Nelle sette dighe lucane, Monte Cotugno, Pertusillo, Camastra, Basentello, San Giuliano, Gannano e Acerenza, sono disponibili complessivamente 282,7 milioni di metri cubi d’acqua. La diminuzione è del 37,3% rispetto allo scorso anno (quando gli invasi della Basilicata contenevano circa 451,2 milioni di metri cubi, pari a 168,5 milioni in meno).
Sono in particolare tre le dighe che, in termini assoluti, hanno subito la maggiore riduzione d’acqua rispetto al 2016: Monte Cutugno passa infatti dai 246,5 milioni di metri cubi
dello scorso anno ai 138 milioni attuali (-44% circa), ilPertusillo da 105,5 a 72,7 milioni (-31% circa), e la diga di San Giuliano da 56,1 a 33,2 milioni di metri cubi (-40%).
“In queste ore, ha detto l’assessore regionale all’agricoltura, Luca Braia, stiamo recuperando, in condivisione con il Governo e in collaborazione con le associazioni di categoria, i dati di stima sui danni alle rese potenziali delle produzioni, legati alla siccita’, utili a predisporre la relazione per richiedere lo stato di emergenza, valutandone oggettivamente l’opportunità, attraverso la proposta di declaratoria di eccezionalita’ degli eventi atmosferici, per la quale le regioni hanno tempo entro il 30 dicembre 2017. C’e’ un monitoraggio continuo degli invasi, insieme al presidente della Regione, Marcello Pittella – ha concluso – prenderemo le decisioni del caso””.