PRIMO COMUNICATO DIFFUSO DAL COMANDO PROVINCIALE DEI CARABINIERI
Prosegue, in provincia, l’opera ispettiva dei NAS di Potenza e dei Carabinieri del Comando Provinciale di Matera nel settore caseario.
Giovedì 2 ottobre a Policoro (MT), i carabinieri hanno effettuato un controllo presso uno stabilimento caseario della zona, rilevando varie irregolarità e procedendo al sequestro della stessa attività e di vari prodotti caseari.
In particolare, il controllo ha consentito di accertare che, all’interno della struttura, erano state effettuate delle modifiche strutturali ed era stata attivta una nuova area produttiva adibita a deposito per la stagionatura e il confezionamento dei prodotti caseari, il tutto senza la prescritta autorizzazione.
I militari, al termine dell’ispezione, hanno quindi provveduto alla chiusura del caseificio con annesso punto vendita e relativo deposito di materie prime e prodotti finiti.
Sequestrati, anche, vari prodotti caseari, fra cui formaggi stagionati invasi da muffe.
Valore complessivo del sequestrato, stimato in 450.000 euro circa.
I controlli proseguiranno nel precipuo interessa di tutelare la salute dei consumatori.
SECONDO COMUNICATO COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI
In relazione alle recenti e preziose analisi, formulate sullo stato della sicurezza pubblica e, quindi, della criminalità nella provincia di Matera, appare necessario precisare alcuni aspetti, di sicuro salienti e rilevanti per meglio capire l’intero quadro.
In tale analisi, preliminarmente appare necessario distinguere l’area della criminalità organizzata vera e propria da quella della criminalità “diffusa, sì da poter, poi, individuare i punti di congiunzione.
Limitatamente alla criminalità organizzata, così come ben rilevato dall’analisi fatta dalla DIA, il quadro è, sostanzialmente, quello di determinati gruppi endogeni storici, specie dell’area metapontina, già in passato debellati dalla proficua e penetrante attività investigativa di Arma e magistratura, che, oggi, attraverso gli esponenti liberi o appena scarcerati, potrebbero cercare di riorganizzarsi, per controllare i vari lucrosi affari illeciti.
In tale ambito, essenziale e indispensabile appare l’opera di controllo e monitoraggio che deve, essere svolta, quotidianamente e ininterrottamente, dall’Arma, con una presenza assidua sul territorio, sì da carpire, per tempo, ogni possibile tentativo di riorganizzazione di tali clan.
Infatti, così come sempre affermato, particolarmente intensa risulta, specie in quest’ultimo periodo, l’attività dell’Arma sul territorio sia per contrastare fenomeni di criminalità predatoria sia per monitorare e contrastare il ritorno in attività di clan storici della provincia.
Fondamentale a tal fine è la presenza sul territorio dei Carabinieri, intesa soprattutto come conoscenza diretta e piena padronanza delle logiche criminali del territorio in cui si opera, attraverso una continua opera di monitoraggio e controllo degli esponenti dei clan che, anche alla luce di scarcerazioni effettuate in attesa del giudizio definitivo, sono ad ogni modo sottoposti a idonee misure di prevenzione che permettono di controllarne ogni movimento ed attività.
L’attività di controllo così svolta ha consentito, dall’inizio dell’anno ad oggi, di proporre ben 105 soggetti per l’applicazione di misure di prevenzione personali, mentre si stanno valutando le ipotesi per proporre anche quelli di carattere patrimoniale, sì da intaccare i patrimoni eventualmente acquisiti illecitamente.
Sul versante della criminalità predatoria, spesso avanguardia di quella criminale e bacino da cui attingere nove leve, si registra, da parte di questo Comando, un’intensa attività e di controllo e di contrasto, con risultati positivi.
Alcuni dati per confortare il predetto asserto e confermare la validità dell’attività svolta:: nel 2008, infatti, risultano in netta diminuzione rispetto allo scorso anno i furti (oggi registriamo 699 furti a fronte dei 1.219 del 2007), anche in relazione al fenomeno specifico dei furti di rame, che, ad ogni modo, nella provincia è del tutto marginale.
Ancora, sempre più pressante si rivela l’attività di contrasto al fenomeno della droga, comunque attività criminale preminente, con 70 assuntori segnalati dall’inizio dell’anno, 17 persone colte ed arrestate nella flagranza di reato e 35 deferite in stato di libertà e con varie iniziative investigative in itinere di notevole rilevanza.
Complessivamente sono state arrestate ben 153 persone, di cui una buona parte in flagranza di reato, mentre 1.035 sono quelle denunciate in stato di libertà per reati vari.
Limitatamente alle misure di prevenzione personali, quest’anno sono stati proposti 65 avvisi orali, 26 fogli di via e 14 sorveglianze speciali.
In conclusione, appare evidente che il controllo del territorio, attuato attraverso una continua e costante opera di sensibilizzazione e vicinanza alla gente, nonché attraverso un’intensa e pregnante attività informativa, rimane il modo più efficace per continuare a tenere sotto controllo, come finora è stato, i fenomeni di criminalità, anche organizzata, nella Provincia di Matera e i positivi risultati già conseguiti, di certo, lasciano ben sperare in un ulteriore miglioramento del generale quadro della sicurezza pubblica.