PACCHETTO SICUREZZA.
GARANTIRE LO STATO DI DIRITTO E I DIRITTI UMANI
La strumentale discussione sviluppata intorno al Pacchetto sicurezza rischia di spostare l’asse dal vero nodo della questione su temi che, invece, richiamano un passato che vogliamo dimenticare.
Il monito del Capo dello Stato, che oggi si è espresso contro ogni forma di xenofobia, invita ad una serie di riflessioni: lo Stato di diritto su cui i padri della democrazia hanno fondato la loro attività, deve guidarci in ogni scelta nella quale non è il numero di immigrati a contare, ma la loro condizione umana, la storia che li ha trasformati in clandestini.
Le istituzioni hanno il dovere di affrontare il diritto-dovere all’accoglienza, applicando le leggi senza lasciarsi trascinare dall’applicazione anticostituzionale di norme repressive.
I “barconi” di cui tanto si è parlato in queste ore, portano nel nostro Paese migranti che spesso affollano i piccoli centri della nostra provincia, in cerca di un lavoro e con la speranza di avere una patria in cui stabilirsi regolarmente. E’ a loro, e non a chi cerca impunità ai reati già commessi in altre realtà, che dobbiamo indirizzare i nostri sforzi per garantire politiche di accoglienza e integrazione.
La provincia di Matera vive da anni le realtà dei lavoratori stranieri che, soprattutto in estate, trovano nelle aree costiere del Metapontino, una opportunità di lavoro seppure stagionale. All’occupazione illegale e momentanea deve rivolgersi l’attenzione di politiche di sostegno che le istituzioni sono chiamate a mettere in campo.
L’intensa e straordinaria attività delle associazioni che si occupano della permanenza degli stranieri nel nostro territorio rappresenta una risorsa che non può essere persa tra le righe di norme e procedure per “scovare” i clandestini e denunciarli. Una logica corporativa alla quale non ci adegueremo mai.
Questi strumenti, queste azioni non possono intervenire anche sui fondi per le forze dell’ordine sempre più spesso costrette a far di necessità virtù e a coniugare il dovere di garantire la sicurezza ai cittadini con le risicate risorse a disposizione.
Il loro impegno deve essere per tutti noi la vera bandiera da sventolare contro chi immagina l’Italia, la Basilicata e la provincia di Matera, come terre in cui lasciar scorazzare ronde di cittadini e cerberi delle leggi “seduto razziali” delle ultime ore.
Siamo convinti che un giusto equilibrio fra diritti e doveri da parte di tutti, possa condurre ad un percorso positivo che confermi le tradizioni storiche del nostro territorio, da sempre aperto a tutte le culture.
Franco Stella, candidato-presidente del centro-sinistra alle prossime elezioni provinciali