E’ stato presentato questa mattina nella sala Giunta del Palazzo Municipale di Matera il “Piano Territoriale di interventi per la lotta alla droga”, coordinato dal settore Politiche Sociali del Comune di Matera e sottoscritto da una partnership composta da soggetti istituzionali e operanti nel campo della tossicodipendenza, con la finalità di promuovere azioni di prevenzione e inclusione sociale per i tossicodipendenti e dipendenti dal’alcool. Ad illustrare i dettagli sono stati il sub commissario straordinario del Comune Alberico Gentile, la coordinatrice Caterina Rotondaro, la responsabile del Sert Lucia D’Ambrosio, il dirigente del settore Politiche Sociali della Provincia di Matera Franco Menzella e il dott. Walter Gentile in rappresentanza della Casa Circondariale di Matera. “Il Comune –ha spiegato la dott.ssa Rotondaro – ha assunto il ruolo di capofila della partnership istituzionale, che vede coinvolte anche la Provincia e l’Asm di Matera (nello specifico il Sert). Accanto ai partner istituzionali, c’è l’ampia partnership composta da soggetti che operano nel settore della tossicodipendenza e dipendenza dall’alcool, che hanno collaborato nell’elaborazione del piano secondo una pianificazione partecipata che ha evidenziato le azioni da attuare nell’ambito delle specifiche competenze”.
Il piano, finanziato dal fondo nazionale per la lotta alla droga per 146 mila euro, avrà la durata di due anni e sarà definito in due assi di intervento: uno relativo alla prevenzione, che sarà orientato su azioni di informazione, sensibilizzazione e interventi di tipo educativo, e uno sull’inclusione sociale e lavorativa, incentrato sul reinserimento socio-lavorativo del soggetto interessato. “Il progetto si rivolge a soggetti sani di età pre-adolescenziale (11-13 anni) e adolescenziale (14-19), considerato che l’età media di chi fa uso di droghe o alcool si è abbassata – afferma la dott.ssa D’Ambrosio -. L’assunzione di sostanze psico-attive illegali, ma anche di sostanze legali assimilabili (fumo o alcool) rappresenta un fenomeno in continua diffusione, come conferma una indagine previsionale condotta dal Sert di Milano, ma di cui si parla sempre meno. Per questo saranno effettuati interventi mirati, volti alla prevenzione e all’informazione, e altri volti alla definizione di percorsi di inclusione sociale e lavorativa, come nel caso degli ospiti della Casa Circondariale”.
Il piano è stato sottoscritto la settimana scorsa e presentato alla Regione Basilicata, che in breve termine fornirà indicazioni sulle procedure e le modalità da definire per un ottimale utilizzo del finanziamento.