L’accelerazione è venuta con la nomina del prof. Federico Oliva, presidente dell’Istituto nazionale di urbanistica, a coordinatore scientifico del progetto. Nel gruppo di lavoro sono entrati a far parte l’arch. Lorenzo Rota, la dott.ssa Angela Rondinone, il dott. Angelo Lospinuso, l’ing. Nicola Montesano, il dott. Vito Eustachio Sellitri. Lavoreranno con gli altri componenti dello staff nominati in precedenza: Amerigo Restucci, Renato Baldoni, Renato D’Onofrio, Domenico La viola, Giovanni Monelli, Rocco Giove e Domenico Oliva.
E’ toccato al presidente della Provincia, Carmine Nigro, e all’assessore Gaetano Santarsia il compito di insediare il rinnovato organismo tecnico scientifico nel corso di una breve seduta dell’organismo che si è subito messo al lavoro con l’obiettivo, sollecitato tanto dal presidente Nigro quanto dall’assessore Santarsia, di varare già prima della scadenza del mandato dell’attuale Giunta una nota metodologica che dovrà poi guidare il gruppo verso la definizione dell’intervento attesa entro il prossimo anno. "Intendiamo affidare a coloro che saranno chiamati da qui a qualche mese a guidare l’Amministrazione provinciale di Matera – ha sottolineato Nigro – una traccia per il futuro. In questo quadro – ha aggiunto – risulteranno fondamentali da un lato il coinvolgimento dei Comuni e dall’altro la centralità direzionale e di guida della Provincia. Il gruppo è stato rafforzato, la sua qualità è migliorata per cui adesso possiamo avere tempi e modalità operative finalmente certi". Per l’assessore Santarsia il lavoro della struttura si svilupperà all’interno della Provincia con il sostanziale apporto dei Comuni così come previsto dalla vigente legislazione, "a conferma del ruolo guida della Provincia che si propone in questo modo quale ente intermedio tra le istanze comunali e la più vasta organizzazione di sviluppo territoriale dell’area materana". Uno degli obiettivi da perseguire – ha spiegato Santarsia – riguarda ad esempio la definizione della dimensione direzionale del capoluogo nel quadro di rapporti più stringenti e marcati degli attuali rispetto al comprensorio della Murgia pugliese.
Dal prof. Oliva, è venuta la conferma che quanto fino ad ora prodotto dall’originario organismo coordinato dal prof. Americio Restucci non sarà accantonato, ma varrà come valida base di partenza per impostare ogni successiva deduzione. "L’importante – ha aggiunto – è dare un ritmo qualitativamente valido all’operazione nel suo complesso ", partendo dal dato incontrovertibile che la pianificazione di area vasta deve far leva alla fine sulla definizione, al meglio delle opportunità esistenti, del complessivo governo del territorio di competenza.
Feb 11