Nel 111esimo anniversario dello storico viaggio di Zanardelli in Basilicata che lo portò a percorrere, anche a dorso di mulo, tratti della ex SS103 della Val d’Agri, finalmente si corona (sia pure in parte) il sogno di rendere più moderne e funzionali alcune strade provinciali facendo spendere chi ha contribuito negli ultimi anni a danneggiarle con il passaggio delle autocisterne e che da quel territorio ricava ingenti profitti. E’ il commento del consigliere provinciale di Potenza Vittorio Prinzi ai primi interventi di attuazione della convenzione sottoscritta lo scorso settembre tra Provincia di Potenza ed Eni, con la quale la società ha erogato circa 4 milioni di euro al ripristino di una parte della viabilità provinciale.
Oltre a lavori sulla Sp ex SS103, la “storica” strada percorsa da Zanardelli e che collega Moliterno a Corleto – continua – ci sono altre provinciali che necessitano di interventi urgenti, quali la Sp ex SS 276 Alto Agri che collega Marsiconuovo-Paterno-Tramutola-Villa d’Agri-Viggiano; la SP 11 Montemurro-Viggiano; la SP 137 a lungo chiusa al traffico per il forte dissesto ma comunque percorsa da automobilisti; la SP 54 Laurenzana-Corleto-Viggiano che registra persino una grave carenza di segnaletica orizzontale e verticale.
E’ evidente che la Provincia ha fatto anche troppo con le scarse risorse finanziarie a disposizione come testimoniano i lavori lungo la Marsicovetere-Fondovalle dell’Agri (al servizio specie dell’ospedale di Villa d’Agri) e per la Montemurro-Fondovalle: appena 2,5 milioni di euro l’anno in tutto per lavori anche di ordinaria amministrazione su 3.300 km di strade di propria competenza e tenuto conto che almeno il 40% va accantonato per il Piano anti-neve che, anche in mancanza di innevamenti va sempre predisposto, non consentono margini di manovra ed intervento.
Per Prinzi siamo di fronte all’esempio concreto che la forte sollecitazione di amministratori provinciali e comunali, comunità locali nei confronti dell’Eni a riconoscere benefici diretti tangibili nel comprensorio del petrolio non è un’impresa impossibile e che quindi si può e si deve continuare perché quell’antica aspirazione rappresentata a Zanardelli nel 1902 di agevoli collegamenti tra centri abitati e rurali trovi, oltre un secolo dopo, definitiva attuazione.
E come sono attuali le parole pronunciate da Zanardelli al ritorno dal viaggio: “La prosperità non solo, ma la potenza, la grandezza, la gloria sono riposte nell’armonia, nella coesione dei sentimenti di un popolo, nella riunione di varie regioni di una nazione, nella solidarietà intimamente sentita dei propri destini. Questi sentimenti di solidarietà, questa unità morale delle varie regioni d’Italia, furono i felici fattori della nazionale risurrezione. Occorre continuare quest’opera di unità morale, di fraterna cooperazione. Quella stessa emula gara di sacrifici per la quale l’Italia poté divenire libera ed una, valga a dare ad essa floridezza e potenza, a renderla degna del suo passato, degna del posto che il suo genio, il suo cielo e la virtù del suo popolo le assegnano fra le nazioni”.
Ago 03