Sono trascorsi 2 anni dalla caduta del Bolide di San Valentino. I fratelli astrofili Gianfranco e Pino Losignore ricordano ai concittadini, a chi ha seguito con curiosità e passione l’emozionante evento astronomico-scientifico e gli sviluppi dell’evento legato al ritrovamento del Meteorite-Matera, grazie al quale la città dei Sassi e i due astrofili materani hanno avuto il privilegio di far “viaggiare” il nome di Matera nel Cosmo con l’intitolazione di 2 asteroidi: Matera (9278) dedicato alla città Unesco e Losignore (126249) ai due astrofili ed autori del ritrovamento.
In merito alla prevista musealizzazione di alcuni frammenti del meteorite, lo scorso 8 luglio 2024 sotto nostra richiesta e tramite la direzione del Museo Ridola, fu inviata una richiesta agli uffici preposti del Ministero della Cultura per il parere di competenza, auspicando possa diventare il primo caso in Italia in cui un meteorite “fresco” venga esposto in un museo nazionale appartenente al luogo in cui lo stesso fu ritrovato, considerando che i frammenti risalenti a 4 miliardi 1/2 anni fa rappresenterebbero una parte di “archeologia-spaziale” come la definì Gianfranco Losignore in occasione del 30° anniversario di Matera nell’Unesco.
Matera merita più attenzione per quanto concerne l’astro-turismo, considerando le potenzialità e l’attrattiva del nostro polo-museale nazionale, di un osservatorio comunale ma non ancora fruibile per cavilli burocratici, un importante sede ASI, Sparkme e (perchè no!) un invito a visitare una “Matera-romantica” nel giorno di S. Valentino e non solo, legato anche alle sue presunte origini “Meteoron” (città delle stelle sulla Terra) oltre che al romantico ricordo del Bolide che ha solcato i cieli apulo-lucani “scegliendo” Matera città dei Sassi e dei “sassi caduti dal cielo”.