Nella sala consiliare della Provincia di Matera si è svolto l’incontro tra il consiglio provinciale, le rappresentanze sindacali e scolastiche per approvare il Piano di dimensionamento scolastico 2013-2013 che divide la scuola della città di Matera in sei istituti comprensivi. In particolare la dirigenza del Terzo Circolo “Marconi” è accorpata alla scuola secondaria di primo grado “Francsco Torraca” insieme alla scuola primaria “Rodari” di via Emilia per un totale di 1194 alunni, la Scuola Media “Nicola Festa” è accorpata con la sede di via Lanera alla “Padre Giovanni Minozzi” insieme al plesso di vico Cappelluti per un totale di 1032 alunni mentre la succursale di Piazza degli Olmi, sottratta l’anno scorso alla “Torraca” è stata aggregata alla dirigenza di via Bramante insieme al plesso di via Greco per un totale di 1057 alunni. In prima applicazione era stato elaborato un Piano che prevedeva otto ripartizioni. Nonostante i sindacati avessero chiesto di soprassedere quest’anno alla creazione di istituticomprensivi, il consiglio provinciale ne ha deliberato il dimensionamento che prevede una dirigenza alla Minozzi (1032 alunni), una dirigenza al V Circolo di via Semeria con accorpamento del V Circolo La Martella e dei plessi di via della Quercia, via Morelli, S. Agnese, via Frangione, via Collodi e via Cererie (1001 alunni); la dirigenza della scuola Media “Pascoli” dovrà occuparsi delle scuole primarie di via Lazazzera, Piazza degli Olmi, del Circolo San Giovanni da Matera, del I circolo Francesco Saverio Nitti, del CTP-EDA e della scuola carceraria (totale 933 alunni); la dirigenza di Via Fermi si occuperà delle scuole primarie di via Meucci, via Sanniti, via Cosenza, II Circolo di via Lucrezio e delle scuole media di via Lucrezio e via Fermi (totale 1137 alunni).
A commentare il piano di dimensionamento scolastico approvato dalla Provincia è il sindacalista di Cgil Eustachio Nicoletti:
“Il Consiglio Provinciale ha approvato all’unanimità il Piano di Dimensionamento 2012-2013 con un solo astenuto, il Presidente del Consiglio Aldo Chietera. E’ stato approvato in Giunta, in Commissione e condiviso nella Conferenza Provinciale sul Dimensionamento dalla maggioranza delle scuole. Noi avevamo chiesto di non procedere a questi accorpamenti all’interno del tavolo tecnico e anche alla Provincia. Se l’Amministrazione ha deciso di approvare e fare comunque gli Istituti Comprensivi e ridurre le Dirigenze vuol dire che questo Piano è condiviso dalla maggior parte delle scuole”.
Quando approverà questo Piano la Regione Basilicata? “Entro fine mese dovrebbe ricevere dal Consiglio regionale l’approvazione”.
Il sindacato cosa si augura in merito?
“Ci auguriamo che la Regione e il Consiglio Regionale approvino quanto condiviso senza stravolgere il Piano presentato. L’assessore regionale Mastrosimone ha ripetutamente affermato che il Piano provinciale non subirà stravolgimenti. Il Consiglio regionale è Supremo e potrebbe modificare il Piano solo in presenza di anomalie mascroscopiche o errori macroscopici che il Consiglio Provinciale potrebbe aver fatto”.
Che lettura può dare Nicoletti su quanto approvato dalla Provincia?
“Constatiamo che viene soppressa una Dirigenza alla Marconi che è accorpata alla media “Torraca” di Via Aldo Moro e un’altra dirigenza relativa alla Scuola Media “Festa” .
La proposta tiene conto di un Dimensionamento molto difficile da attuare per una città come Matera, a urbanisticamente distribuita su dodici chilometri di lunghezza. Pertanto credo che sia stato predisposto il Piano più razionale per una città difficile. Avevamo chiesto il rinvio perché da un lato avremmo atteso l’esito della Sentenza della Corte Costituzionale a cui hanno aderito sette Regioni tra cui la Basilicata e dall’altra parte la trasformazione delle scuole in Istituti Comprensivi ha creato un vincolo difficile da sciogliere. Partendo da cinque Direzioni Didattiche e tre medie il vincolo di trasformare le scuole in Istituti Comprensivi non ha permesso di costruire delle istituzioni scolastiche rispettose di un Piano di Dimensionamento ottimale e per questo motivo avevamo chiesto di soprassedere . E’ chiaro che, a fronte dell’estrema volontà della politica di voler dare seguito alla realizzazione del Piano, questo è quello più condiviso e più vicino all’organizzazione più intelligente della scuola della città di Matera. Il Piano passa da otto a sei istituti comprensivi con la dirigenza della Festa che scompare e la Minozzi che passa alla dirigenza della “Torraca”.
Carlo Abbatino
Michele Paterino, consigliere provinciale Italia dei Valori, ha partecipato al consiglio provinciale che ha approvato il piano di dimensionamento scolastico per l’anno scolastico 2012-2013. Riportiamo integralmente la nota inviata da Paterino.
Il dimensionamento scolastico oggetto della discussione odierna è il risultato della applicazione di quanto previsto dalle linee guida varate dalla Regione Basilicata nel settembre 2011 che a sua volta ha dovuto recepire i contenuti della legge 111/2011 che ha imposto come noto ulteriori tagli e sacrifici alla scuola pubblica. Il provvedimento del governo Berlusconi ha previsto un ulteriore accorpamento di plessi distanti tra loro chilometri o difficili da raggiungere per ragioni di traffico,l’oggettiva difficoltà di gestire scuole della fascia dell’obbligo di mille alunni, divisi in più plessi, un vero colpo di grazia al sistema di istruzione statale, già provato da anni di tagli e interventi dissennati. Provvedimento che se applicato rigidamente rischiava di pregiudicare l’ordinato funzionamento delle scuole con particolare riferimento nel nostro mezzogiorno nonché il raggiungimento delle loro finalità istituzionali. Quindi bene ha fatto la regione Basilicata unitamente ad altre regioni a sollevare dubbi sulla costituzionalità del provvedimento che in qualche modo espropria la competenza delle regioni in materia di diritto allo studio e in particolare la programmazione della rete scolastica sul proprio territorio. Giudizio positivo sulle scelte fatte dalla Regione che in attesa della pronunzia della Suprema Corte, al fine di attenuare le conseguenze del provvedimento legislativo ha individuato criteri di elasticità che hanno consentito alla nostra provincia di graduare l’applicazione della norma nell’arco del triennio 2012/2015 e di considerare il parametro mille alunni quale media regionale, così come richiesto sia dai dirigenti scolastici sia dalle organizzazioni sindacali. La relazione che accompagna la proposta dell’Assessore conferma la coerenza con quanto prescritto dalle linee guida regionali e ritengo che abbia tenuto conto adeguatamente dei pro e dei contro delle varie proposte avanzate durante le consultazioni a livello provinciale. La proposta di dimensionamento scolastico presentata è scaturita da un processo trasparente di partecipazione e di concertazione con tutti i soggetti interessati che a stragrande maggioranza hanno ritenuto la più idonea per rispondere al meglio alle esigenze dei territori, delle famiglie ed in particolare agli utenti del servizio scolastico. Il dimensionamento relativo ai comuni della provincia individuati negli ambiti Pois Metapontino e collina materana e Bradanica medio basento definito unitamente ai sindaci dei comuni interessati e dai dirigenti scolastici hanno tenuto conto di una serie di fattori (dalla distanza tra i comuni interessati al dimensionamento, alla organizzazione della rete viaria, alla edilizia scolastica presente sul territorio, alla caratteristiche demografiche, orografiche, economiche e socio culturali del bacino di utenza), privilegiando quegli accorpamenti che meglio possano garantire la pluralità della scelta formativa sul territorio.Per quanto riguarda il comune di Matera credo ci sia poco da aggiungere a quanto emerso nei lavori della Commissione. L’ulteriore tempo concesso per addivenire ad una proposta di dimensionamento condivisa da tutti –amministrazione comunale compresa – non ha prodotto alcun risultato positivo. Alla fine ha prevalso anche per il comune di Matera il buon senso approvando la proposta elaborata dalla Provincia ( che alcuni settori della maggioranza avrebbero voluto emendare) proposta che a parere del gruppo dell’Italia dei Valori meglio risponde alle esigenze e ai bisogni delle istituzioni scolastiche cittadine.
Michele Paterino, consigliere provinciale Italia dei Valori