano e l’Azienda River Horse.
ACERENZA (PZ)
MADONNA DELL’ INCORONATELLA, CHIESA RUPESTRE E DIMORA
La Cappella privata, da consuetudine, viene aperta al pubblico una sola volta all’anno in aprile quando ricorre l’apparizione della Madonna ad un bovaro. Il santuario acheruntino è legato un racconto sull’apparizione di Maria che ne determina la fondazione: la Vergine apparve, si tramanda, a un pastore che portava al pascolo i buoi, nell’ultimo sabato di aprile. È quella la data in cui si celebra l’evento. In occasione delle Giornate FAI, ci si ritrova davanti la Cattedrale di Acerenza, scrigno prezioso che ha segnato la storia del Vulture Alto Bradano e non solo, per una visita guidata. Ammirando il territorio circostante dai vari punti panoramici, verrà organizzata una camminata di trekking esperenziale ripercorrendo, a piedi (circa 10 km), l’antico pellegrinaggio che da Acerenza conduce alla Cappella dell’Incoronatella in località Santa Domenica, che verrà straordinariamente aperta al pubblico. Al gruppo che ha condiviso il cammino attenderà una giornata conviviale alla quale potranno unirsi in una scampagnata anche altri visitatori.
BARILE (PZ)
EMOZIONI ED UNICITÀ NEL PARCO DELLE CANTINE DI BARILE
Via delle Cantine, 26
L’apertura nelle Giornate FAI prevede la visita guidata attraverso un suggestivo itinerario, in cui il visitatore muove dalla Fontana dello Steccato, si addentra nell’area del centro storico di Barile, il cui percorso si snoda tra portali ed il Palazzo Caracciolo Torella, che sull’architrave d’ingresso presenta lo stemma gentilizio dei Caracciolo, originari di Napoli e suddivisi in due ceppi genealogici, Torella e del Sole. All’interno sono visibili i resti di una Fontana a zampillo, descritta dal viaggiatore inglese del ‘Grand Tour’ Richard Keppel Craven (1825), ciambellano di corte che, ospitato nel Palazzo Caracciolo, tracciò un profilo del centro di Barile, offrendoci una grande pagina di costume del tempo. Singolare è il Parco urbano delle Cantine, ricco di suggestioni che ispirarono Pasolini nel `64 il quale, dopo avere cercato in Palestina una location per il suo film e dopo un sopralluogo nel Vulture, privilegiò il paese albanofono ed in particolar modo la Cantina di Pasquale Rella ‘a forma di cavo orale’ per girarvi La Natività di Nostro Signore; attratto dal paesaggio simile a quello palestinese, girò altre scene, La strage degli Innocenti, l’Adorazione dei Re Magi, La fuga di Maria e Giuseppe in Egitto, La congiura dei centurioni, per cui fu noto in tutto il mondo il paese ‘Barile come Betlemme’. Altri cortometraggi, anche amatoriali, sono stati girati nei decenni ed il giornalista Donato Mazzeo ha pubblicato il testo Cristo è nato a Barile, con la prefazione di Rocco Brancati, ed. Basilicata Arbereshe. Il Progetto Internazionale ‘Barile come Betlemme’ assunse risonanza internazionale e fu presentato nel 2007 a Parigi all’Universitè “La Sorbonne”, a Bologna al Centro Studi ‘P.P.Pasolini’, a Tirana (Albania) all’Ambasciata d’Italia e nella Filmoteca di Barcellona.
FILIANO (PZ)
RIPARO RANALDI, RISERVA ANTROPOLOGICA STATALE “I PISCONI”
Normalmente la Riserva è fruibile solo su appuntamento, da concordare con l’ufficio dei CC Forestali incaricato della gestione. Durante la sua apertura nelle Giornate Fai, si prevede un percorso con partenza dal Centro Visita: una prima tappa nella quale il visitatore avrà modo di orientarsi e comprendere il contesto culturale e naturale in cui è immerso. In seguito, in piccoli gruppi, si sposterà all’aperto per una visita all’intera riserva. Durante la passeggiata, oltre alle figure in ocra del ‘riparo’, sarà presentata e commentata la vita dell’uomo preistorico vissuto in questa parte della Basilicata, assieme alle peculiarità botaniche e paesaggistiche del sito com’erano un tempo e come oggi invece si presentano.
RIONERO IN VULTURE (PZ)
LA COLLINA DI GROTTICELLE
Monticchio. Il punto di partenza è all’ “entrata a monte” della riserva, provenendo da Monticchio Sgarroni (Rionero in Vulture).
Generalmente la Riserva è fruibile solo su appuntamento, da concordare con l’ufficio dei CC Forestali incaricato della gestione. Durante la sua apertura nelle Giornate FAI, piccoli gruppi guidati saranno avviati partendo dall’ ‘entrata a monte’ della riserva, quella che si incontra provenendo da Monticchio Sgarroni (Rionero in Vulture). Lungo un tracciato ben curato, si salirà per giungere alla sommità della collina. Qui si farà visita ai ruderi del Castello e alla panchina gigante sull’Ofanto (esempio di LandArt), da dove si potrà mirare l’amplissimo paesaggio. Poi si riprenderà la passeggiata. Scendendo si potranno scorgere i numerosi e particolari anfratti della riserva, le peculiarità naturalistiche che fanno di questo sito l’unico che ospita ancora la farfalla Bramea, l’eccezionale specie vanto della fauna nazionale.
APERTURE A CURA DI CASA NOHA – Property Manager Donatella Acito
Prenota su www.giornatefai.it
CASA NOHA – Bene del FAI in Recinto Cavone, 9 – Matera
I SASSI INVISIBILI
A due passi dal Duomo, sulla Civita di Matera, Casa Noha si propone al visitatore come “porta d’ingresso” alla città, ripercorrendone la storia grazie a un innovativo progetto di comunicazione.
Con la sua struttura in tufo, i soffitti a volta, i delicati intagli e le cornici, l’edificio rappresenta un esempio di architettura privata dei Sassi, costruita dalla famiglia nobile De Noha alla fine del 1400.
Per volontà degli eredi, innamorati della loro terra e desiderosi di condividerne la storia e la bellezza con tutta la collettività, la Casa è stata donata al FAI nel 2004. In sintonia con questa giusta aspirazione, la Fondazione ha realizzato un accurato restauro conservativo e ha progettato un inedito e avvincente viaggio multimediale che narra il territorio da diverse prospettive: dall’architettura alla storia dell’arte, dall’archeologia alla storia del cinema.
Un inedito e coinvolgente video – “I Sassi invisibili. Viaggio straordinario nella storia di Matera” – ideato da Giovanni Carrada, con il coordinamento scientifico di Rosalba Demetrio, proiettato sulle pareti delle stanze, che offre al visitatore una ricostruzione completa della storia della città dalle origini a oggi.
Orari di apertura
Sabato dalle 10 alle 18, Domenica dalle 10 alle 17
Visite ogni 40 min.
Prenotazione consigliata
INGRESSO A CONTRIBUTO MINIMO SUGGERITO 3€
MODALITÀ DI VISITA IN SICUREZZA ALL’INTERNO DEI BENI DEL FAI
L’accesso sarà consentito esclusivamente a coloro muniti di Green Pass rafforzato
Sarà d’obbligo indossare la mascherina per tutta la durata della visita. Saranno inoltre a disposizione dispenser con gel igienizzante.
EVENTO ESTERNO AL BENE
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA!
Prenota su www.giornatefai.it
LA CISTERNA DEL COMUNE – TREKKING SULLA MURGIA
Il tema dell’acqua da sempre ha caratterizzato la vita della città e ne ha condizionato la forma: i “segni” dell’acqua a Matera sono patrimonio unico di eccezionale valore storico e culturale, che ha influito nella nomina Unesco nel 1993. Il territorio dell’Altopiano Murgico, calcareo ed arido, è caratterizzato dai segni dell’erosione delle acque piovane che l’uomo ha saputo canalizzare e recuperare. Molte sono le “cisterne a tetto”, ingegnosi sistemi ideati per reagire alla carenza d’acqua nel territorio materano, poco piovoso e bagnato solo dal piccolo e incostante torrente Gravina. Sembrano case semi-sepolte, ma sotto il tetto, entro cui si apre un pozzo per attingere l’acqua, si trova un ampio serbatoio a camera scavato nella roccia.
Casa Noha propone un trekking dolce che, partendo da Jazzo Gattini in località Murgia Timone, vi porterà alla scoperta dei sistemi di raccolta delle acque; in particolare vi accompagneremo e racconteremo la storia del recupero della “Cisterna del Comune” in località di Trasano-Conca D’Aglio. Il progetto di recupero voluto dall’Ente Parco della Murgia Materana e curato dall’arch. Vincenzo Stella ha ridato vita ad una vecchia cisterna demaniale, che permetteva, a chiunque nei tempi scorsi, di attingere acqua. Il progetto ha permesso di recuperare una antica architettura rurale e al contempo creare una riserva d’acqua utile per attività di antincendio a tutela delle peculiari formazioni boschive presenti nel Parco.
MODALITA’ DI VISITA
Luogo d’incontro con la guida escursionistica, Jazzo Gattini – Murgia Timone, ore 9:00.
Spostamenti con auto private.
Green Pass obbligatorio
Si consiglia abbigliamento comodo e adeguato al tipo di attività, acqua, mascherina e gel disinfettante per le mani.
Si ringrazia:
Ente Parco della Murgia Materana
Arch. Vincenzo Stella
MATERA E IL CINEMA
Il paesaggio immutato nel tempo, che fa di Matera una città unica al mondo, ha attratto ed ispirato registi e sceneggiatori da tutte le parti del mondo. I Sassi di Matera, abitazioni rupestri antichissime, risalenti al Paleolitico, sono state costruite scavando nella roccia calcarea. Sotto le case, lo strapiombo sul burrone che affaccia sul torrente Gravina, sfondo ideale per ambientazioni arcaiche e senza tempo. A partire dagli anni 50’ la città è stata considerata un vero e proprio set cinematografico, un palcoscenico naturale che ha offerto innumerevoli e straordinarie location.
In occasione delle Giornate FAI di Primavera Casa Noha vi porta tra le location che hanno visto Matera protagonista del grande cinema, un percorso inedito per guardare la città dei Sassi con gli occhi dei più importanti registi. Un tour tra il Sasso Barisano e il Sasso Caveoso dedicato ai film che hanno unito cinema e paesaggio, dietro la cinepresa e che hanno dato vita a capolavori come “La Lupa”, “Il Vangelo secondo Matteo”, “The Passion”, “Ben Hur, ” il sognante “L’uomo delle stelle” senza dimenticare l’ultimo capitolo della saga di James Bond. La passeggiata terminerà con la visione di alcune proiezioni dei film all’interno della suggestiva cantina del locale “La Lopa” nel Sasso Caveoso.
MODALITA’ DI VISITA
Partenza da Casa Noha sabato e domenica ore 16.
Prenotazione obbligatoria
Green Pass obbligatorio
Si consiglia abbigliamento comodo e adeguato al tipo di attività, acqua, mascherina e gel disinfettante per le mani.
Si ringrazia:
Ristorante “La Lopa”
Dal 17 marzo elenco dei luoghi aperti, modalità di partecipazione e prenotazioni su
https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-di-primavera/i-luoghi-aperti/?regione=BASILICATA
SI RACCOMANDA CALDAMENTE DI CONTROLLARE SUL SITO
GLI ORARI DI APERTURA ED EVENTUALI MODIFICHE DI PROGRAMMAPRIMA DELLA VISITA
E SE È NECESSARIA LA PRENOTAZIONE
Le Giornate FAI di Primavera si inquadrano nell’ambito delle iniziative di raccolta pubblica di fondi occasionale (Art 143, c 3, lett a), DPR 917/86 e art 2, c 2, D Lgs 460/97). A coloro che decideranno di partecipare verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro, utile a sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione. La donazione onlineconsentirà, a chi lo volesse, di prenotare la propria visita. Per molti luoghi, soprattutto nelle grandi città, la prenotazione online è consigliata perché garantisce l’accesso alla visita.
Sarà inoltre possibile sostenere ulteriormente la Fondazione con contributi di importo maggioreoppure con l’iscrizione annuale, online o in piazza in occasione dell’evento, un gesto concreto in difesa del patrimonio d’arte e natura italiano che permette di godere di vantaggi dedicati.In occasione delle Giornate di Primavera,gli iscritti FAI potranno beneficiare di aperture e visite straordinarie in molte città e altre agevolazioni e iniziative speciali.
Le visite si svolgeranno nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19 vigenti, l’accesso è consentito alle sole persone in possesso di Green Pass Rafforzato ed è obbligatorio l’utilizzo di mascherine FFP2. Il Green Pass non è obbligatorio per i bambini al di sotto dei 12 anni e per i soggetti esenti in base a idonea certificazione medica.
Le Giornate FAI di Primavera chiudono la Settimana Rai di sensibilizzazione dedicata ai beni culturali in collaborazione con il FAI. Dal 21 al 27 marzo, come ormai da oltre 10 anni, la Rai sarà infatti in prima linea al fianco del FAI con tutti i canali radiofonici e televisivi e attraverso RaiPlay per creare un racconto corale che metterà al centro la bellezza e la sostenibilità del nostro patrimonio artistico e paesaggistico. Rai è Main Media Partner del FAI per sensibilizzare tutti gli italiani alla cura e valorizzazione del nostro Paese e supporta in particolare le Giornate FAI di Primavera 2022, anche attraverso la collaborazione di Rai per il Sociale.
Le Giornate FAI di Primavera 2022 sono possibili grazie al prezioso contributo di importanti aziende illuminate:
Ferrarelle, acqua ufficiale del FAI e Partner degli eventi istituzionali, da undici anni prezioso sostenitore dell’iniziativa presente con il suo Parco Sorgenti di Riardo (CE) nella lista dei luoghi visitabili e impegnata insieme alla Fondazione in importanti attività di sensibilizzazione sul corretto riciclo del materiale plastico.
Fineco, una delle più importanti realtà FinTech in Europa e fra le principali reti di consulenza in Italia, crede fermamente che la cura e il valore del patrimonio artistico e culturale siano un asset strategico per lo sviluppo del Paese e per questo è il prestigioso Main Sponsor dell’evento.
Un grazie particolare a Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine, costituita da Leonardo nel 2018 per promuovere la cultura industriale e valorizzare il proprio patrimonio museale che quest’anno, in occasione dell’evento, apre al pubblico anche il Museo del Centro Spaziale del Fucino – Telespazio e il Museo WASS di Livorno; a Edison, azienda storicamente vicina al FAI, da sempre impegnata nel miglioramento del profilo di sostenibilità ambientale dei luoghi e dei beni di interesse culturale e sociale del nostro Paese, presente in questa edizione anche con l’apertura delle Centrali Idroelettriche “Carlo Esterle” e “Angelo Bertini” (MB) e lo storico Palazzo Edison di Milano.
Si ringrazia inoltre DHL Express Italy, che riconferma il suo contributo all’iniziativa in qualità di Logistic Partner.
Si ringrazia per la collaborazione la Commissione europea, da alcuni anni partner delle Giornate FAI attraverso l’Ufficio di Rappresentanza a Milano, con la quale verranno proposte aperture speciali a tema europeo.
L’evento si svolge con il Patrocinio del Dipartimento della Protezione Civile, del Ministero della Cultura, di Regione Basilicata, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane.
Grazie di cuore alle 131 Delegazioni, 109 Gruppi FAI, 98 Gruppi FAI Giovani e 7 Gruppi FAI Ponte tra culture, e a tutti i volontari attivi in Italia. Ad affiancarli ci saranno gli Apprendisti Ciceroni, studenti che desiderano attuare con i propri docenti un’esperienza sul campo come percorso formativo per le competenze trasversali e l’orientamento, o che hanno scelto autonomamente di mettersi in gioco per vivere un’esperienza di cittadinanza attiva coinvolgente e memorabile.
Un ringraziamento particolare per il generoso sostegno alla buona riuscita della manifestazione all’Arma dei Carabinieri per il contributo alla sicurezza dell’evento e alla Croce Rossa Italiana per una partnership ormai consolidata negli anni, a prezioso supporto in questo periodo di emergenza sanitaria.
Grazie al Fondo Edifici di Culto, amministrato dal Ministero dell’Interno, per averci concesso le aperture della Chiesa di S. Ignazio all’Olivella e dell’Oratorio di S. Filippo Neri a Palermo.
Ringraziamo infine in modo speciale i proprietari delle centinaia di luoghi aperti in aggiunta ai nostri Beni e le amministrazioni comunali che hanno accolto questa iniziativa.